I
hate that I love you
Mi odio.
Non odio il mio aspetto fisico, che quello… dopotutto è abbastanza apprezzato
dai più. Non odio neppure il mio carattere…che pur scontroso e forte nasconde
un grande cuoricino. Allora,vi
chiederete, cosa odio di me?
Una cosa.
La cosa in cui non ho mai avuto un briciolo di logica.
Come? , direte voi,la miglior allieva del quinto
Hokage che non ha logica?
Bè si. Ma solo in una cosa. Quella cosa è chiamata “amore”. Oh si.
Probabilmente
quando in paradiso distribuivano la razionalità e le scelte giuste in amore, io
ero andata a raccogliere margherite!
Eh già. Perché tu, tu ti sei infiltrato nel mio cuore come un kunai
sottile. E alla fine sei quasi riuscito a
frantumarmelo.
Quella
sera, quando mi dicesti “grazie” pensai che era fatta.
Pensai che tu, così freddo e distaccato avesti sciolto
il tuo cuore per me. Che ingenua,vero?
Si
perché alla fine mi lasciasti in una panchina. E
quando riaprii gli occhi vidi solo oscurità.
E
allora capii. Capii tutto quello che il mio cuore mi teneva nascosto: eri solo
un bastardo vendicatore.
Così iniziai ad odiarti… non durò molto. Dopo poco mi accorsi che
ti odiavo dal tanto che ti amavo.
Dura la
vita,eh? Così ogni sera prima di andare a letto
sognavo un futuro per noi due.
Dopotutto
avevo fatto promettere a Naruto che ti avrebbe riportato a casa.
Ti ho
tanto aspettato e non sei mai ritornato. E poi…mi
ricordo quella notte come se fosse successo due minuti fa.
Quella notte sentii bussare alla
porta. Mi venne un colpo. Pensavo a qualcosa di preoccupante o di spaventoso.
Avevo solo una sola camicetta da notte molto corta. Ma
non mi preoccupavo per quello. Presi il mio kunai e lo nascosi
sotto al lembo della camicia, era meglio stare sicuri.
Andai ad aprire. Non trovai
nessuno.
Solo in un angolo
della strada scorsi una figura. Un profilo che avevo
troppo osservato per non riconoscerlo.
Prima che riuscissi a dire
qualunque cosa ,lui mi corse incontro e mi baciò. Un
bacio appassionato senza scrupoli o paure. Appena ci
staccammo riuscii a dire solo: “Sasuke tu…” perché
lui mi appoggiò dolcemente un dito sulle labbra dicendomi:
“È tutto a posto
sciocca. Sono tornato. Ho compiuto la mia missione personale e ora sono
tornato. Naruto o forse dovrei dire il sesto Hokage? Comunque mi ha affidato una piccola missione per testare la
mia fiducia. È tutto a posto. Ora vado. Ma torno. E questa volta è la mia promessa.”
Altro bacio a fior di labbra e poi
corse via nella notte.
Mi sentivo finalmente felice e
ringraziai chiunque. Mi sentivo in estasi. I giorni che vennero andai in giro
sorridendo come una scema. Abbracciai Naruto e feci pace per l’ennesima volta
con Ino.
Sprigionavo tutto l’amore
possibile. Perché alla fine ti amavo sul serio! E avrei voluto urlarlo a tutto il mondo.
Mica potevo immaginarmelo. Ho pensato solo cose belle in quel
mese.
Ed ora
tu sei qui accanto a me.
Peccato
che il tuo corpo sia privo di vita.
E la
mia faccia piena di lacrime.
Lacrime
che scorrono a fiotti per questo piccolo grande amore rovinato.
Stringo
sempre più forte il tuo corpo morto a me. Ti bacio.
Magari è come nelle favole che con un bacio ci si risveglia. Ma
tu rimani esattamente com’eri. Così pallido e inespressivo.
Naruto che
era stato zitto senza riuscire a dire niente rimane
dietro di me e mi cinge le spalle con un braccio.
Ma io
mi scanso. No. Non voglio Naruto. Voglio solo il mio Sasuke
che ora non c’è più. E mi odio. E
mi odio.
Dopo
minuti che sembrano anni Naruto sussurra con un’amarezza totale: “Sakura…mi dispiace… io… non pensavo che si potesse far
male… volevo solo fidarmi ancora di lui…”.
Una
piccola lacrima riga anche il suo viso sempre solare e sorridente che ora è
spento e triste.
Provo a
curvare le labbra verso l’alto. Sembra più un ghigno ma lui ha capito che è un
piccolo sorriso.
Poi dico: “Non è colpa tua. Lo so.” È vero.
Non è colpa di Naruto non l’ho mai pensato. Dopotutto
era il suo migliore amico. Sembrava si odiassero. Non
si sarebbero mai separati comunque.
Naruto mi
si avvicina. Si lo so. Probabilmente ci vuole provare.
Ma io non posso.
Io amo e amerò
per sempre LUI.
Così
sussurro:”Naruto… no. Io amo lui. E…
non sono l’unica donna della tua vita. Sono certa che sei confuso tra due
ragazze. Bene. Scegli l’altra. Io sarò felice per te. Ora vai. Prima che sia
troppo tardi.”
Naruto mi
guarda e annuisce. Mi fa un cenno come dire “ci vediamo”. Vedo un’altra lacrima
sul suo viso. Poi s’incammina verso il centro del villaggio.
Quella è
la sua vita. La mia era. Ora non è più.
***
Sono già
passate due settimane dal tragico evento. E io non ho
fatto altro che dannarmi. Sono sciupata. Non mi riconosco nemmeno più. Eh
già…dopo che ho perso la mia metà anche il resto è perduto.
Adesso
sono di fronte alla tua lapide. “Sasuke Uchiha” è scritto in caratteri tutti maiuscoli. Altre
lacrime rigano il mio viso.
È impossibile
vivere senza te.
Mi chino,
bacio il tuo nome e ti sussurro: “Ci rivedremo presto…”
Poi inizio
a correre. Fuori da tutto e da tutti corro. Corro per
scacciare quei tanti pensieri che affollano la mia mente triste e sola.
Mi ritrovo
alla fine di una grande collina dove dopo c’è un
pendio. E penso.
Penso a
quanto mi odio per essere andata a raccogliere margherite. Penso al tuo amore. Penso
agli altri. Penso ad Hinata
che mi ha fatto promettere di essere la sua damigella. Penso al mio mese di
gioia. Penso alle mie due settimane di totale tristezza. Penso ad Ino. Penso a
Rock Lee. Penso al quinto Hokage.
Vi voglio bene. Penso ad Hinata
che mi ha fatto promettere di essere la sua damigella. Penso alle parole: “questa è la mia promessa…”.
Una promessa che non hai mai mantenuto. Penso alla promessa che non
manterrò.
Si. “Ci rivediamo presto…” . Feci un passo. Quel passo non
toccò mai più terra.