14/07/2013
2 recensioni“Mi dispiace Endou, non ci riesco, io non sono forte come te!”
Queste parole risuonavano in continuazione nella mente di Kazemaru, e ogni volta che ci pensava si sentiva sempre più male.
Ogni parola pesava come un macigno nella sua giovane anima, si sentiva più debole, senza più voglia di reagire, di mantenere la promessa.
Stava seduto sulla panchina del campo vicino al fiume e, nella sua mente correvano ancora i pensieri di quando, insieme ai suoi compagni, si allenava per diventare uno dei componenti della squadra più forte del paese.
Cosa che sono diventati, ma adesso il giovane Ichirouta si sentiva meno di zero.
Kazemaru decise di andare via, di non tornare su questo capo finchè non si sentisse davvero pronto per ritornare a praticare lo sport che tanto amava.
Si alzò quindi dalla panchina e mise il piede sul primo scalino, quando cominciò ad avvertire un freddo strano, della nebbia comparve intorno al paesaggio circostante e un pallone nero e bianco rotolò ai suoi piedi, lo stesso pallone che ha decretato il suo abbandono della squadra, e quindi non poteva che appartenere a una sola persona.
E infatti davanti a lui comparve il capitano della Gaia che lo squadrò con lo stesso sguardo che tanto lo spaventò la prima volta.
“Alla fine ci rivediamo, eh Kazemaru?”
“Gran… cosa sei venuto a fare qui?”
“Solo vedere lo sguardo che si cela dietro agli occhi di un debole come te!”
Quelle parole ferirono molto il turchese ma, non riuscì a ribattere, forse perché in cuor suo Gran aveva ragione e odiava ammetterlo.
“So che vuoi diventare più forte! Ma nelle tue condizioni attuali non potrai mai riuscirci, quindi ti faccio una proposta!”
“E sarebbe?”
A quella domanda Gran tirò fuori dalla tasca una collana alla quale era attaccata la famosa pietra, che risplendeva di una sinistra luce violacea.
“Prendi questa, unisciti a noi e acquisirai quella forza che tanto desideri!”
“Mai! Non mi serve per diventare più forte, Endou non…”
“Endou? Lui adesso è in cerca di altri membri , non gli servi tu. Prendila e dimostragli quanto tu puoi diventare potente!”
La pietra lo attirava ma, al tempo stesso lo spaventava.
Non sapeva che fare, non voleva cadere in un baratro dal quale non sarebbe più risalito.
Cosa fare?
Ma se questo era l’unico modo di diventare più forte allora…
Alla fine si avvicinò a Gran e prese la pietra, sotto il sorriso sadico del ragazzo dai capelli rossi, se la mise al collo e subito una nuova energia pervase il suo corpo. Cominciò a sentire un certo potere, e gli piaceva.
“Hai fatto la scelta giusta! Benvenuto Kazemaru, capitano dei Dark Emperors, andiamo alla ricerca della tua nuova squadra.”
Gran prese il pallone e i due sparirono in un tetro bagliore bianco.
Il primo passo Kazemaru lo aveva compiuto, adesso doveva dimostrare di essere il migliore.
Angolo autrice: Buona sera a tutti ^^ Beh questa sera mi presento con un HiroKaze, ho sempre voluto scrivere su di loro e anche se non è proprio la più felice tra le fic ho voluto fare un tentativo.
In questa fic ho voluto interpretare il momento in cui Kazemaru ha lasciato la squadra durante la seconda serie.
Per essere nessuno sa chi l'ha convinto ad unirsi agli alieni, anche se io sono convinta che sia stato quel pazzo dell'assistente del padre adottivo di Hiroto, ma visto che il protagonista è il mio rosso preferito ho voluto mettere lui.
Questa fic la voglio dedicare a Micchan perchè lei mi aiuta sempre in tutte le mie fic, mi da consigli davvero utili e poi stiamo ruolando una HiroKaze a dir poco stupenda che presto trasformerò in long fic da condividere anche con voi.
Beh come sempre spero che la fic vi sia piaciuta, e per adesso vi saluto, a presto ^^