Libri > Classici vari
Segui la storia  |      
Autore: Ailene The Reaper    14/07/2013    0 recensioni
In una Londra vittoriana, una ragazza orfana di nome Arisa vive di contrabbando di armi insieme a Gary, Tom ed al vecchio Sam, considerati da lei come una vera famiglia...tutto però cambia quando un bizzarro cliente le chiede...
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"Il mio nome è Arisa McMike e sono una scrittrice!" È quello che direi se solo lo fossi! Londra - anno 1879 Mi chiamo Arisa, non ho un cognome e neanche una famiglia...vorrei diventare una scrittrice e potermi comprare una casa tutta mia nella campagna dello Yorkshire; sfortunatamente la mia situazione attuale non me lo permette: sono scappata dal lager.....ehm! Volevo dire orfanotrofio in cui mi avevano abbandonata per quattordici lunghi anni e nei bassifondi di Londra ho fatto amicizia con Tom e Gary, due teppistelli di quartiere a capo di una piccola banda di furfanti e anche col vecchio Sam McMike, un vecchio marinaio in pensione con l'amore per gli alcolici: un vero padre per me....tutt'ora loro sono la mia famiglia ed insieme gestiamo un traffico di armi: non solo di pistole, ma anche di antiche colubrine e spade di alto artigianato sgraffignate quà e là...è per questo che sono molto brava a tirare di spada: me l'ha insegnato Gary quando non avevamo "clienti" da soddisfare. - Ehi Arisa! Lo sai che giorno è domani?- mi urla Tom dalla sua branda. - Uhmpf! No...non lo so- rispondo assonnata. Sembrava che a Tom fosse caduto una libbra e mezzo di cemento in testa - Come puoi dimenticarti il tuo compleanno?!?!- - Oh giusto...non so nemmeno se sia la mia vera data di nascita: come posso considerarlo il mio compleanno?- rispondo pacatamente. -......sei proprio strana sai?- affermò infine Tom. - Suvvia! - s'intromise Gary dall'altra parte della stanza - Se non fosse strana non sarebbe la nostra piccola Arisa no?- Gary, nonostante la sua stazza, era un ragazzo molto sensibile e teneva molto a Tom, Sam e me...in fondo tutti e tre eravamo orfani e questo fatto ha creato un forte legame tra noi! - S-smettila! Non sono piccola! Ho già sedici anni ormai! Non trattarmi come una poppante!- avvampai per il complimento. - Hahahahaha! Ma guardatela! È tutta rossa in viso! Quasi quanto i suoi capelli!- mi canzonò Tom. Di tutta risposta gli tirai addosso il cuscino della mia branda, anche se non servì a molto... - Su ragazzi! È tardi ormai! Dovreste essere già a letto da un pezzo!- disse in vecchio Sam entrando nella stanza - Domani avemmo molto da fare: la fiera internazionale delle armi si avvicina!- - Ok!- dicemmo in coro e subito dopo spegnemmo la lampada ad olio. La mattina seguente ci svegliammo all'alba. Il vecchio Sam aveva usato l'infallibile e del tutto delicato metodo delle pentole percosse: un bel toccasana la mattina! - Urgh! Prima o poi le nasconderò quelle pentole!- borbottò Tom ancora mezzo addormentato. - Che bel compleanno...- mormorai. Verso metà mattinata arrivò Sam con una scatola in mano ed una busta nell'altra. - Arisa! Arisa!!! Un cliente ha detto che vuole acquistare la nostra migliore pistola, ma vuole trattare il prezzo al molo sud del porto di Londra…e vuole che ci vada tu!- - Scusa perché io? Non può andarci Gary o Tom?- risposi alquanto seccata. - No...non vuole trattare con nessuno se non con te!- - Mi rifiuto!- - Ti prego! Questa vendita ci farà fruttare un bel po' di soldi! Ci servono per l'affitto della camera!- - Oh e va bene! Quanto rompi vecchio! Ci andrò, contento?- - Beh! Ecco! Ci sarebbe anche un'altra cosa...vedi! Il nostro cliente ha chiesto se potevi indossare questo per l'incontro di questo pomeriggio!- detto questo aprì la scatola contenente un vestito rosso fiammante. - Cosa?!?! Cosa sono tutte queste trine? Non vorrà mica che vada da lui conciata come una bambola di porcellana vero?- - Mi spiace figliuola! Ma finché ci paga dobbiamo stare alle sue regole!- - Merda! Lo sai che ho uno schifo di reputazione da difendere io? Come può pretendere che un'estraneo mi veda vestita come le puttane del Moulin Rouge!- - Calmati Arisa! Non vale arrabbiarsi per un vestito!- disse Gary. - Tsé! E va bene! Me lo metterò, ma sappi che voglio il cinquanta percento dei soldi guadagnati!- - Va bene! Va bene! Sanguisuga! Basta che vai!-mi rimproverò il vecchio Sam. - Aspetta!- Mi fermò Tom - Portati dietro questo!- e mi diede un revolver -Potrebbe servirti se quello là ti mette le mani addosso! C'è un solo colpo, ma dovrebbe bastare...- - Ne avrò cura Tom! E non preoccuparti per me! Me la so cavare!- e m'incamminai con la pistola avvolta in un saccoccio per pesci e quel ridicolo costume addosso. - A dopo sorellina!- mi gridò dietro. Io gli accennai appena un saluto con la mano. " Quell'idiota! Ma chi si crede di essere! Farmi mettere un costume come una escort! Ah! Ma, appena inizierò la trattativa, gli spillerò tanto di quel denaro da prosciugarlo! E se invece della pistola ha in mente di farmi qualcosa? Tranquilla Arisa! Hai il revolver di Tom con te! Se allunga le mani gli faccio un un buco in fronte!" Arrivata al molo sud del porto di Londra scorsi quello che doveva essere il bizzarro cliente pervertito; era piuttosto eccentrico: con un lungo cilindro calcato in testa, tanto da coprirgli la testa fino agli occhi, nascosti da un paio di occhialoni da macchinista. La faccia, dal naso in poi, era coperta da una vecchia sciarpa di tartan. Indossava un lungo cappotto di flanella nera col colletto rialzato. - Eccomi qua, come promesso! Vogliamo iniziare le trattative?- dissi piuttosto seccata. - Se non le dispiace, signorina, gradirei prima vedere in mano mia la pistola.- - Chi mi assicura che non se la filerà via con il bottino e la merce?- chiesi scettica. - Lo giuro sul mio onore!- disse solenne lo strambo figuro. Decisi di fidarmi; tolsi dalla carta la pistola e gliela consegnai diffidente... - Aaaah! È proprio una bella pistola! Mi piacerebbe provarla!- - Questo non è possibile! I proiettili li vendiamo a parte! Se pvuole anche quelli dovrà pagare un sovrapprezzo!- - Oh! Non ce ne sarà bisogno!- si girò puntandomi la pistola contro. - Ehi! Cosa crede di fare! Glielo ripeto non ci son....- il misterioso figuro premette il grilletto ed io mi sentii trapassata da qualcosa! Feci qualche passo indietro barcollando e poi caddi inerme in acqua: mi aveva sparato, dritta al cuore! Peccato! Non avrei più avuto occasione di diventare una scrittrice, non avrei potuto più vedere Tom, Gary e il vecchio Sam! Ormai stavo affondando nell'acqua scura.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Classici vari / Vai alla pagina dell'autore: Ailene The Reaper