Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Ninriel    14/07/2013    1 recensioni
Una ragazza snob, una madre inquietante e una casa da sogno. Questa è la vita di Allison. Ma non tutto è come sembra. Non se lei ha dei tatuaggi sulla schiena, tatuaggi che sono sulla sua pelle fin dalla sua nascita, e che nessuno si sa spiegare. Non se un giorno come gli altri appare un ragazzo che nessuno ha mai visto, che le fa scoprire un mondo un mondo misterioso, un mondo in cui tra bene e male non c'è più differenza. Non mondo in cui tutto è possibile. Il loro mondo.
--[DAL CAPITOLO 1 ]--
La ragazza raccolse i lunghi capelli in un asciugamano, e scostando l'accappatoio si guardò la schiena, riflessa nello specchio.
Sotto i suoi occhi, si stagliava un intrico di linee vorticose, nere come la pece, che terminavano in quattro punte spigolose, due appoggiate sulle spalle e sulle scapole, due arrotolate morbidamente sui fianchi.
[...] Quando le osservava, le veniva in mente una sola parola per descrivere quelle strane linee, così aguzze e impenetrabili, eppure così aggraziate: Ali.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Signor Shtrauss... Noto con piacere che si è già messo nei guai, pur essendo una New Entry in questo istituto.- Il preside lo guardò severamente, contrastando le proprie parole, che se non fosse stato per la situazione avrebbero potuto essere scherzose. Era un uomo imponente, sulla sessantina, con dei capelli bianchissimi e magnetici occhi azzurri. Normalmente era piuttosto gentile, ma sembrava che quel giorno proprio non fosse giornata.
-Le dice qualcosa il nome Saoirse? - Continuò con espressione gelida. A quelle parole Trevor impallidì, scoccando occhiate fugaci in direzione di Allison, rimasta in silenzio, confusa. 
 -Il preside si girò verso di lei, quasi notandola in quel momento. -E lei signorina...-
-Kelliess- si affrettò a rispondere lei. 
-Kelliess? Suo padre ha fatto una cospicua donazione, qualche giorno fa.- 
La ragazza lo guardò , cercando un collegamento tra le sue parole e l'espressione severa e anche lui dovette rendersi conto di aver divagato, poiché li fissò truce.
-In presidenza, subito. Tutti e due.- 
 
* * *
 
Circa tre quarti d'ora dopo, erano seduti entrambi di fronte alla massiccia scrivania di legno della presidenza, con accanto uno dei rispettivi genitori, mentre il signor Ollhyns li guardava impassibile. 
Trevor aveva un espressione rilassata, ed Allison si chiese cosa mai potesse significare il nome Saoirse, date le sue reazioni.
-Signora Shtrauss. Signor Kelliess. -Esordì serio il preside, facendoli sobbalzare.
Ironia della sorte, l'unico numero facilmente reperibile era quello di mio padre. Pensò Allison, e mai come in quel momento desiderò avere sua madre accanto, con i suoi tic nervosi e le sue parole severe, invidiando Trevor per la fortuna di avere Paige.
-Vi ho convocati per un episodio spiacevole di cui sono stato testimone- Continuò calmo il signor Ollhyns.
-Spiacevole?- Gli fece eco la madre di Trevor, con tono interrogativo. 
-Esattamente. I vostri rispettivi figli sono stati sorpresi nell'aula di musica durante il corso delle lezioni, senza un autorizzazione nè un docente di accompagnamento, chiaro segno che stessero volutamente saltando i corsi previsti.- affermò con gravità.
Allison sentì la mano del padre sulla sua spalla farsi più pesante, segno che stava per parlare. -Ma... non vedo cosa ci sia di così grave. É vero, il comportamento da loro tenuto non è corretto, eppure non credo siano stati gli unici ragazzi sorpresi a saltare le lezioni...da che io ricordi, in questo casi i ragazzi sono sempre stati puniti con ore di lavoro pomeridiano, e non è mai stato usuale convocare personalmente i genitori.- La figlia lo guardò sorpresa. 
Credeva che si sarebbe schierato dalla parte del preside, non che avrebbe preso le sue difese. Probabilmente è solo un modo per farsi accettare nuovamente da te... come il gatto che ti ha regalato Per una volta la vocina nella sua testa non la insultò.
Allison era sollevata. Credeva che il preside avrebbe potuto trarre conclusioni sbagliate, avendola vista con la maglietta sollevata e con Trevor così vicino... 
-E ricorda bene, signor Kellies.- Annuì il preside, rispondendo a Brad. -Tuttavia i ragazzi sono stati da me sorpresi in atteggiamenti compromettenti.- 
Trevor non fece una piega mentre Allison strabuzzava gli occhi e si strozzava con la saliva. -A-atteggiamenti compromettenti?- farfugliò rossa come un pomodoro mentre si malediceva per aver creduto di potersela cavare così facilmente.
Nessuno fiatò, a parte lei che ricevette un'occhiata severa da parte di Brad. 
-Vada avanti-
-Solitamente in questo caso sospendiamo gli alunni per qualche giorno, e ci premuriamo che non abbiano più corsi in comune. Tuttavia, data la spiacevole esperienza, chiamiamola così, che già ha l'alunno Trevor Shtrauss in questo genere di situazioni, ho deciso di agire diversamente.- 
Allison si chiese ancora una volta come mai il signor Ohllinys facesse tutte quelle strane allusioni dirette a Trevor... prima Saoirse ed adesso questo... Il preside si era rivolto a Paige che, notò la ragazza, che era completamente immobile. Anche lei aveva una mano sulla poltrona del figlio, e le sue dita stringevano spasmodicamente la pelle scura, mentre annuiva composta. -Come intende procedere?-
-Credo che i vostri figli abbiano preso poco sul serio la sessualità, visto il loro comportamento immaturo, perciò propongo che svolgano delle sedute con lo psicologo della scuola, che saprà gestire con tatto la situazione ed informarli dovutamente sull'argomento.- Fece una pausa, e Trevor guardò di sottecchi Allison, tentando di reprimere un sorrisetto del tutto inappropriato.
-Inoltre, naturalmente, per una settimana resteranno a scuola tutti i pomeriggi fino alle sette per collaborare nella gestione dell'istituto, saranno perciò esonerati da qualunque allenamento pomeridiano- Concluse il preside con espressione soddisfatta.
Sia Brad che Paige annuirono convinti, ma la seconda si stava visibilmente trattenendo. 
-Grazie per averci avvisati, signor Ollhyns- Mormorò Brad, dato che la madre di Trevor rimaneva in silenzio, mentre si avviava verso la porta. Allison e Trevor lo seguirono a ruota, ansiosi di uscire da quella stanza opprimente, e anche la madre del ragazzo dopo qualche istante li seguì silenziosamente . 
Appena la porta si fu chiusa alle loro spalle con un colpo secco, Brad fissò gli occhi su Allison -Noi dobbiamo parlare signorina. Vieni con me. - e senza darle il tempo di ribattere si ritrovò trascinata (per la seconda volta in un giorno!) attraverso il corridoio. Eh, no. Oggi non è proprio giornata. Si disse, e mentre giravano l'angolo sentì un urlo -Trevor Theodore Shtrauss! Spiegami che diamine è successo!- 
A stento trattenne una risata. Theodore?
 
* * *
 
Paige fissò Trevor impassibile, finché Allison e suo padre non scomparvero dalla sua vista, poi la maschera composta che aveva tenuto per tutta la conversazione crollò .
-Trevor Theodore Shtrauss! Spiegami che diamine è successo!- urlò infuriata, senza badare a contollare che non ci fosse nessuno nei paraggi. Il figlio, al contrario, si guardò subito intorno circospetto, per poi pronunciare un noncurante -Non è come sembra- e vedendo la faccia rossa di rabbia della madre, -Non stavamo facendo nulla di male-. 
Paige lo fissò stringendo gli occhi, ancora più arrabbiata.
-Non stavi facendo nulla neanche l'anno scorso eppure Saoirse è...- Il ragazzo le lanciò un occhiata di fuoco. -Ti pare il momento di parlarne Mamma?- le sorrise senza mostrare la propria irritazione, dirigendosi verso l'uscita. 
Madre e figlio percorsero la strada fino alla macchina in silenzio, ribollendo ciascuno nella propria rabbia, ma quando entrarono nel veicolo Paige non resse più, e dette sfogo a tutta la sua frustrazione. 
-Non stavi facendo nulla di male neanche l'anno scorso, eppure Saoirse è rimasta incinta lo stesso- Sibilò. 
 
* * * 
 
-Allison, dimmi che non è vero- Brad la guardava inespressivo dall'alto della sua imponente poltrona di pelle. 
-Non è vero.- Ma vorresti che lo fosse la punzecchiò una vocina. -Davvero papà. Non stavamo facendo nulla di male... Ho solo fatto vedere a Trevor le linee... era curioso.- 
-Okay, allora mi spieghi cosa ha dato al preside la convinzione che voi stesse facendo qualcos'altro?- Il padre era veramente arrabbiato, e Allison non poté far altro che sospirare pesantemente. Cosa avrebbe potuto dirgli? Un'altra bugia? Perché a quell'ultima domanda c'era una sola risposta, e se il preside non fosse arrivato probabilmente la sua verginità sarebbe andata a puttane in un aula di musica.
 
* * *
 
Trevor si sentì punto sul vivo. Questa volta non è andata così... le stavo solo guardando la schiena Pensò,ma ritenne che rispondere a sua madre avrebbe complicato ancora di più le cose, perché anche lui sapeva che in quel momento avrebbe voluto fare di tutto meno che osservare quei tatuaggi.
L'argomento Saoirse era un territorio off-limits per i suoi genitori, e loro lo sapevano bene. Immagini di un anno prima tornarono velocemente a galla.
-Trevor Theodore Shtrauss! Dimmi che sta succedendo!- Paige lo fissava seria dalla porta del soggiorno.
-Che sta succedendo? Nulla di anormale-  aveva borbottato lui dirigendosi verso le scale, ma era stato bloccato dal braccio teso della madre, che sventolava un... Test di Gravidanza?!?
Paige lo aveva guardato inferocita. -Ho trovato questo nella posta, con un gentile bigliettino della tua ragazza, nel quale mi ha altrettanto gentilmente informato di essere stata messa incinta da te!- il ragazzo le aveva rimandato sguardo, per nulla contrito, anzi irritato: Aveva concordato con Saoirse che lei avrebbe abortito senza dirlo a nessuno, ma evidentemente i suoi piani erano cambiati.
-Mi dispiace, avrei dovuto stare più attento, è stato un semplice errore di percorso- 
-Un semplice errore di percorso?!? Ma dico ti senti quando parli?!?- La madre sembrava veramente furibonda. -Hai rovinato la vita a quella povera ragazza!- 
Trevor non capiva. -Non ho rovinato proprio un bel niente. Può abortire, o dare il bambino in adozione. Anche tenerselo se le va. Non sono affari miei- aveva sbottato.
-Certo che sono affari tuoi! Se abortirà non se lo perdonerà mai, e se lo darà in adozione dovrà interrompere la scuola per continuare la gravidanza... o seguire i corsi ma sentirsi prendere in giro alle spalle ogni minuto...In ogni caso non potrebbe tenere il bambino, e sarà sempre e solo lei a soffrirne. PER COLPA TUA!Lo capisci questo?-
I ricordi sbiadirono velocemente, e pur appartenendo al passato, Trevor provò una breve fitta di rimpianto. Quella volta sua madre si era proprio arrabbiata, e con ragione, capì ora. Lui era salito in camera, senza badare alle sue parole, che non gli avevano suscitato altro che fastidio. Poi era arrivata la telefonata e con essa i problemi. 
*Parlo con un genitore dell'alunno Trevor Shtrauss?*
-Sì, sono la madre, mi dica. -
*Sono il preside Stryder signora, dell'istituto Pangàborn°*
-La scuola... per quale motivo ci avete contattato?- 
*Suo figlio è stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza mentre consumava un rapporto sessuale all'interno della struttura scolastica.*
[Esclamazione soffocata]-Ne è sicuro?- 
*Abbiamo verificato, signora. Mi dispiace doverle comunicare che questo comportamento verrà punito con l'espulsione.*
[silenzio]
-Grazie per averci avvisato in anticipo signor Stryder. Buona giornata.- [Cade la linea]
Trevor si era accasciato accanto la cornetta, postata sul pavimento, senza curarsi di rimetterla a posto. Non doveva andare così. Non doveva andare così. Aveva pensato. 
Sua madre sarebbe arrivata da un momento all'altro, ma lui non aveva la forza di alzarsi. Ascoltare quella telefonata era stato come ascoltare la propria condanna a morte. Quando papà lo verrà a sapere... oh, sì saranno guai. Se a scuola appariva come il più affascinante, il più desiderato, lì accasciato accanto al letto sembrava un bambino sperduto. Se non fosse stato per quella scommessa... Un suo amico aveva scommesso che se non era andato a letto con Saoirse  dopo un mese che stavano insieme, non ci sarebbe riuscito neanche entro la giornata e lui, intelligentemente, aveva accolto la sfida. Amaidech amaidech amaidech*. Oltre alla verginità, se ne rendeva conto solo ora, ci aveva rimesso anche l'onore quella volta.
Seduto accanto a sua madre, sul sedile della Chevrolet bianca, fissò la strada con sguardo tranquillo, senza rispondere al torrente di domande di Paige. 
Il tono della donna sottofondo costante nei suoi pensieri, era scemato lentamente, per poi risalire quando si era accorta che Trevor non la stava minimamente ascoltando. 
-Che cosa ti è saltato in mente si può sapere?!? Non è bastata una volta, no, dovevi ripetere la tua bravata anche quì. Se non fosse stato per il preside...-
Bla bla bla. Il ragazzo fissava assente l'asfalto, facendo finta di nulla mentre Paige continuava a sputare frasi sconnesse – Sei una delusione... non riesci proprio a darti una calmata eh? Quando tuo padre lo saprà te la vedrai con lui. Io non voglio saperne nulla, una volta mi è...- 
-FRENA!!- 
Le sue parole vennero sovrastate dall'urlo del ragazzo, talmente improvviso che la macchina inchiodò in mezzo alla strada deserta. 
-Trevor...Trevor tesoro...che cosa c'è?- con un repentino cambiamento di tono, Paige si era girata preoccupata verso il figlio, che la fissava con occhi spalancati, le pupille dilatate e un espressione di incredulità sul viso. 
-T-Tu.. Tu non lo vedi?- 
 

*Amaidech= Stupido (in gaelico)


Nota dell'autrice 
Beh? che ne pensate? So che i starete chiedendo cos'ha visto trevor ma... Dovrete aspettare due settimane per saperlo Muahahahah ;-D
A parte scherzi, non sapete quanto sono dispiaciuta che non potrò pubblicare per tutto quel tempo :-(((
Questo capitolo esplora più che altro il passato di Trevor, e più precisamente la sua permanenza in Scozia... e tutti i guai in cui si è cacciato a causa di un piccolo" errore di percorso"  (bah, tanto piccolo poi non è, cmq..). Ho scritto in fretta e furia, per soddisfare il desiderio di Eruka_98, Love_Zedef e  hola1994 (e di tutti voi che mi seguite, ne sono sicura) di avere un ultimo capitolo per oggi prima delle due settimane di pausa.... percò siate clementi se trovate errori :-)
Oggi vado veramente di fretta perciò non posso fare la scenetta neanche questa volta.... Grazie a voi tutti che mi recensite e a chi mi segue senza farsi sentire... 
Ci vediamo tra due settimaneee!!
Ila 99
 
 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Ninriel