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Autore: EuphemiaMorrigan    15/07/2013    11 recensioni
AU. Comica/Romantica/Drammatica.
SasuNaru.
-Dall'ultimo capitolo-
Questa è la segreteria telefonica di Uzumaki Naruto e Uchiha Sasuke, lasciate un messaggio e vi richiameremo. Se ne avremo voglia.
Se sei Sai: Visto le vendite? Ti ho battuto ancora.
Muori.
Se sei Ino: Nee-chan, non vorrei che tuo marito si suicidasse.
Ammazzalo e raggiungilo.
Se sei Nagato: Sono in perfetto orario con la scadenza.
Non è assolutamente vero.
Se siete Sakura, Hinata o Tenten: Tranquille, ho tutto sotto controllo.
E voi che ancora ci credete...
Se sei Gaara: Amico, mi devi un caffè.
Ed io ti devo un pugno.
Se sei Hidan: Lode a Jashin!
Non riesco a capire chi è più cretino tra te e Naruto.
***
***
Gensaku-sha ripercorre, a modo proprio, alcune vicende del manga.
Con personaggi casinisti, pazzi ed eccessivamente rumorosi.
Genere: Comico, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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-Gli “adulti”-

 

Note: BuonSalve. Tornano i capitoli prettamente comici e, con loro, le segreterie telefoniche. Ovviamente iniziamo con quella di Madara! Una cosa, che non avete notato (Forse) il nostro Madara ricorda nome e cognome di Anko, quindi tesoruccio è già cotto, bisogna solo tirarlo fuori dal forno (?)... Un bacione, buona lettura! (Dai, 'sta volta ho aggiornato un po' prima)...

NB: Non mi ammazzate (?), serviva allo scopo... Ci sono già Naruto, Sasuke, Anko e Madara che chiedono la mia testa su un piatto d'argento! E pure Fugaku e Daisuke, credo. Sono circondata da personaggi infuriati!

 

Maledette, luride, donne.

Ne sono circondato!

Come ho potuto perdere contro quella strega?

Non trovo risposta.

Poi osservo gli occhi di lei e...

Dannata! Ecco come ci è riuscita.


 

Questa è la segreteria telefonica di Madara Uchiha.

Vostro Signore supremo. Tessete le vostre lodi, squallidi mortali.

Pena: la morte e l'eterna umiliazione.

Se sei Izuna: ...Ti diseredo! Tu, che hai osato abbandonare il tuo unico fratello per andar a vivere con quell'uomo dalle fattezze di verme, non osare mai più contattarmi.

Se sei l'inutile verme: Con te non parlo e ricordati: un giorno, non troppo lontano, morirai per mano mia.

Sei il fratello del lurido Senju, lurido tu stesso: Vaffanculo!

Se sei la povera moglie del Senju: Ammazza quel demente di tuo marito. Non è un consiglio, bensì un ordine!

Se sei un membro qualsiasi del clan: …Che cazzo vuoi?

Se sei uno dei tre Uzumaki-Uchiha: …Domani anatra all'arancia. Ciao, scoiattolino vuoi una noce? O del mangime per papere?

Se sei Anko -strega- Mitarashi: ...Ti odio.

Agli altri che hanno avuto l'ardire di chiamare: ...SUICIDATEVI, SONO IN FERIE!

Bip.

Nii-san! Nii-san io... Non saprei cosa dire. Sei assolutamente peggiorato da quando non viviamo più assieme. Ho paura che, un giorno o l'altro, troverò il tuo corpo in decomposizione sul divano del salone... Con un pugnale alla schiena!”

Bip.

Quando vuoi squallido Uchiha! Crepa, tu e tutta la tua schifosa razza”

Bip.

...Ovviamente: tranne Izuna!”

Bip.

M-madara? Ma cosa ho fatto? N-non puoi trattarmi così. MADARA, TI VOGLIO BENE! NON ODIARMI”

Bip.

Punto uno: non puoi ordinarmi proprio nulla e...

 -M-mito? Dici a Madara che voglio un abbraccio?-

...Seguirò il tuo consiglio, ciao!”

Bip.

Sono Mikoto. Sono venuta a sapere, non chiedere come, che hai discusso con il mio bambino... FAGLI DEL MALE E TI CASTRO!”

Bip.

Sono Fugaku. Mikoto mi ha riferito che hai discusso con la paper... Sasuke... Usa i paletti, uccidilo e poi manda Naruto-caro da me!”

Bip.

...Ah, sì, anche Daisuke!”

Bip.

Sono Itachi. Ho chiamato mio fratello, ma... Non so, parlava in modo molto strano. Sai cosa gli è capitato?

-Nagato, spara a vista-

-Sì, ma a chi?-

-A tutti quelli che hanno i capelli a culo di papera!-

Emmh... Potresti avvisare i nostri parenti di non uscire di casa, oggi? Grazie”

Bip.

Sappi che sono armato!

-Ma, Naru, non è vero-

Zitto, non dirglielo”

Bip.

Tesoruccio! Ah, ho addirittura un messaggio personale e, devo dire, così dolce che mi scioglie il cuore. Se mai ne avessi uno! Tra poco sarò da te, ti amo”

Bip.

I-in f-ferie? Signor sindaco è un anno che è in ferie. Torni a lavoro, la prego!”

Perfetto! Rimani calmo e concentrato... Si fece coraggio Naruto, scrutando in modo circospetto il profilo austero del suo nemico. Desideroso di discutere da solo con lui aveva spedito suo figlio in cucina, con la scusa della merenda. E, in quell'istante, sedeva rigido sul divano del salone, con Madara Uchiha accomodato di fianco, aspettando una spiegazione logica. Passarono diversi minuti in cui l'unico rumore era il ticchettio continuo dell'orologio ed i loro respiri, null'altro rompeva quel pesante ed innaturale silenzio.

Il più giovane sospirò pesantemente ricordandosi che, di solito, nessun Uchiha parlava se non interpellato. Per questo domandò «Vorrei capire il motivo per cui sono qui, con mio figlio. Potresti spiegarti?».

Madara arcuò un sopracciglio e rispose in tono annoiato «Ho detto ad Anko che sono omosessuale e vuole sincerarsi delle mie parole. Ovviamente quello che le ho riferito è una menzogna».

«Mmmh... -Mugolò Naruto, soppesando quella frase- ...E qual è il mio scopo in tutto questo?» Indagò ancora, spostandosi un poco verso la sua sinistra e allontanandosi dalla figura dell'uomo più anziano. Anche se, lui e Madara, potevano considerarsi amici... Avere una presenza imponente e scura accanto lo metteva lievemente in soggezione. Soprattutto dato il fatto che, alle volte, quando assumeva alcune espressioni facciali rassomigliava incredibilmente a suo marito.

L'Uchiha voltò il capo verso l'altro, s'accigliò come se gli stesse dando dell'idiota, cosa che pensava realmente, e diede voce a questo «Sei stupido? Mi servi come fidanzato!».

Tzs... Uguale identico a 'Suke, tutti stronzi gli Uchiha. Tranne il povero Fugaku. Ah, ma perché non mi sono inna... No, Naruto, no. Mikoto ti uccide se lo viene a sapere!... «E non potevi chiede a qualcun altro?» Stramaledetto metallaro... Concluse dentro di sé.

«E sentiamo: chi?... -Chiese sarcastico, schioccando la lingua contro il palato- ...Hashirama e Tobirama non li avrei coinvolti in tutto questo neanche morto, il primo perché è un cretino, l'altro perché lo odio con ogni brandello della mia anima. Degli altri del clan Uchiha non mi fido, troppo simili a me per chiedere loro un favore. E... Non conosco nessun altro così fesso da accettare!» Finì accavallando le gambe.

«Fesso?... -Ripeté spalancando le palpebre. Si alzò dal divano e disse acido- ...Se è così: addio, stronzo!».

«Uzumaki. Devo ricordarti che la casa in cui abiti è mia?» Non pareva molto una domanda, visto il tono che aveva usato.

Naruto si voltò di scatto in sua direzione e sibilò «Mi stai per caso ricattando?».

Madara si rimise in una posizione eretta, gli si avvicinò e lo osservò dall'alto in basso con un ghigno poco rassicurante sul viso affilato «Mettila così: io faccio un favore a te, tu fai un favore a me!».

Cazzo, lo sapevo che dovevo venire armato...

«E va bene!... -Sbottò esasperato, puntandogli un dito in faccia e muovendolo dall'alto verso il basso- ...Ma Daisuke continuerà a chiamarti zio e, soprattutto, se osi sfiorarmi la morte sarà l'ultimo dei tuoi problemi!» Lo avvisò inacidito.

Mmh... Vediamo come reagisce a questo... Si disse, sogghignando internamente. Allungò un braccio circondandogli i fianchi tondi e fece cozzare i loro toraci, si piegò un poco verso le sue labbra e soffiò, sfiorandole con le proprie «Ti da fastidio, Naruto?».

Questi sgranò gli occhi completamente scioccato e paralizzato da quei gesti, lo spintonò all'indietro con forza e ringhiò furioso «Stronzo, maniaco, bastardo! La prima cosa che farò se ti azzardi ad avvicinarti di nuovo è strapparti le palle a mani nude, capito?».

«Esagerato! Sono etero, volevo giocare un po'» Sbuffò l'Uchiha, sedendosi nuovamente sul divano e non degnandolo più della benché minima considerazione. C'è da dire che quando s'incazza diventa quasi un demone... Pensò osservandolo di sottecchi mentre tentava di regolarizzare il respiro.

Naruto, ancora paonazzo in volto, incrociò le mani al petto e ordinò acre «Ora dimmi di te!».

«Come prego?» S'informò, non comprendendo le sue parole.

Il più piccolo si lasciò andare contro la spalliera del divano, il più lontano possibile da lui, e congiunse le mani al grembo, chiarificando, «Se devo fingere di... Stare con te... -Sputò fuori velenoso- ...È tuo dovere informarmi su alcune cose, non credi? Tipo: il giorno del tuo compleanno? Il tuo colore preferito? Il cibo che ti piace? I tuoi hobby? Cosa odi? Cos...».

«Ok, ok... Fai silenzio... -Lo bloccò, poggiandosi una mano alla tempia destra, maledicendo la logorrea di quell'idiota- ...Ventiquattro Dicembre. Nero. Mangio tutto. Stare solo. L'umanità».

«Mmh, non che questo sia molto d'aiuto» Parlò stizzito Uzumaki.

Madara scrollò le spalle incurante e rispose allo stesso tono «Accontentati» Di certo non avrebbe riferito nulla di personale ad un semi-sconosciuto.

Proprio quando il biondo stava per insultare, ancora, quel porcospino troppo cresciuto, Daisuke fece il suo ingresso nel salone, buttandosi letteralmente sopra le sue gambe «Allora, a cosa giochiamo?».

«Ecco... A far finta che io e zio Madara ci vogliamo bene!» Rispose lievemente imbarazzato, non aveva ancora pensato a cosa dire al bambino.

«Non vi volete bene?» Chiese innocentemente, inclinando la testa d'un lato.

L'adulto sbatté le ciglia confuso, si grattò la chioma bionda e rispose incerto «Sì, cioè non in quel senso... Però sì... No, non...».

«Tzs... Marmocchio! Deve far finta che me lo scop...».

«MADARA!» Gridò ammonendolo e scoccandogli un'occhiata carica di disprezzo, non desiderava che suo figlio imparasse certe parole. Madara era troppo sboccato per stare a contatto con un bambino così piccolo, con qualsiasi minorenne.

L'uomo dai capelli neri sbuffò risentito e si corresse «...Che sono il suo fidanzato».

Daisuke annuì leggermente scettico e si rivolse ancora a Naruto «E Oto-san? Non gli vuoi più bene?».

«NO! Cioè sì... È un gioco, una finzione!» S'affrettò a rispondere muovendo le mani in modo compulsivo. Dannato metallaro, ti farò lo scalpo alla fine di tutto...

«Una recita?» Domandò ancora una volta, non troppo convinto da quelle parole. Non gli piaceva quel gioco. Naruto era suo e di Oto-san, non doveva essere toccato da altri.

Ah, i germi Uchiha stavano crescendo!

L'adulto, che ignorava quei possessivi pensieri, altrimenti si sarebbe preoccupato, annuì rilassandosi «Sì, una recita».

«Ok... -Affermò contraendo le sopracciglia- ...E perché?» Indagò ancora, fulminando con una tipica occhiata da Uchiha suo zio.

Madara ricambiò lo sguardo con uno ancor più glaciale, guadagnandosi un ruggito da parte di chi aveva soprannominato “Mamma-chioccia” proprio in quell'istante, ed esclamò «Mi devo liberare di una putta...».

«MADARA, SMETTILA!» Lo riprese ancora una volta Naruto, alzandosi in piedi e prendendo suo figlio in braccio.

«Che palle!» Borbottò, vedendo Uzumaki mostrare i canini contro di lui, aveva la netta impressione che stesse puntando al collo.

La prossima volta dirò ad Anko che sono impotente...

*°*

Inspirò ed espirò profondamente dalle narici.

Più volte, soffiando e sbuffando.

Strattonò con violenza i polsi legati e digrignò i denti per il dolore arrecatosi e lo sforzo fatto. Aveva percepito qualcosa, una tremenda sensazione. Come se qualcuno stesse toccando Naruto in modo tutto fuorché amichevole e casto, cioè qualsiasi cosa superasse la stretta di mano.

Lo ammazzo... Si disse con occhi iniettati di sangue.

Doveva liberarsi.

Doveva raggiungere la sua personale proprietà privata.

Doveva uccidere Madara e fare un tappetino con i suoi capelli.

Soprattutto quest'ultimo punto.

Portato a termine ciò avrebbe messo dei tappi per le orecchie a Daisuke, legato Naruto alla spalliera del letto e fatto urlare per una settimana intera. Magari però ci sarebbe andato piano, non voleva ricordagli brutte esperienze... Forse era il caso di cambiare vendetta?

Gli butterò tutte le scorte di Ramen!... Si disse deciso, rendendosi conto che il sesso violento non era una grande idea visto il suo passato. Non che non ci avrebbe fatto sesso una volta riportato, sano e salvo, nella loro dimora.

Forse prima sarebbe stato il caso di chiedere ad Itachi di tenergli il bambino per un po'.

In quel preciso istante il cellulare, poggiato sopra il comodino, squillò riportandolo alla realtà.

Sono salvo!... Si disse, tentando di trovare un modo almeno per rispondere alla chiamata. Con una contorsione della schiena, che a qualsiasi altro individuo avrebbe spezzato la spina dorsale, allungò il piede destro verso il mobile, cercando di premere il pulsante. Ringraziando il cielo che avesse dovuto rimettere in funzione il suo vecchio telefono con i tasti, dato che una settimana prima per colpa di Suigetsu ne aveva distrutto un altro. L'ennesimo.

Assottigliò le labbra da sotto il bavaglio e bestemmiò, avvertendo i muscoli della coscia tirare e contrarsi in modo doloroso. Ma consapevole che chiunque fosse stato, udendolo biascicare incoerente, sarebbe andato a controllare la situazione, liberandolo.

Chiunque l'avrebbe fatto, chiunque...

Otouto? Perché ci hai messo tanto?” Provenne dall'altra parte, quando finalmente riuscì a rispondere.

Chiunque tranne Itachi.

Pezzo di deficiente, secondo te?... “Mmh. Puff. Mmmhh”

Eh?... Sasuke, credo che la linea sia disturbata!”

ITACHI, SEI UN DEMENTE... Si urlò in testa, furioso. “MMMMMH... SJSKJFSH.... MMH!”

Sentì suo fratello fare una risata strozzata e dire “Otouto, ma stai imparando una nuova lingua?”.

BAKA! Giuro su ciò che ho di più caro, Naruto e Daisuke, che un giorno ti spaccherò quella faccia da hippy spiantato che ti ritrovi!... “Itasnshdlujd... Mmh sojskjhò...” La vena sulla fronte del minore stava per scoppiare e le mani, divenute viola per la circolazione arrestata, tremavano di rabbia repressa.

Sasuke?... -Richiamò, con tono leggermente preoccupato- ...C'è qualche problema?!”

Dai, idiota, che forse ci arrivi... “Mmh” Mugolò in modo affermativo.

E dove sei?” Chiese il maggiore.

No, niente da fare, è cretino!... “Mhahdjkshd buansdkja”

A... Casa tua?” Disse incerto Itachi.

IDIOTA, muovi il culo!... “Mmh” Altro mugolio affermativo.

Itachi scoccò la lingua sul palato ed esclamò “Ho capito! Però non insultarmi. Arriviamo, Otouto!”

A-arriviamo?! NO. CAZZO, VOI TRE INSIEME NO... “Nojhhskad MMMH”

Eccoci paperino, resisti!” Sentì dire dalla voce di Hidan, succeduta dall'urlo di battaglia di Nagato: “Per il papero”, prima che la chiamata venisse interrotta.

Cazzo! Vaffanculo, Naruto. Questa me la paghi cara...

*°*

Il suono del campanello ebbe il potere di far sussultare Madara, si riprese all'istante e, a passo di carica, andò ad aprire. Tentando di non vomitare alla vista di quell'infida strega.

«Amore mio!... -Trillò lei entusiasta di vederlo e abbarbicandosi al suo collo- ...Allora, questo fidanzato?» Ammiccò sfidandolo a fare del suo peggio.

Odiosa. Maledetta... È andata in giro così?... Si chiese d'improvviso, scrutando torvo la minigonna inguinale che indossava e la maglietta a V troppo scollata per i suoi gusti «Come cazzo sei conciata? Sembri una prostituta!».

«Esagerato... -Sorrise lei con soddisfazione, lo superò entrando in casa e subito adocchiò Naruto, si portò una mano sul fianco e, ancheggiando, chiese- ...Quindi, tu sei?».

Il biondo buttò un occhio verso Madara, che ancora stava cercando di far allungare la gonna di Anko con lo sguardo, e biascicò in imbarazzo «N-naruto Uzumaki. Il... Compagno di Madara, è un piacere con...».

«Voi due non state insieme!» Esclamò duramente, non dandogli tempo nemmeno di concludere la frase. Tzs... Tesoruccio alle volte è un idiota!

«Invece sì» Ribatté Madara, avvicinandosi a Naruto e circondandogli le spalle con braccio nel modo più delicato che conoscesse, causandogli un livido.

La donna scoppiò a ridere, scosse la testa notando la loro evidente rigidità, causata dalla vicinanza, e sedette su una sedia accavallando le gambe. Uccidendo quasi il povero Naruto, dato che Madara pensò seriamente di strappargli i bulbi oculari perché le stava guardando le cosce. In verità Uzumaki nemmeno se ne era reso conto, troppo impegnato a trattenersi dal mordere alla giugulare l'altro uomo e chiedersi dove si fosse cacciato suo figlio.

«Se davvero fate coppia fissa... Baciatevi!» Ordinò tamburellando le unghie sopra il ginocchio.

«Ma neanche morto!» Esclamò indignato il più piccolo, scattando in piedi e muovendo il capo in un gesto di diniego, indietreggiando il più lontano possibile da Madara.

Stronza... Pensò vedendo il ghigno di trionfo disegnarsi sulle labbra di Anko, dando fondo a tutto il suo orgoglio raggiunse Naruto e lo bloccò per un polso «Vieni qui tu».

«Tzs... Credi che io sia così stupida? Fallo, dai voglio vedere se hai abbastanza palle» Dichiarò la donna, immensamente divertita da quella scena.

Naruto sgranò gli occhi fin all'inverosimile e puntellò i palmi delle mani al suo torace «Non ci provare! Madara, ti ammazz...» Le sue parole vennero interrotte da due labbra, sconosciute, che chiusero con violenza le sue. Percepì le mani dell'altro insinuarglisi nei capelli e tenerlo fermo per la nuca, inserendogli la lingua in bocca.

Vaffanculo, baciare un uomo fa più schifo di quello che pensavo!... Si disse l'Uchiha, avvertendo la rigidità del corpo di Naruto farsi man mano maggiore.

Tutto ciò durò meno di cinque secondi. Furono abbastanza.

Allo scoccare del quarto secondo, la porta d'ingresso si spalancò «MADARA, LA PROSSIM... la... La... CHE CAZZO STATE FACENDO?» Urlò, ancora più forte, Sasuke. Respirando a fatica e tremando completamente di rabbia, l'unica cosa che vedeva era rosso. Tutto, completamente, rosso sangue. Quello che avrebbe versato se il suo parente non avesse tolto le mani da Naruto.

«S-sasuke... -Balbettò il marito, spintonando l'altro uomo e ringhiandogli contro un insulto- ...Salvami!» Disse fiondandoglisi addosso e abbracciandolo, insinuando la testa nell'incavo del suo collo e avvertendo qualcosa di strano. Infatti le braccia del più giovane erano ancora inerte lungo i fianchi.

D'un tratto altri tre individui fecero il loro ingresso, stranamente due di loro armati di fucile ed in mimetica «Squadra speciale papera al vostro servizio, chi è il rapitore?» chiese Hidan, mentre Nagato sondava il corpo di Anko con gli occhi, ringraziò i Kami che Konan non fosse là presente. Anche perché l'avrebbe ucciso altrimenti. Itachi semplicemente se ne stava poggiato contro il muro a tenersi la pancia preda delle risate, causate dallo stato di shock di suo fratello e l'espressione furiosa di Madara. Pareva pronto a trasformarsi in un enorme drago sputa fuoco, o nel Diavolo.

Quest'ultimo si pulì la bocca con un lembo della maglia, osservò quegli invasori fare i loro porci comodi a casa sua, inspirò una potente boccata d'aria e gridò, così forte da essere udito a chilometri di distanza «FUORI DA CASA MIA, BANDA DI DEBOSCIATI».

Sasuke, che a quell'urlò tornò nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, o quasi, staccò Naruto dal suo corpo facendolo sbattere contro Nagato e, incamminandosi furioso verso Madara, disse allo stesso tono ad un centimetro dal suo viso «HAI BACIATO MIO MARITO, PEZZO DI MERDA!».

«Marito eh?» Domandò sarcastica Anko, arcuando un sopracciglio.

«Ha baciato Naruto?... -Chiese Nagato, basito, poi si rivolse al cugino- ...Ma cazzo! Se proprio volevi lasciare la papera mestruata, perché ti sei scelto un porcospino mestruato?».

«Di male in peggio...» Sussurrò ilare Itachi, non vedendo letteralmente l'ora di assistere alla battaglia fra Madara e Sasuke. Probabilmente il suo Otouto sarebbe morto quel giorno.

Ma morirà da eroe... Si disse trattenendosi dallo scoppiare a ridere come un cretino.

«Oh, su paperino! Cosa vuoi che sia un bacietto innocente?... -Parlò Hidan, sedendosi comodamente sul divano ed aspettando di veder scorrere del sangue. Per questo lo istigò, maligno- ...Però magari a Naruto è piaciuto!».

Il minore degli Uchiha strabuzzò ancora di più gli occhi alle parole dei tre uomini, afferrò il nemico per il colletto della maglia e sputò fuori acido, scandendo ogni parola «Io. Ti. Ammazzo».

«Provaci, stronzetto!» Esclamò velenoso Madara, stringendogli il collo con una mano e puntando gli occhi scuri in quelli del ragazzino.

Naruto, completamente in panico, e Anko, sghignazzando divertita, raggiunsero i due e li separarono con fatica, tentando di calmarli. Almeno, Naruto, tentò di far ragionare il marito.

«E così... Avevo ragione io!» Dichiarò la donna, prendendolo a braccetto e poggiandosi con il suo peso contro il fianco.

«Mollami, bestia. Ho un moccioso da squartare» Disse furioso, tentando di scollarsela di dosso. Senza alcun successo.

Sasuke, tenuto fermo per un polso dal compagno, fece qualche passo in avanti e ruggì «Che vorresti fare, squilibrato? Io ti...».

«Sas'kè! Smettila, stai esagerando» Lo interruppe Naruto, completamente scioccato da quella situazione. Non credeva che il marito fosse così tanto possessivo.

«Ha osato baciarti» Mormorò cupo, strattonando la mano che lo teneva fermo.

«Che fate?» Pigolò una voce infantile, il cui proprietario trotterellò verso i suoi genitori osservando con un cipiglio sul viso la faccia scura e incattivita del suo Oto-san.

«E tu dove sei stato tutto questo tempo?» Indagò il biondo sbattendo, sorpreso, le lunghe ciglia e facendo una smorfia sofferente quando Sasuke strattonò il suo braccio ancora più forte, così gli circondò le spalle posando il volto sulla sua schiena.

Daisuke sbuffò risentito da quella domanda «In giardino, a giocare con il gatto».

«Io non ho un gatto» S'intromise Madara, arrendendosi a doversi tenere Anko appiccicata.

«Sì che lo hai!» Esclamò il bambino, alzando la testa verso il suo Oto-san ed allargando le braccia per chiedergli di prenderlo.

«Dovrò mettere delle mine antiuomo, se è vero» Disse tra sé e sé, dimenticandosi momentaneamente dell'omicidio di Sasuke.

Ma come? Già finito? Cazzo, paperino, ma che culo hai?... Si chiese Hidan, sbuffando internamente ed imprecando. Avrebbe voluto vedere una bella scazzottata tra Uchiha, non delle chiacchiere senza senso e scopo.

Papà non ne sarà contento... Si disse Itachi.

Ma no. Non può salvarsi sempre... Si sbuffò in testa Nagato.

Omicidio della papera: fallito! Anche quella volta.

*°*

Dopo essere stati, letteralmente, sbattuti fuori dalla dimora del porcospino gigante, Naruto lasciò suo figlio di fronte alla televisione, accesa su qualche programma pomeridiano per bambini, ed andò a sdraiarsi sul letto. Colpito da un gran mal di testa.

«Allora... -Cominciò duramente Sasuke, dopo averlo raggiunto- ...Per quale motivo l'hai baciato?» Lo accusò acido.

L'altro sospirò d'esasperazione e rispose flebile, non aveva la forza di litigare anche con lui, «Non sono stato io. Madara lo ha fatto perché voleva liberarsi di Anko, cosa che non gli è riuscita visto che lei è ancora a casa sua» Infatti la donna non si era mossa di un millimetro dal fianco dell'Uchiha maggiore.

«Hai baciato un altro uomo!» Esclamò nuovamente, incrociando le braccia al petto e scrutandolo torvo.

«Oh, vaffanculo. Credi quello che vuoi» Ribatté irritato, voltandosi su di un fianco e dandogli le spalle. Voleva riposarsi e dormire, non discutere con un bambino troppo cresciuto. Quando il marito si comportava in quella maniera gli veniva l'insana voglia di sbranarlo e lasciare il suo corpo dilaniato preda degli avvoltoi.

Uchiha contrasse la mascella, si incamminò in sua direzione e gli si stese accanto, circondandogli la vita con le braccia «Mi ha dato fastidio, dobe. Non mi piace quando altri toccano ciò che è mio».

«Non sono un oggetto, teme!» Parlò risentito, tenendo sempre gli occhi serrati.

Il più giovane si sporse un poco e gli baciò dolcemente una guancia, lo voltò verso di sé sovrastandolo con il suo corpo ed immerse il viso nei suoi capelli «Lo so, ma sei mio. O vuoi ribattere anche su questo?» Chiese atono, facendo vagare le mani sul suo sterno coperto.

«Mmh... No, su questo non ho nulla da dire» Mugolò, godendosi le attenzioni del compagno e sorridendo di soddisfazione quando avvertì le sue labbra posarsi sulle proprie. Ricambiò il bacio con la stessa voglia e gli buttò le braccia al collo per tirarlo più vicino a sé. Con gli occhi ancora chiusi sentì le mani di Sasuke cominciare a denudarlo con rapidità, continuando a invadergli la bocca e sospirando bollente su questa.

Nel momento esatto in cui i loro corpi nudi si sfiorarono, provocando un brivido lungo la spina dorsale al più grande, la porta si spalancò riportandoli alla realtà.

«Che state facendo?»/«Che gioco è?» Chiesero all'unisono due voci, una completamente scioccata e imbarazzata, l'altra curiosa.

«Iruka?»/«Nii-chan?» Domandarono Sasuke e Naruto, per poi arrossire fino alla punta dei capelli quando si resero conto che sia Iruka che Daisuke li avevano sorpresi mentre tentavano di fare sesso.

Dannazione, ma perché ogni volta che sto per fare l'amore con Naruto qualcuno ci interrompe? Cazzo...

   
 
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