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I compagni che mi ritrovo, chi l’avrebbe detto che io avrei avuto qualcuno al mio fianco, io che sono un ibrido, un reietto, uno scarto di due mondi tenuti insieme nella stessa anima, alla fine ho qualcuno che mi appoggia, qualcuno che non mi ripugna, qualcuno che si fidi di me. Anche se non lo mostro ci tengo davvero a loro, ma questo non lo sapranno mai dalla mia bocca, solo dai miei gesti che spero non siano troppo ovvi, ci va di mezzo la mia reputazione!
 
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Le cose di cui mi rammarico; la prima è il non essere riuscito a incontrare mio padre perché morto alla mia nascita, la seconda è il non aver protetto Kikyo da Naraku, la terza è il non aver spaccato la faccia a quel Hojo, Mojo, insomma come cavolo si chiama quando ha provato a baciare Kagome quando l’ha invitata al cinema, cioè prima vado da lei per trascorrere un giorno nel suo mondo, arriva il citrullo idiota accaldato che la invita, lei stupida accetta e infine prova a baciarla. Eh no mio caro lei è MIA!! Gli ho divisi, ma sul più bello lei mi ha fermato e con una scusa mi ha preso per il braccio si è dileguata con me e mi ha fatto una strigliata con i fiocchi, ma tu vedi! Io ti ho salvata da un bacio di un pesce lesso e tu mi sgridi, bah le donne! La quarta cosa di cui mi rammarico è il non avergli detto che l’ho fatto perché ero geloso marcio, ma anche qui mi gioco la reputazione!
 
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I miei aspetti, quello di mezzo demone che sarebbe quello standard, quello umano che odio perché mi fa sentire debole e quello demoniaco di cui ho paura perché mi porta a ferire le persone che io amo. Quello umano non l’ho odiato più quando Kagome mi ha detto che mi trova carino e attraente, e a quell’affermazione ci mancava che prendessi fuoco per quanto calore sprigionassi dal viso, quello demoniaco invece ora lo amo perché sono riuscito a controllarlo e l’ho usato per spaventare quell’Chojo in modo che non si avvicini più a Kagome , ben gli sta!
 
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Le spade che mio padre ha forgiato e ha lasciato in eredità, una a me e una a mio fratello Sesshomaru. Io e mio fratello eravamo sempre in conflitto per la mia dannatissima spada, e ero felice quando lui ne ha avuto una tutta sua e più potente di quella mia, almeno non veniva più a rompere i cosiddetti! 2 sono anche i momenti di vita in cui ho pianto, quando è morta per la seconda volta Kikyo e quando mio fratello disse questa frase “ti accetto come fratello”.
 
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La persona che io amo più della mia stessa vita: Kagome. Si lo so ormai è evidente per tutti, ma cosa ci volete fare se ormai io mi sono innamorato perdutamente. Uno è anche il momento in cui ho rischiato l’infarto, quando Kagome non si decideva a rispondermi alla proposta di matrimonio, poi quando ha detto si io ero felice e abbracciandola gli dissi “stupida, ci voleva così tanto?” sapete cosa è successo? Di certo non un bacio con il tramonto a fare da sfondo, o meglio il tramonto c’era ma il mio viso ha baciato il terreno.
 
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I problemi che ho attualmente, finalmente si è sistemato tutto. Kagome è mia moglie, la sfera non esiste, Naraku è morto e tutti noi per adesso viviamo in pace, almeno fino a quando un altro umano si farà divorare l’anima per possedere una sacerdotessa che lo curava, e questo spero che non accadrà fino a quando la Terra non raggiungerà l’epoca di Kagome. Quindi umani che volete una sacerdotessa e siete feriti, e l’unico modo è diventare mezzi demoni non provateci, oppure al posto di diventare mezzi demoni vi faccio diventare defunti e basta.