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Autore: PULLA68    15/07/2013    1 recensioni
Quante volte ci siamo chiesti come è possibile che intere comitive di turisti sparissero a Volterra senza lasciare traccia??
Ecco allora un nuovo racconto spin -off alla Bree Tanner, dove i protagonisti principali non saranno i nostri beneamati vampiri, ma che vi porterà a rispondere alla domanda seguendo le vicende di una comitiva alquanto particolare che arriverà a Volterra allo scoccare di un fatidico mezzogiorno... (NM vi dice nulla?)
Genere: Mistero, Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Altro personaggio, Edward Cullen, Heidi, Isabella Swan, Volturi | Coppie: Bella/Edward
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon
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Ciao scusate la prolungata  assenza, ma è un periodo tremendo e non ho veramente un attimo da dedicare alle mie storie.  Comunque eccovi un altro capitolo sperando che non vi siate nel frattempo dimenticate di me.


Capitolo 15 La scomparsa


Saimon


Sto camminando per le strette stradine di Volterra. La confusione regna intorno a me, ma non riesco a pensare con lucidità.

Sono come in un sogno, so di dover fare qualcosa prima che sia troppo tardi ma non so cosa fare.

Devo trovare un diversivo, devo distrarre l'uomo nero ma non so come.

Ed ecco che per una volta la Dea bendata mi aiuta.

Siamo in mezzo alla fila io e Danny che mi stringe la mano spaventato. Kate è in braccio a me, la testa appoggiata alle mie spalle. Ma non dorme sono sicuro che si sta guardando in giro incuriosita.

Quando all'improvviso qualcuno mi urta violentemente.

E' una spallata forte ma non certo tanto potente da farmi cadere.

Ma io ne approfitto. Mi butto in avanti come fossi un calciatore che in area cade per reclamare il calcio di rigore.

Mi butto addosso a due sconosciuti con i mantelli rossi e trascino Danny con me in una confusione di gambe e braccia assieme ad altri due della nostra comitiva che non conosco.

Sento qualcuno imprecare contro quella ragazza che mi ha spinto e che imperterrita continua a correre come se avesse un appuntamento urgente.

In molti si sono fermati i lunghi mantelli rossi ci sovrastano mentre voci italiane s'informano su come stiamo. Rispondo qualcosa senza sapere se hanno capito o meno cosa dico.

Siamo circondati di persone preoccupate e non vedo più l'uomo nero che probabilmente sta cercando di capire cosa è successo.

Un pensiero veloce e una parola sussurrata a mezze labbra VAI e spingo Kate che dopo avermi dato un bacino scappa via. Mi volto verso Danny ” Vai corri anche tu” lo incito sapendo che per me non c'è speranza, non possiamo fuggire tutti, non possiamo dare nell'occhio altrimenti ci scopriranno.

Lui mi guarda, mi sorride e scuote la testa “Se sparisco anch'io la Gelida lo scoprirà e Kate non riuscirà a fuggire. Io sto con te!” afferma sicuro.

Lo guardo agghiacciato.

Non è un ragazzo quello a cui adesso sto stringendo la mano con tutta la mia forza, è un uomo.

Il destino lo ha fatto crescere e adesso è più uomo di me e di molti altri.

Sospiro e faccio per ribattere ma l'uomo nero si è avvicinato per controllare e vedo la Gelida guardarci e poi riprendere a camminare veloce.

L'uomo nero ci spinge hanno fretta. E ancora una volta mi chiedo quale sarà il nostro destino e quello di Kate.


Danny


L'ubriacone, Saimon, quell'uomo che ho imparato a conoscere, quell'uomo del quale sento di dovermi fidare, mi ha spinto per terra e approfittando della confusione ha fatto fuggire Kate.

Voleva che anch'io fuggissi, ma se mi fossi mosso si sarebbero accorti della sparizione di entrambi.

Sorrido sono sicuro che la nostra vita è in pericolo ma almeno Kate, la piccola Kate ha la possibilità di salvarsi.

Ecco anche l'ultimo rintocco di mezzogiorno è suonato e adesso siamo entrati nel palazzo.

Il mio amico, non mi ha più mollato la mano. Ed io la stringo convulsamente perchè ho paura e sento nella sua stretta un affetto che non ho mai provato. Se riuscirò a sopravvivere, voglio conoscerlo meglio. Siamo due disperati, due rifiuti della società ma assieme forse potremo essere migliori.

La Gelida sembra impaziente. Ci stanno facendo aspettare poi all'improvviso la vedo venire verso di noi è furente e preoccupata.

“Dov'è la bambina? Dov'è Kate??” ci chiede.

Il mio amico le sorride e so che sta facendo uno sforzo immenso

“Non è con te?? E' voluta venire avanti per raggiungerti” le risponde sicuro.

Lei lo guarda, gli occhi viola semichiusi.

Poi si volta verso l'uomo nero e gli sibila qualcosa d'incomprensibile.

Lui si stringe nelle spalle.

Lei ci guarda poi prende la lista pensierosa e alza gli occhi verso di noi “Adesso siete venticinque come dovevate” ci dice scuotendo la testa e allontanandosi per parlare a un guardiano che fino a quel momento è rimasto fermo e zitto in un angolo della grande sala.

Riprendo a respirare, quella donna mi terrorizza come il posto in cui siamo.


George

Siamo al chiuso, ci siamo seduti su uno stretto divano e sono stanco. Non mi interessa l'architettura, sento gli altri della comitiva chiacchierare e fotografare, ma io voglio solo andare in albergo, riposarmi e scappare lontano da tutta quella polizia. Carol mi stringe la mano e mi sussurra “Ti voglio bene. Ti amo amore mio”

Anch'io l'amo e vorrei dimostrarglielo ma non posso, l'accompagnatrice ci sta guardando e scuotendo la testa.

Maledetta impicciona. Ma perchè non si fa i fatti suoi??


Carol

Gli ho detto che lo amo perchè lo penso e non vedo l'ora di muovermi. Perchè ci fanno aspettare??

Speriamo che finisca presto. Voglio solo poter far l'amore con George, il resto non mi importa. Per ora lo bacio. Non posso fare altro di fronte a tutti. Ma quello posso farlo e con desiderio affondo la mia lingua nella sua bocca.


Mark

Siamo nel salotto d'attesa. Mi guardo intorno e con Liza commentiamo gli affreschi di quella bella sala. Lei fa diverse fotografie è felice ma la cosa più importante è che non mi ha mai lasciato la mano. Con la scusa di farle vedere fuori dalla finestra l'allontano dagli altri e chino il mio viso sul suo. Le mie labbra sfiorano le sue. Penso che scappi ma lei mi sorride felice.


Liza

Sono felice mi ha baciato. Non un bacio focoso non come quello che si stanno scambiando i due colombi ma un bacio dolce e sensuale. Un bacio bellissimo. Mi sento viva e gli sorrido felice che l'abbia fatto.


Haidy

Mi sono accorta che manca la bambina. L'ex-barbone mi ha detto che è venuta da me, ma è una frottola. Io lo so. Io lo sento quando le persone mentono. Ho percepito il suo cuore battere veloce, la sua fronte bagnarsi di sudore, l'odore della sua paura colpirmi forte.

Ma non mi interessa di quella piccola insignificante umana. Dovevo portare venticinque bocconcini ai miei Signori e venticinque sono. Ci sono altri tre bambini nella comitiva e sono più che sufficienti. Loro sono dei miei Signori. Loro giovani e pieni di energia sono delle prede succulente.

Ma la bambina malgrado sia piccola è pericolosa. Damiano non si è accorto di nulla. Non posso prendermela con lui c'era troppa gente, troppa confusione ma devo accertarmi che la piccola fuggitiva non parli, che non metta in pericolo la mia gente. Mi avvicino a una Guardia. “Peter, hai una missione da compiere”

Gli spiego tutto velocemente. Nessuno degli umani può capire o può sentire quello che diciamo.

Lui si allontana sbuffando, forse tornerà troppo tardi per cibarsi ma il nostro segreto è al sicuro. Lui non è un segugio bravissimo ma nessuno gli può sfuggire, nessuno può sfuggire alla mia razza, neanche una piccola e insulsa bambina umana.


   
 
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