Ciao Lea,

scusa se sto disturbando il tuo dolore con questa lettera.

So che non la leggerai mai, ma sento il bisogno di sfogarmi.

Non voglio scrivere a Cory, anche se fa troppo male dirlo, lui non c’è più.

Mi rivolgo a te, sappi che ti stiamo tutti vicini.

Non posso dire di capirti, non sarebbe vero.

Posso dire di provare il tuo stesso dolore ma in una forma decisamente più debole e lieve.

Io ho perso Finn.

Tu hai perso anche Cory, hai perso la tua anima gemella, hai perso il tuo futuro marito, hai perso tutto.

Non so come ti hanno comunicato la sua morte, se per telefono o a voce.

So solo che non ha alleviato niente, in un modo o nell’altro.

Ha fatto male lo stesso e questo posso dirlo precisamente.

Ieri la mia amica mi ha inviato l’articolo.

Diceva: “morta  star di Glee:Cory Montheit”

All’inizio non ci credevo sai?

O meglio, non me ne capacitavo.

Ti sei sentita anche tu così?

Come se il mondo ti fosse crollato addosso e allo stesso tempo sembrava tutto attutito come in un sogno.

Come in un incubo.

Ho iniziato a ripetere una sfilza di “no” in continuazione.

La mia mente si rifiutava categoricamente di accettare la cosa.

Ho finito di vedere la 4° stagione di “Glee” neanche due mesi fa.

Sembra tutto così strano ora.

Cory è morto.

Non sembra neanche possibile che queste tre parole formino una frase.

Una frase terribile che credo tu non ti aspettavi di sentire ora.


E’ strano pensare che poco tempo fa ero a disperarmi per la fine della Finchel.

Quello  è niente in confronto a questo.

Sapevo che Rachel e Finn sarebbero tornati insieme.

Ma non mi aspettavo che finisse la Monchel.

Non doveva finire, eravate fatti per stare insieme.

E questo è il modo più brutto per mettere la parola “fine”.

Ho pianto sai?

Due volte.

La prima dopo aver passato tutto il pomeriggio a capacitarmi del fatto.

Ho visto un servizio al telegiornale.

Poi sono  tornate a casa in macchina con mamma.

Sentivo le lacrime agli occhi :”ci siamo” ho pensato.

E sembrava tutto così talmente strano che sono scoppiata a ridere … poi mi sono accasciata giù e ho pianto.

A singhiozzi.

La sera,con un mio amico, ero andata a fare una passeggiata e ho alzato gli occhi al cielo.

Era buio.

Però c’era una stella che brillava forte.

“C’è Cory!” ho detto.

Il mio amico mi ha guardata strana.

Così ho smesso.

Sono tornata a casa e mi sono sdraiata sul letto.

E ho pianto di nuovo, silenziosamente.


Cory è davvero una stella e brilla su di te, Lea.

Ora ho paura che tu faccia qualcosa di sbagliato.

Non puoi andartene anche tu, Lea.

Mi sono risentita “Don’t Stop Believing” e “The Scientist”.

Non deve essere facile per te.

Nessuno ha detto che sarebbe stato facile.

Nessuno ha detto che sarebbe stato così difficile.

Lui è con te.

Non smettere di crederci.

Ciao Lea, Ciao Cory.

Da una Gleek