Sentiva il suo respiro sui capelli, se lo immaginava nonostante lui fosse lì, pelle contro pelle, mano nella mano, le dita incrociate...Le sue dita scorsero giù per la sua schiena e lei rabbrividì di piacere. Mille meravigliosi aghi le perforavano dolcemente tutto il corpo provocandole brividi freddi e bollenti allo stesso tempo. Ad un tratto, lui si staccò da quell'abbraccio e le sollevò il mento con due dita. La guardò negli occhi con uno sguardo tanto adorante quanto malizioso. Lei vide la sua pelle liscia, ma con un accenno di barba, avvicinarsi lentamente e poi sentì per la prima volta il suo sapore in bocca. Non era possibile nemmeno provare ad immaginare di cosa sapesse, ma per lei era il sapore più delizioso del mondo. Lui era a tratti tenero e gentile, a tratti più voglioso, potente, quasi vorace. Quanto le era mancato, quanto lo aveva desiderato, così a lungo, così senza distrazioni... Ed ora lui era lì, o meglio, lei era lì, nel vaporoso letto a baldacchino di seta verde smeraldo dell'uomo che amava, senza dover più nascondere i suoi sentimenti più intimi al mondo, senza doversi mai più vergognare nè arrossire alle domande. Lui era suo.
La seta ondeggiò lievemente mostrando la fiera serpe d'argento ricamata sugli arazzi. Di colpo venne riportata alla realtà dalle sue mani forti e calde che le cingevano i fianchi, bastò un leggero movimento di lei e si ritrovarono sdraiati uno sopra l'altra, occhi negli occhi. Lui sorrise e lei gli rispose con un altro timido sorriso. Poi le loro labbra si incontrarono ed entrambi vennero capultati in una giostra vorticante di sospiri e carezze. La notte nascose le tracce della loro passione...
Helena Corvonero si svegliò di colpo, le lenzuola erano bollenti e lei le calciò via con fastidio. Si alzò a sedere e si stropicciò gli occhi. Come al solito, fece un rapido controllo della stanza: il comodino, la finestra velata, il baule, le tende di seta verdi... LE TENDE DI SETA VERDI??? Cosa ci faceva del verde nel dormitorio di Corvonero? Rifece con maggiore attenzione il giro della stanza con lo sguardo, notando particolari inquietanti e... Rassicuranti?
-Helena...- scandì una voce profonda dietro di lei, che si girò e si trovò faccia a faccia con niente-popò-di-meno che.. -Salazar...Io ho... Avuto un incubo..-balbettò lei, ricordando tutto all'istante. -Ma ora è tutto ok?- chiese l'uomo dolcemente. -Niente, tranquillo, era solo un sogno...-.-Ok, me ne vuoi parlare?-.-Se vuoi, te lo posso mostrare...- rispose la giovane donna sorridendo maliziosamente. La risposta fu una risatina roca e una carezza. Poi fu un vorticare di lenzuola e di piacere.