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Autore: Mystic_Speculation    15/07/2013    1 recensioni
«Abito qua da secoli. Millenni forse, qui il tempo non ha importanza. Ed ora, pure lo spazio sta perdendo di significato. Continua a farsi sempre più buio. Il dolore che inizialmente provavo camminando in questo campo si è fatto sempre più rado. Non so quante ferite porto sul mio corpo, ho smesso di contarle da molto tempo.»
Genere: Dark, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Where am I?

Cosa? Cammino ancora e ancora, ma vago senza destinazione.

Non vedo più nulla. Il buio non è più buio, ora è un campo senza fine di rose nere.

I colori che vedevo prima, rosso, bianco, giallo, rosa, si sono lentamente dissolti, come se assorbiti dal terreno, lasciando solo un nero campo di spine.

Abito qua da secoli. Millenni forse, qui il tempo non ha importanza. Ed ora, pure lo spazio sta perdendo di significato. Continua a farsi sempre più buio. Il dolore che inizialmente provavo camminando in questo campo si è fatto sempre più rado. Non so quante ferite porto sul mio corpo, ho smesso di contarle da molto tempo.

Qui, sono solo. Il calore ha abbandonato passo dopo passo il mio corpo, non so se definirmi ancora vivo o morto; mi chiedo: posso esistere da solo? Le mie compagne, attorno al mio corpo, hanno perso il loro significato. L'odore acre di queste rose non riesco più a percepirlo.

Sento la mia essenza dissolversi nel nulla...


Non so quanto tempo sia passato. Alla mia destra, scorgo un petalo di rosa rossa. Almeno credo, non penso di poter riuscire a distinguere i colori, dopo quello che ho passato.

Mi avvicino. Dovrei afferrarlo? Quella che penso sia la mia mano, trema.

Rimango vicino, senza sfiorarlo. Lo osservo... è l'unico che non è circondato da spine, sta per staccarsi, per spezzarsi, per svanire.

Cade.

Tento di raggiungerlo con le dita. Mi sembra così lontano... Non ce la farò mai. Io, appartengo a questo posto. Io, devo scappare. Io, ho paura. Io, devo farcela.

Io, io, io-

Tocco quel petalo. È caldo. Quel colore comincia a circondare il mio dito indice. Le dita. Il palmo, il polso, il braccio. È quello di cui ho bisogno. Mi abbandono ad esso.

Istantaneamente, ne vengo circondato.

Una sensazione. Una sensazione piacevole. Una voce. «Alzati.» Ce la posso fare. Il mio corpo comincia a prendere forma. I piedi, le gambe, il petto, le mani, la testa. «Guarda in alto.»

Luce. Il calore si fa più intenso. Ancora. Ancora. Vedo una piuma bianca librarsi nel vento. Ancora calore. La piuma cade, piroetta nell'aria. È stupenda, sono felice.

Cade a terra.

La piuma, diventa istantaneamente nera. Si frantuma, come un bicchiere di cristallo. Una strana polvere si alza dai resti della piuma. Migliaia di lance, create in pochi secondi circondano il mio corpo. La luce si tramuta in oscurità, il calore diventa sempre più forte. Mi fa male.

Dolore.

Il mio petto, viene trafitto. I polsi, i fianchi, e altre innumerevoli ferite. Prego per la fine della mia esistenza, maledico il fato, mi dispero, vorrei morire, porre fine con le mie mani alla mia stessa vita. Ma questo, mi è negato.

Purtroppo, il mio peccato deve essere espiato con una sorte molto più dolorosa.


Mi rialzo. Non so quanto tempo sia passato. Ora, io posseggo due ali nere. Due artigli. Le mie piume sono in grado di plasmare un altro demone.
Usando un essere umano.
Identico a me.
Mediante lo stesso rituale.
Condividendo lo stesso dolore.
Allo scopo di giudicarlo.
Come è stato fatto migliaia di anni fa con me.
La mia punizione, è la mia stessa esistenza.
E ora, sono dentro di te.


Sto cadendo dentro te.
  
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