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Autore: Leopoldo    15/07/2013    1 recensioni
Flashfic ambientata durante l'episodio numero 9 della seconda stagione, 'Blackwater'.
Bronn e Tyrion hanno appena annientato gran parte della flotta di Stannis con l'altofuoco.
Diamo uno sguardo ai pensieri del Re mentre si prepara a guidare il resto del suo esercito all'assalto delle mura di Approdo del Re.
Genere: Guerra, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Stannis Baratheon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rosso

 

Un bagliore verde luminoso.

Una fragorosa esplosione.

L’avanguardia della sua flotta disintegrata dall’altofuoco.

Dopo essersi ripresi dalla violenta onda d’urto i suoi uomini, attoniti, guardano i propri compagni affondare nell’acqua senza che essa sia in grado di spegnere le fiamme verdi che li avvolgono.

 

Qualsiasi altro Lord ripiegherebbe, radunerebbe le forze che gli sono rimaste e tenterebbe un’altra via per continuare l’attacco, magari mettendo sotto assedio Approdo del Re sia via terra che via mare.

Lui, però, non è un Lord qualsiasi.

Lui è un re, anzi, il solo e legittimo Re dei Sette Regni, Stannis Baratheon.

 

Rimugina solo un secondo prima di prendere la sua decisione.

“Sbarchiamo”

 

“V-vostra Grazia-”

 

“Il Nano ha fatto la sua magia”

 

“L’altofuoco-”

 

“Può farlo una volta sola”

Il suo sottoposto può continuare in eterno, non avrebbe comunque importanza. Lui non può capire, nessuno di loro può.  

Lui è il legittimo erede di suo fratello Robert e, in quanto tale, il suo dovere è prendere Approdo del Re e sedere sul Trono di spade. Nulla di più, nulla di meno.

 

“Siamo lontani dalle porta. Il fuoco … gli arcieri … moriranno a centinaia”

 

Migliaia” lo corregge, sistemandosi i guanti con la stessa serenità di chi sa perfettamente che ciò che sta per fare è l’unica cosa giusta.

 

Centinaia, migliaia, che differenza fa? Nulla, poiché moriranno per lui, per il vero Re. Non è questo che fanno i sudditi? Non è questa la fedeltà che, inchinandosi al suo cospetto, gli hanno giurato e promesso?

Quando, durante la sua guerra di Ribellione, Robert gli ordinò di tenere Capo Tempesta ad ogni costo, lui lo fece. Perché era il suo Lord, perché era più grande quindi gli doveva obbedienza, perché sarebbe diventato Re e gli doveva lealtà.

Non è la stessa identica cosa? 

 

Si volta appena prima di scendere sulla scialuppa che lo porterà là dove dovrebbe già essere da molto tempo, osservando uno per uno coloro che lo aiuteranno a compiere il suo dovere.

 

C’è una strada già tracciata davanti a lui, la vede molto chiaramente e non deve fare altro che percorrerla.

E non è né verde come l’Altofuoco, né oro come le insegne dei Lannister, né nera come le profonde acque della Baia.

È rossa. Rossa come il sangue dei nemici e dei suoi uomini, rossa come le vesti e i capelli Melisandre, rossa come il colore del suo Dio R’hllor.

 

“Venite con me a prendere questa città!” 

 

 

 

Note dell’autore.

Hola!

Tanto per cominciare, se siete arrivati fin qui grazie infinite.

 

In secondo luogo, direi di parlare di questa flashfic.

Stannis Baratheon non è propriamente uno dei miei personaggi preferiti –se avete letto le altre mie storie su Game of Thrones sapete quali sono-, però credo sia uno dei più sottovalutati.

Ho rivisto recentemente la puntata 2x09 –probabilmente una delle migliori di tutte e tre le stagioni- e devo dire che ho apprezzato molto la sua scena. Da lì ho tirato fuori questo. È stato bello concentrarsi su Stannis per una volta :)

Detto questo, grazie in anticipo per aver letto! Spero vi sia piaciuta! 

Pace. 

  
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