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Autore: ImagineMonkeys    16/07/2013    1 recensioni
-Allora hanno ragione loro.-
-Loro chi?- chiesi, Taylor scrollò le spalle.
-I medias, i paparazzi, E television, loro Kendall.-
-E perchè scusa?-
-Perchè?-disse innervosita.-Forse non te ne sei reso conto, io e te...questa intera storia...che diamine è?-
{Ispirata dalla canzone "it is what it is" dei btr e "Ours di Taylor Swift, Kaylor oneshot}
Genere: Romantico, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kendall, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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{It is what it is




-PER UN PELO!-
Chiusi la porta del tour bus dietro di me, appoggiandoci sopra il busto per riprendere fiato, avevo tentato in tutti i modi di evitare quegli odiosi paparazzi invadenti, come facevano a trovarmi ovunque io andassi? Teletrasporto? Avevo poche teorie in questione.
Mi girai attorno, alla ricerca di uno dei ragazzi oppure Taylor, il bus era così silenzioso, mi chiedevo dove si fossero sperse le tipiche grida o la musica ad alto volume che accompagnava ogni nostro tour, ma niente, l'atmosfera era troppo silenziosa.
Da un lato, ero felice quest'anno avessimo svolto il tour con Taylor, la mia ragazza dopotutto, ero sicuro sarebbe stato il tour migliore di tutti, ma la situazione si stava capovolgendo tappa dopo tappa.
La notizia che i big time rush, una band non così popolare come noi, facesse un tour con la superstar country Taylor Swift aveva shoccato l'intero paese, e quello che li aveva confusi e terrorizzati ancora di più era che uno dei membri della band la stesse frequentando.
Il membro ero io.
-Ragazzi...?-
Nessuna risposta, forse erano già nell'arena per il soundcheck, oppure nel backlounge a guardare repliche di "the walking dead" a volume stratosferico, ed io ero solo in mezzo ad un enorme bus a urlare i loro nomi.
-Non ti sentono.-
Mi girai appena sentita la voce di Taylor, e me la ritrovai dritta in faccia, con le braccia incrociate, la coda di cavallo in cima alla testa, un vestitino floreale che svolazzava ed una specie di ghigno sul viso.
-L'avevo intuito...fammi indovinare...-
-Backlounge, il volume è troppo alto per sentire la tua vocina da femmina.-concluse lei ridacchiando, ma nonostante ridesse, si vedeva da 2435676 kilometri che qualcosa era storto.
-Perchè non stai con loro? vi avrei raggiunto!-
-Non mi va.-
-E' successo qualcosa?-
Taylor non rispose, si torturò le dita delle mani per almeno una manciata di secondi guardando il pavimento.
-Taylor...terra chiama Tayloooor?!!-dissi scherzosamente, ma avevo perfettamente capito che non era in vena di scherzi.
-Kendall, è da un pò che...noi, cioè, questa storia va avanti.-esclamò, smettendo di venerare il parquet del bus e dirigendo lo sguardo su di me, io inarcai un sopracciglio.
-Quindi?-
-Quindi...non so se hai notato la coda di paparazzi qui fuori e quella che c'è ogni volta che usciamo.-disse burrascosa, sembrava quasi sarcastica.
-Si li ho notati eccome, e mi hanno anche accecato leggermente oggi, mi sa che fra poco dovrò...-
-SMETTILA!-gridò.-Oddio...scusa, è che, prendi tutto così alla leggera, e...-
-Dimmi cosa stai cercando di dire, perchè sono stanco di giocare a "indovina cosa pensa Taylor"-esclamai sbuffando, e presi posto affianco a lei sul divanetto.-Non ti preoccupare, dici e basta.-
-Cosa siamo noi?-
COSA?!
impiegai qualche secondo a decifrare cosa aveva tirato fuori dalla bocca, cosa siamo noi? Uh...
Merda, COSA SIAMO IO E TAYLOR?!
-In che senso?-
-Nel senso che non so precisamente cosa siamo io e te, se più che amici o semplicemente amici, cioè, non siamo un'ordinaria coppia...-
-Hai davvero detto "ordinaria"?-dissi, Taylor annuì.-Oddio sei noiooosa!-
-Ma smettila!-rise lei, dandomi uno schiaffo sul braccio.-Kendall, sul serio, tutti questi giornalisti sono assilanti e non ce la faccio più.-
-O mio dio ti stai applicando su questa storia per degli stupidi gossip?-dissi annoiato, Taylor mi guardò stranita, per poi scuotere la testa e sbuffare.
-Si, me la sto davvero prendendo, e forse sai che ti dico? Loro hanno ragione!-
-Loro chi?-chiesi, Taylor si strinse nelle spalle.
-Loro, i paparazzi, i giornalisti, E television, loro Kendall!-
Taylor rimase lì ferma, a fissarmi alla ricerca di una risposta, sembrava potesse scoppiare in lacrime oppure a scalciare come un minotauro in catene da un momento all'altro.
-Beh, non ascoltare una singola parola che loro dicono.-affermai.-Non sanno niente, su cosa siamo noi.-
-Se la metti così neanche noi sappiamo cos'è.-mi ammonì, io risi.
-Io un'idea ce l'avrei...-
-Cioè?-
Le sorrisi rassicurandola.
-Noi...siamo quel che siamo, non c'è bisogno che ci danno un nome, cioè...etichettarci è una brutta cosa, non riesco a capire perfettamente cosa siamo, ma so che qualsiasi cosa io provi per te è magnifica.-
Taylor sembrò essersi completamente rasserenata da quello che avevo appena detto, sorridendo a trentadue denti.
-Siamo quel che siamo...uhm...suona bene.-disse ridendo, io risi indietro.
-Se vuoi puoi dargli anche un nomignolo, a me piace "Kaylor", oppure "Tandall" o...-
Taylor mi scoccò un bacio sulle labbra, uno leggero e tenero, io scoppiai a ridere.
-Vada per siamo quel che siamo.-esclamò, sorridendomi timidamente, le feci un occhiolino in segno d'assenso, per me andava più che bene.


  
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