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Autore: Beneath_Your_Beautiful_    16/07/2013    3 recensioni
Allora Cory proseguì.. ‘Apri gli occhi del tuo cuore Lea, e guardami. Guardami,sono qui.. per te! Lo sai che non ti lascerò mai, che sarò sempre accanto a te e che non ti lascerò mai più combattere da sola per entrambi? Lo sai che rimarrò sempre al tuo fianco e che ti amo, vero Lea? Sarò sempre qui,per te. Non ti lascio piccola mia. Sarò il tuo angelo, promesso. Quando ti sentirai triste e sola, guarda il cielo Lea. Mi avevano chiesto se sapessi volare.. si, adesso lo so fare. E voglio volare via dai tuoi pensieri, Lea. Perché tu devi continuare a vivere.. e perché io ti aspetterò.’
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cory Monteith, Lea Michele
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Al mio angelo.
Non ci abbadonare mai, sarai sempre nel mio cuore!


Si recava ogni giorno in quella piccola chiesetta.

Era lì che si sarebbero dovuti sposare qualche anno fa.

Nessuna particolare cerimonia, né riflettori o chissà quanti invitati: le rispettive famiglie e gli amici.

A dispetto di tutto ciò che poteva sembrare, loro non erano i soliti divi di Hollywood. Si erano innamorati sul set, era vero.. ma il loro era un amore vero, destinato a durare per sempre. Non avevano bisogno di nulla.. si compensavano a vicenda. Bastava che ci fossero l’uno per l’altra e tutto sarebbe andato bene.

Ma adesso lui non c’era e niente andava più bene da quando aveva deciso di andare via, in un posto migliore.. troppo presto.

Due settimane prima delle nozze.

L’aveva lasciata, senza prima pronunciare quel ‘Si’ che lei sognava da una vita, ma che aspettava di sentirlo dall’uomo giusto.

Lui era quello giusto…  e lei non avrebbe mai più creduto in nulla da quando lui l’aveva lasciata.

Entrò nel consueto silenzio che avvolgeva quella chiesetta e si sedette.

Gli parlava, sperava che lui in quel luogo potesse sentirla e potesse farle sentire, a sua volta, che c’era e che le era vicino.

Ma lei non sapeva..
… lui non sarebbe mai andato via. Non se ne era mai andato. È vero, magari aveva lasciato questo mondo, ma era ancora qui, c’era e mai se ne sarebbe andato!

Sapeva che la sua vita non era completa senza di lei, e adesso la stava aspettando.. nel frattempo si preoccupava di proteggerla, di far in modo che nessun male la potesse anche solo scalfire.

Nessuno le avrebbe fatto del male, gliene aveva fatto già abbastanza lui.. andando via.

Ma neanche lui sapeva.. che lei lo amava talmente tanto che il dolore che provava in confronto all’amore che sentiva, non era nulla. Si, perché anche se lui non era qui, lei
provava a sentirlo ed era cambiata, era vero… ma non avrebbe mai smesso di amarlo, non avrebbe mai amato nessun altro!

Lui la stava proteggendo, lo faceva ogni singolo giorno… ma non riusciva a farla sorridere. Non vedeva più un suo sorriso da anni. Da quando lui era andato via, lei non rideva più.. non era più stata la stessa.

Lei.. come sentendo i pensieri di lui disse –Come pretendi che possa essere la stessa? Te ne sei andato via, così, da un momento all’altro, senza preavviso e per questo ti odio. Ma in fondo non posso non amarti.. perché ogni notte sogno che tu stringi la mia mano, mi abbracci e mi dici che sei qui e che non mi hai mai lasciata. È così, Cory? Dimmi se è così. Fammi sentire che non mi hai lasciata, perché io ci provo, ma proprio non riesco a sentirti. Fammi sentire che ci sei e che non andrai mai via.. che mi aspetterai. Ti prometto che sorriderò!-

Niente, silenzio assoluto. Solo la sua voce riecheggiava tra le mura della chiesetta. Forse non era abbastanza, pensò.

-Ti prometto che cercherò di riprendere a vivere anche senza te. Di sorridere e di essere forte. Di credere.. crederò nella vita e in noi, se tu mi fai sentire che ci sei. Per favore.. per favore Cory! Ricordi cosa mi avevi promesso? Mantieni questa promessa. Non lasciarmi, non adesso! Ti prego.. ti amo!-e le sue parole si trasformarono in un sussurro.

Voleva credere, ma proprio non ce la faceva.. non poteva farcela perché lui non c’era!

Ma cosa si aspettava? Era morto.. non ci sarebbe più stato e dopo tutti quegli anni doveva arrendersi. L’aveva lasciata, era sola.. ormai.

‘No, no, no Lea! Lea.. Lea.. non andare via, ti prego! Sono qui, sono qui.. mi senti? Ascoltami Lea, perché ci sono. Non me ne andrò mai! Come puoi solo pensare che ti abbia abbandonata… Lea.. non lasciarmi! Non lasciare andare il mio ricordo.. non adesso. Non prima che io ti abbia detto veramente addio. Lea.. Lea!!’

Come sentendosi chiamare Lea si riscosse dal suo pianto disperato e sommesso.

Si voltò, sperando che fosse Cory. Forse era lì, non era mai andato via. Forse..
.. ma girandosi l’unica cosa che vide fu una bambina che avanzava verso di lei. La guardò finchè non le si avvicinò e le diede il fiore che portava in mano.

-Ehy piccola… sei qui da sola? Dov’è la mamma? Ti sei persa?- chiese asciugandosi le lacrime e cercando di assumere un ruolo deciso e rassicurante.

La bambina non rispose, ma continuò a guardarla con quei grandi occhioni verdi e grandi. Lunghi capelli le incorniciavano il volto. Sembrava un angelo.

Fu in quel momento che Cory capì quello che non era stato capace di capire in tutti quegli anni. Questa era la sua unica e ultima possibilità, perché dopo di che Lea lo avrebbe lasciato andare senza che lui potesse dirle quello che non le aveva mai detto.

Sapeva che in qualche modo gli angeli potevano comunicare con gli umani e restavano sulla terra perché avevano qualcosa di incompiuto… allora con tutta la decisione di cui era capace.. ci provò.

Ci mise tutto sé stesso. Perché si, lo voleva. Adesso sentiva di volerlo. Di volerle parlare, di voler sentire il suo tocco, di volersi sentire di nuovo percorso da quel sentimenti che gli umani chiamano amore.. e che è l’unico sentimento che ti fa sentire veramente vivo!

Dopo pochi secondi aprì gli occhi.. e vide Lea. Era la stessa, non era cambiata..
.. ma lui si. La sua prospettiva era quella di una bambina alta forse più di un metro.. e vedeva Lea dal basso. Lei era più alta di lui questa volta. Era lei quella forte, quella che continuava a vivere portando il ricordo e l’amore di entrambi. Era lei che stava proteggendo il suo ricordo. Era lei la guerriera.

Così, senza preavviso o senza alcuna particolare intenzione disse –Sei forte, Lea. Sei la ragazza più forte e bella che abbia mai visto. Lui ti ama, ti ama ancora sai? Tu non lo senti.. ma lui è qui! È qui con noi! Tu stai vivendo del suo ricordo, ma sbagli Lea! Tu non devi vivere del suo ricordo,ma devi far vivere il suo ricordo, solo così sarai veramente libera e felice! È difficilissimo, posso immaginarlo… ma devi farlo per lui, per voi, Lea! Lui ti ama, e ti amerà per sempre perché l’amore è un sentimento che va oltre qualsiasi barriera, anche oltre la morte. Lui vive in te,Lea. È qui.. non lo senti?- adesso, nell’ultima parte del discorso non era stato lui a parlare. Era come se la bambina sapesse cosa dire, come se sentisse cosa lui provasse.

-Non lo senti nell’aria, nella natura, nei sorrisi della gente e di chi porta il suo ricordo? Non lo senti quando guardi il cielo e le stesse? Lui è una di quella.. si, Lea, la stella più luminosa che vedrai di notte sarà lui. Non lo senti.. qui?- disse la bambina indicando lo spazio che la circondava, -e qui.. Lea. Allora.. Non lo senti, davvero?-concluse la bimba prendendo la mano di Lea e poggiandola insieme alla sua sul cuore della ragazza.

In quel preciso istante, Cory sentì il calore della mano della sua ragazza. Sentì la sua mano morbida, quella che aveva stretto tantissime volte, ma non abbastanza. Sentì che era la sopravvissuta di una battaglia, che lui, andandosene, le aveva lasciato combattere da sola. Ma adesso non lo avrebbe più fatto! Non l’avrebbe più lasciata sola.

‘Lea, mi senti? Chiudi gli occhi.. Lea’sussurrò Cory chiudendo gli occhi. La bambina faceva e diceva tutto quello che Cory sentiva dettato dal suo cuore.

Lea era sconvolta dalle parole che quella bambina le aveva rivolto. Erano così.. familiari. Ma seppur spaventata seguì il consiglio della bimba e chiuse gli occhi.

Allora Cory proseguì.. ‘Apri gli occhi del tuo cuore Lea, e guardami. Guardami,sono qui.. per te! Lo sai che non ti lascerò mai, che sarò sempre accanto a te e che non ti lascerò mai più combattere da sola per entrambi? Lo sai che rimarrò sempre al tuo fianco e che ti amo, vero Lea? Sarò sempre qui,per te. Non ti lascio piccola mia. Sarò il tuo angelo, promesso. Quando ti sentirai triste e sola, guarda il cielo Lea. Mi avevano chiesto se sapessi volare.. si, adesso lo so fare. E voglio volare via dai tuoi pensieri, Lea. Perché tu devi continuare a vivere.. e perché io ti aspetterò.’

‘Stai tranquilla, Lea…’ disse come sentendo l’urlo disperato della ragazza.‘.. non sarai sola, è una promessa. E non mi dimenticherai. Ho detto che volerò via dalla tua mente, ma non dal tuo cuore. No, da lì non potrò mai andare via, perché sarà pure egoistico, ma il tuo cuore mi appartiene.. per cui Lea, amore, vita mia.. vivi! Vivi perché io non ho potuto farlo. Vivi per me, per il nostro amore e lotta per il mio ricordo.. per il resto sai cosa ho sempre voluto. Non ti lascio andare Lea, ti sosterrò io.. sarò sempre il tuo angelo e ti proteggerò con le mie ali da ogni male. E sarò la stella che ti guiderà la notte. Ti amo.. Lea. Ti amerò per sempre!’

Le lacrime rigavano il volto di Lea. Cory c’era, non se n’era andato. Ci sarebbe sempre stato.

Come aveva potuto dubitare di lui? Adesso doveva credere.. per entrambi, per quello in cui lui non era stato in grado di credere.

Aprì gli occhi e nello stesso momento Cory uscì dalla menta della bimba. La bambina si voltò e sorrise a quell’angelo bellissimo e silenzioso che proteggeva tutti. Fece per andarsene, quando Lea la fermò e le chiese –Come ti chiami, piccola?-

-Finchel!- rispose sorridendo la bambina.

A sentire quel buffo nome, un’ultima lacrima solcò il volto della ragazza che diede un bacio alla bimba e la lasciò andare, sicura che era in buone mani.

Mentre Lea vedeva la bambina allontanarsi, la consapevolezza che il silenzio la stava di nuovo circondando, si fece spazio in lei. Ma questa volta non era sola… adesso c’era Cory con lei.

Prese il fiore, lo portò al cuore a strinse le braccia al petto. Chi fosse entrato dentro quella chiesa avrebbe potuto affermare di sentire una melodia dolcissima suonata da… una batteria!

Avrebbe anche potuto affermare di vedere la luce splendente e bianca che circondava la ragazza che sorrideva.

Il suo angelo la stava abbracciando e custodendo con le sue grandi ali.





Spazio Boo!
Non ho molto da dire.. era un mio sfogo.. e ho voluto pubblicarlo.
Credo in queste parole!
RIP Cory, our angel..

  
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