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Autore: noewalrus    16/07/2013    3 recensioni
Penso che tutti in casa vostra abbiate una mansarda, o una soffitta, o comunque un ripostiglio... 
I bauli, i cassettoni, gli scrigni contenuti in quel luogo sono le porte della fantasia. 
Pieni di roba vecchia, sgualcita, consumata: magari di lettere o cartoline.
E riguardandole, a qualcuno come Paul McCartney potrebbe tornare in mente un amore vivido e vero, scandito da tante lettere, vissuto ai tempi del rock 'n' roll...
Genere: Malinconico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Lennon , Paul McCartney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pioveva, quel giorno. 
Paul avrebbe voluto uscire a passeggiare o ad annoiarsi semplicemente, ma il tempo di quel terribile anno era sempre peggiore. Sembrava che l'estate non sarebbe mai arrivata, ed era costretto a rimanere in casa. Tra poco avrebbe compiuto settantun anni e passava le giornate a leggere e a scrivere canzoni. Con quel maledetto tempo si sentiva un novantenne. Non poteva farci nulla, sapendo che ammalarsi prima di un'importante tournée sarebbe stato un disastro. Ma quel giorno era semplicemente stufo. 
Stufo marcio. 
Stufo di leggere sempre gli stessi libri, suonare sempre le stesse canzoni - l'ispirazione mancava leggermente - e vivere una vita che non era la sua. 
Era solo in casa - nella sua enorme casa appena fuori Londra, in campagna - e decise di fare un giro nella soffitta. Ci era stato solo un paio di volte da quando abitava in quella meravigliosa residenza, ma sapeva che avrebbe trovato quel che cercava. 
Non sapeva esattamente cosa cercasse, ma era certo di trovarlo. 
Salì le scale che lo condussero ad una porta chiusa a chiave, e una volta trovata quella giusta - ET VOILÀ! - gli si aprì davanti un mondo. Scaffali pieni di oggetti per il bricolage vicino a mensole zeppe di bicchieri, piatti, posate... 
C'era un aura inconfondibile che avvolgeva tutto, amplificata dall'effetto della polvere che ricopriva ogni singolo centimetro quadrato e da un raggio di sole che filtrava appena da una specie di oblò dove molti ragni avevano costruito le loro ragnatele.
Paul fece per avvicinarsi ad una lampada in vecchio stile, ma - ! - inciampò su qualcosa e cadde a faccia in giù. 
Maledisse quel qualcosa che era per terra e cercò di rialzarsi, togliendosi di dosso la polvere e le ragnatele. 
Fu in quel momento che lo vide: un piccolo bauletto di legno dipinto di nero, con un lucchetto attaccato alla parte anteriore.
Sopra di esso, riposta in una busta di carta marrone quasi invisibile, c'era una minuscola chiave nera. 
Paul pensò: "Cosa contiene? Deve avere un buon motivo per avermi fatto cadere in quel modo..." e raccolse la busta. 
La serratura del lucchetto era ricoperta di polvere, ma si leggevano ancora le sue iniziali incise: P. M. 
Paul ci infilò dentro la chiave e, come per magia, il lucchetto si aprì. Cautamente venne sfilato dal baule e, senza nessuna difficoltà, si aprì anch'esso. 
Conteneva dei fogli di carta sgualciti, con gli angoli bruciacchiati, scritti a volte con una grafia impeccabile, a volte con un'incomprensibile zampa di gallina. 
Paul la riconobbe immediatamente, quella stramba scrittura. 
"È strano" pensò, "che il più grande segreto della mia vita sia custodito in un baule" e gli venne da ridere. Quelle non erano semplici lettere. 
No. Quelle lettere erano reduci dagli Anni Sessanta, dai tempi del rock 'n' roll, erano reduci da una grande nebbia lisergica composta da sigarette, alcol e droga. 
Erano reduci da John, da Paul e dal loro amore. 
Era un ricordo spesso dolce, qualche volta amaro. Fingeva di non pensarci spesso, ma credeva che fossero andati persi, quegli "insignificanti" pezzi di carta che raccontavano, ad intervalli non regolari, la parte migliore della sua vita.
Paul si sedette per terra e cominciò a leggere.

 

 

#spazioautrice

Ciao! Ovviamente i personaggi non sono di mia proprietà e non li ho inventati io, ahahah ;D Questa è la prima fanfiction che pubblico. Probabilmente troverete citazioni di canzoni dei Fab Four e non, aneddoti e cose così, vicino a personaggi anche inventati da me... È corta, I know, ma l'ho scritta di getto, sotto l'effetto di una magica sostanza chiamata ispirazione... I prossimi capitoli saranno più lunghi, e... Spero vi piaccia. Se la trovate bella, recensite. In caso contrario, recensite lo stesso e datemi dei consigli! :) 

Noe.

  
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