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Autore: Mikuru08    16/07/2013    2 recensioni
questa è la storia di una serial killer che uccide per una vendetta interiore, vuole giustizia per se stesa, perchè durante la sua adolescenza ha provato molte delusioni d'amore, che le hanno causato una depressione,che le non ha ,mai cancellato dalla sua memoria e prprio questi motivi la spingono ad uccidere.
Genere: Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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 Cap. 1  “Una rosa di morte”
 
Intorno all’una di notte nel piccolo quartiere di Midtown al numero 43  di Joshing street si udirono degli strani fruscii, un rumore di passi che percorrevano il piccolo vialetto si sfumavano nella notte, mescolandosi alla nebbia. Poi il silenzio calò in quella cupa notte di luna piena.
 
Quella mattina del 13 agosto il telefono sulla scrivania del detective Feregan sqillò alle otto in punto:
-pronto…diavolo Martin non faccio in tempo a entrare in servizio che succed…cosa?!  Okey arrivo- e ripose la cornetta con un tonfo.
- Kate, Eric, Sean! C’è stato un omicidio-  -subito capo!-
I tre agenti presero i borsoni e si affrettarono a scendere. Dopo dieci minuti una BMW nera tirata a lucido frenò davanti  alla casa al numero 43. Qui la polizia informò i quattro agenti dell’accaduto :
-ecco, siete arrivati. Bene, saltiamo i convenevoli,vi faccio vedere i corpi- - come i corpi?! - - sono due- rispose il poliziotto, e proseguirono dalla cucina open space e arrivarono nella camera matrimoniale, e lì trovarono i due cadaveri, adagiati sul letto , immersi in una pozza di sangue; nel petto di entrambi c’era una rosa rossa.
-eccoli qua, si chiamano Erika Dolkeys- e indicò una ragazza dai capelli scuri e lunghi che ricadevano sulle spalle magroline – lui invece è Evan Mecconnery- e tutti guardarono il ragazzo accanto a Erika: aveva il viso color pesca e e i capelli biondi erano come quelli dei Marines.
-ho già chiamato quelli della scientifica,e  anche il reparto autopsie: stanno arrivando- poi il poliziotto girò le spalle e se ne andò. –bene ,bene, Sean: scatta le foto ai cadaveri, Eric: impacchetta le prove e fotografale, invece tu, Kate, informa la dottoressa Kaylin dei fatti e scatta foto alla scena del crimine. Io invece vado dai familiari- detto questo si avviò. Intanto un grande furgone blu con delle scritte bianche parcheggiò nel cortile, una portiera si aprì e un paio di scarpe tacco doici toccarono delicatamente il terreno bagnato dalla rugiada. La dottoressa Kaylin Lewis richiuse la portiera ed entrò: indossava un paio di pantaloni attillati dati in dotazione dall’unità anticrimine, una camicetta bianca. Con calma mise i guanti in lattice bianchi e indossò i copri scarpe; poi cominciò subito a esaminare i cadaveri. – beh è evidente che la causa della morte è dovuta a una ferita mortale nella zona del cuore , poi quando li porterò i sala autopsie vi dirò di più- poi, rivolgendosi a Sean disse – potresti dire a Josh di spicciarsi con le barelle gli altri strumenti?-  -.certamente- rispose Sean e andò fuori a cercare Josh, che stava litigando con le barelle che arrivò poco dopo trafelato. Kaylin sospirò – allora la temperatura dello stomaco rivela che sono morti sei ore fa – annunciò  - per ora è tutto, portiamoli alla base- poi si alzò e  tornò nel furgone.
Intanto Feregan era andato dai Dolkeys e dai Mcconnery, che aspettavano in lacrime di essere informati : - voglio sapere chi è stato a fare questo scempio!- disse singhiozzando la madre della ragazza – si calmi signora, lo so è un momento difficile ma le prometto che se ci saranno sviluppi lei sarà la prima a saperlo, ma possiamo ai fatti, per caso sapete se i vostri figli avessero dei nemici, problemi con delle persone ?- -no, non che io sappia- disse la madre di Evan
e lei signora Dolkeys? – la donna però non rispose, sembrava in trance – signora Dolkeys?- chiese incalzante Feregan finalmente il padre prese la parola: - nostra figlia in pasato aveva avuto dei problemi con la droga, ma adesso era pulita, era anche andata in una clinica per disintossicarsi, ma ultimamente il suo spacciatore, che aveva frequentato in passato , continuava a tormentarla –
- in che senso? Cosa faceva? A quando risale l’ultima volta in cui sua figlia è stata disturbata? –
Chise Feregan – continuava a chiedere perché se ne fosse andata, se voleva tornare, se voleva ancora provare quella bella sensazione provocata dall’extasi, e se non mi sbaglio l’ultima discussione risale a…. - -a giovedì scorso- disse tremante la madre, poi tornò a singhiozzare; - grazie mille a entrambe le famiglie, se ci sono sviluppi vi contatteremo- detto ciò Feregan si avviò verso la casa, mentre le famiglie venivano accompagnate alle auto da due agenti in servizio. Poco dopo il rumore di una Maserati blu e di una decappottabile rossa ruppe  il cupo silenzio di quella mattina. Anche il furgone della scientifica si stava avviando.
Feregan chiese – allora? - - abbiamo finito anche noi capo- rispose Sean – bene allora che aspettate?-  i  tre agenti si guardarono con aria interrogativa –salite in macchina forza!! –
Più tardi Feregan andò in sala autopsie: -Kaylin ci sono novità?- - Jeremy ai due cadaveri manca il cuore, all’inizio non l’avevo notato perchè la rosa era stata applicata con cura in modo da non far accorgere le persone; a parte il cuore, cosa posso dire, non ci sono segni di lotta, quindi sono stati uccisi nel sonno, quando è stato rimosso il cuore erano ancora vivi, sono morti subito dopo l’ora della morte è tra l’una e le due di notte- -grazie , se ci sono novità fammi sapere-
-contaci- rispose candida Kaylin poi cominciò a segare il cranio .
- allora ragazzi, scoperto nulla?- urlò Feregan che intanto era tornato ; - per quanto riguarda Erika Dolkeys. Era una ragazza appartenente ad una famiglia benestante, ha frequentato le migliori scuole del paese, ma proprio due anni fa ha cominciato a  fare il corriere consegnando droga, frequentando brutti quartieri e poi ha cominciato a drogarsi, ma circa otto mesi fa è andata in una clinica  per disintossicarsi, ma  il sue ex spacciatore continuava a tormentarla, a parte questo viveva una vita tranquilla . mai avuto discrepanze economiche, fedina penale pulita nonostante tutto,da circa te mesi stava con Evan, l’altra vittima, che invece appartiene ad una famiglia povera, è stato dato in adozione all’età di cinque anni, ed è stato affidato ad una famiglia che lo maltrattava , raggiunta l’età di diciotto anni è scappato a New York dal Texas e ha trovato lavoro in una ditta di riparazione di computer, si è sempre guadagnato da vivere attraverso sé stesso, i suoi veri genitori con i quali si è recentemente  ricongiunto lo hanno aiutato a comprare casa insieme ad Erika, anche lui ha la fedina penale pulita-  - bene Eric, per quanto riguarda lo spacciatore Kate? – chiese  in tono pretenzioso Feregan – allora, i genitori della Dolkeys hanno  fatto un identikit ed eccolo qua- e così mostrò un foglio con un giovane dai capelli rasta  biondo cenere con un berrettino e diversi piercing sulle sopracciglia e un anello al naso. – l’ho già identificato , si chiama Elton Mikel e lo troveremo più facilmente con il nome di Marakesch , è stato dentro per spaccio di sostanze stupefacenti, resistenza a pubblico ufficiale, resistenza all’arresto  e tentato stupro; l’ho già portato qui, è nella sala interrogatori- -ottimo lavoro- -grazie capo-.
Feregan entrò sbattendo la porta , la stanza era fredda, con una parete a specchio che evitava agli agenti o a chiunque di essere visto dal sospettato; proprio al centro un tavolo di acciaio risplendeva sotto la luce soffusa di una lampada al neon sul soffitto: e lì seduto su una sedia c’era Marakesch , sommerso da una folta chioma di dread.
-allora perché sono qui?- sbottò , Feregan invece stette zitto e si sedette posando i fascicoli sul tavolo. Marakesch stava per andarsene quando….. – siediti, ora- disse i tono fermo e deciso Feregan , dato che Marakesch era ancora sulla porta e lo guardava esitante , il detective disse – non te lo dirò un altra volta, siediti o ti sbatto dentro per l’ennesima volta. Silenzio.
- va bene dato che sei indeciso sceglierò io per te – e così prese le manette disse poi – vediamo  quanti anni ti daranno per le accuse di pluri omicidio premeditato, spaccio e per stalking, starai al fresco un bel po’ amico mio- e ridacchiò  -ehi ehi ehi calma di cosa stai parlando?!? Quale omicidio!!? - - quello di Erika Dolkeys e del suo fidanzato!- disse Feregan alzando la voce questa volta – Cosa!? Erika è…..?  Quando!!?- - ieri notte- rispose il detective; lo spaciatore rimase in silenzio e abbassò gli occhi – non sono stato io- i suoi occhi verdi tornarono a guizzare nella stanza. Con calma Feregan gli tolse le manette e si sedette al tavolo di fronte a Marakesch .
-allora dov’eri tra l’una e le due di  notte ?- - non lo so, credo di essere stato a casa , non ricordo – sospirò – bene quindi non hai un alibi, hai il movente e in più ti abbiamo beccato mentre spacciavi a Central Park!!- Feregan lo fulminò con lo sguardo, stava perdendo la pazienza  poi si alzò e gli mise le manette; - ma io non ho fatto niente!! E quale sarebbe il mio movente eh!?- urlò Marakesch, - lei voleva uscire dal giro, voleva dimenticarti, voleva smettere , ma tu non volevi che si riprendesse la sua vita- sentenziò Feregan – ma io l’amavo, come avrei potuto ucciderla!!!?- disse lo spacciatore ormai disperato  - un motivo in più! Lei era già fidanzata, non voleva più avere a che fare con te! Disse l’agente che aveva ritrovato una certa calma poi procedette con l’arresto.
- grande interrogatorio capo!- disse Eric – che ruffiano!- disse sottovoce Kate a Sean, che annuì; Feregan fulminò Eric con lo sguardo e disse – Eric, cerca invece di scoprire più cose possibili sulle vittime, cosa mangiavano, delusioni d’amore, come andavano a scuola e mi raccomando voglio tutte queste informazioni entro le sei di stasera – poi se ne andò. Kate e Sean risero di gusto e si avviarono per una pausa mentre Eric si rese conto che si era cacciato in un bel guaio, e dato che erano le quattro e mezza si fiondò alla scrivania.                   
           
  
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