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Autore: Lucy_Caleidoscopio    16/07/2013    2 recensioni
La sua bocca tramuta velocemente da un sorriso a un ghigno soddisfatto. Lo guardo strano, e lui continua a tenere quel suo ghigno, che inizia a farmi paura. Continua a guardare me, poi sposta lo sguardo dietro me, poi di nuovo su di me, poi di nuovo dietro. Guarda me, dietro, me dietro... Ho paura. Mi giro e vedo degli uomini in camice bianco, che si avvicinano sempre di più. Mi giro verso Len e, per mia sorpresa e sfortuna, indossa anche lui un camice bianco. Mi allontano da lui, ma invano. Lui si avvicina a me ogni volta che mi allontano.
-Avresti fatto bene a non fidarti. Non fidarti mai di nessuno- mi dice
-Vi prego, non portatemi lì di nuovo. Vi prego- la mia voce strozzata arriva alle loro orecchie, e loro, dopo essersi scambiati uno sguardo, iniziano a ridere più forte. Ripeto mille volte 'vi prego, non portatemi lì', ma è come se non mi sentissero. Si fanno più vicini, non posso scappare.
-NON PORTATEMI LI!-
****
Little Mix+ Vocaloid+ Noia= OS
Puffa xx
Genere: Avventura, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gumi, Len Kagamine
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'My life in a song'
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Madhouse.

 

 

Sento una strana sensazione, che percorre tutto il mio corpo. Dalla testa ai piedi. Adrenalina? Voglia di scappare da qui? Non lo so nemmeno io. Ho sempre saputo cogliere l'attimo, perchè ora mi doveva sfuggire? Non se ne parla. Mi alzo da quel letto bianco avorio e corro. Corro più veloce che posso. Devo tornare da lui. Devo dirglielo, prima che riescano a prendermi di nuovo, forse per sempre. Questa è la storia di una ragazza di nome Gumi Megpoid, ovvero, io. Alta, capelli verdi, occhi verdi. Amo il verde. Mi hanno rinchiusa in un manicomio, perchè mia mamma diceva che ero pazza, quando in realtà la pazza era lei. Ogni giorno mi rinfacciava di essere stata solo un'errore, mi rinfacciava il problema che io sono nata per sbaglio. Solo perchè lei si è voluta ubriacare, per poi portarsi a letto uno qualsiasi, tradendo mio padre. Mia madre mi fa schifo solo per questo. Non so come abbia potuto fare una cosa del genere. Ma ora, ritorniamo alla mia corsa. Sono in un bosco, corro a volte inciampando, ma per fortuna sono molto veloce e non riescono a raggiungermi. A volte le mie cadute sono così brutte che per poco non mi rompo le ossa. Spero solo che sia un sogno, un brutto sogno, perchè non voglio ricordare nulla. Il rumore dei loro passi è brutto, e non so cosa stia accadendo dietro di me. Corro via da un manicomio, non mi riporteranno lì, ho tutto quello che mi serve, ho la mia medicina: la musica. La mia migliore amica, mi aveva regalato un'IPod. Lei è l'unica che mi viene a trovare ogni tanto. Lui... Beh, è lontano, ed è per questo che devo prendere un treno. So dove abita, lo ricordo ancora. Mi guardo intorno, e decido di salire su un albero per riposarmi un pò. Faccio fatica a salire su quell'albero, sono stanca e le mie mani ogni tanto cedono. Il trucco da fastidio, per colpa delle lacrime scese e del sudore, quindi decido di toglierlo. Prendo la borsa e cerco delle salviette struccanti. Le trovo, prendo anche uno specchio, e poso la borsa. Noto, nel mio riflesso sullo specchio, che i miei occhi non sono più di un blu acceso, ma sono spenti e contornati dal rosso per le lacrime. Ho la faccia scioccata, la paura ha preso il sopravvento su di me. Mi strucco e rimango su quell'albero per non so quanto. Quel lasso di tempo mi è sembrata un'eternità. Il giorno dopo, decido di scendere dall'albero e mi dirigo verso la stazione. Faccio il biglietto e salgo sul treno. Arrivo a destinazione e scendo dal treno. Prendo un taxi, pronuncio l'indirizzo con molta chiarezza e arrivo in due minuti in una grande villa bianca. La sua villa. Suono e mi apre lui, Len. Non è cambiato di una virgola: i suoi capelli biondi come il grano sempre disordinati, gli occhi blu come l'oceano sono come quelli di un bambino e il suo viso bianco ha un'espressione innocente. Gli salto al collo abbracciandolo forte. Lui, un pò confuso, mi restituisce l'abbraccio.

-Che ci fai qui, Gumi-chan?- mi chiede, sorridendo. Amo il suo sorriso.

-Sono scappata, Len, ci sono riuscita finalmente- gli dico sorridendo, e asciugando qualche lacrima che cade dai miei occhi

-Finalmente saremo felici, insieme- continuo. La sua bocca tramuta velocemente da un sorriso a un ghigno soddisfatto. Lo guardo strano, e lui continua a tenere quel suo ghigno, che inizia a farmi paura. Continua a guardare me, poi sposta lo sguardo dietro me, poi di nuovo su di me, poi di nuovo dietro. Guarda me, dietro, me dietro... Ho paura. Mi giro e vedo degli uomini in camice bianco, che si avvicinano sempre di più. Mi giro verso Len e, per mia sorpresa e sfortuna, indossa anche lui un camice bianco. Mi allontano da lui, ma invano. Lui si avvicina a me ogni volta che mi allontano.

-Avresti fatto bene a non fidarti. Non fidarti mai di nessuno- mi dice

-Vi prego, non portatemi lì di nuovo. Vi prego- la mia voce strozzata arriva alle loro orecchie, e loro, dopo essersi scambiati uno sguardo, iniziano a ridere più forte. Ripeto mille volte 'vi prego, non portatemi lì', ma è come se non mi sentissero. Si fanno più vicini, non posso scappare.

-NON PORTATEMI LI!-

 

*********

-Aahh!- urlo. Mi stropiccio gli occhi. Era solo un sogno... Un incubo. Mi siedo sul letto, appoggiando la schiena al muro. Con questo movimento, sveglio per sbaglio Len.

-Ti ho svegliato? Scusami tanto- mi stendo accanto a lui, che mi accoglie fra le sue braccia.

-Fa niente, tranquilla- mi sorride -Che è successo? Brutto sogno?- mi chiede accarezzandomi i capelli e la guancia

-Si...- rispondo ancora scossa

-Ci sono io, non tornerà più- mi rassicura, dandomi un bacio sulla guancia, e stringendomi forte a se. 

*Spazio autrice*
Salve! Eccomi con una OS con protagonista Gumi. Amo la coppia GumiXLen *_* Stavo ascoltando Madhouse delle Little Mix e cercavo delle foto di Gumi per la mia FF, quando ho visto quella che vedete di sopra e ho pensato di scrivere questa OS! Yeeee! Comunque, la parte finale è grande e scritta in caratteri diversi perchè non sta più sognando. Scusate se l'immagine è sfocata, ma la dovevo allargare ed è diventata così. Spero vi piaccia, recensite :* Scusate per eventuali errori. Ah, ho appena cambiato nickname, e firmerò così:
Puffa xx

  
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