PROLOGO

L'inizio.

Aprii gli occhi a causa di una vibrazione.Sentivo la mia guancia vibrare.Poi ricordai.Era la sveglia, presi il cellulare da sotto il cuscino e la chiusi.
Mi sollevai sulle braccia e mi girai.
"Grace" bofonchiai "alzati, dobbiamo andare a scuola"
La mia migliore amica mormorò qualcosa come risposta che non capii.
Mi alzai dal letto e mi avvicinai all'armadio, aprendolo.
"Kim, Grace" urlò mamma entrando nella mia cameretta "Ah, sei sveglia Kim.Io vado, ci vediamo stasera" disse baciandomi la fronte e andandosene, come sempre.
Grace alzò la testa e mi guardò torva "Dobbiamo proprio andare?" mi chiese con serietà.
"Certo, è il primo giorno" esordii con finto entusiasmo e ridendo.

"Adesso tutti ci devono rispettare, a noi dell'ultimo anno" disse Grace con un ghino diveritito mentre camminavamo verso scuola.
Sorrisi, ricordando quando al primo anno temevo che qualcuno dell'ultimo mi pestasse, ma in quegl'anni avevo capito che non si deve aver paura di nessuno e farsi sempre rispettare.
Mi aggiustai lo zaino sulla spalla che cadeva sempre e alzando lo sguardo notai che eravamo arrivate fuori scuola.
Fuori il portone c'erano molte persone, tra cui Louis Tomlinson, il ragazzo più carino della scuola, secondo me.Lo ammetto, avevo una cotta per lui fin dal primo anno.
Incrociai il suo sguardo ma subito guardai da un'altra parte per paura di arrossire.Lo odiavo, mi rendeva così maledettamente fragile con un solo sguardo.

"Kimberlee!" urlò qualcuno.
Mi guardai intorno e capii che era Liam, il mio migliore amico.
Nacque un sorrisone sul mio viso e gli corsi incontro abbracciandolo.
"Come stai?" gli chiesi "...e da più di due settimane che non ci sentiamo"
"Sì, sono stato impegnato per il trasloco, sai...quello con..." Liam si era trasferito con i suoi amici, tra cui Louis.
"Si, lo so bene con chi" ridacchiai interrompendolo
"Scometto che ti troverò tutti i santi giorni a casa mia per vedere lui" sbuffò.Liam e Grace erano gli unici a sapere della mia cotta per Louis.
"Esatto" lo abbracciai "Vado a ritirare l'orario" lo salutai con un bacio sulla guancia.Cercai Grace con lo sguardo ma non la vidi e mi avviai in segreteria.
Arrivata lì, notai subito la lunghissima fila e mi misi in coda.
"Ehi, Parkinson" mi voltai, era Zayn Malik.Lo guardai torva e risposi con un "Ciao" secco.
"Potresti prendere anche il mio orario e poi portarmelo, mi scoccio di fara la fila"
"Non sei l'unico, quindi la fai come tutti gli altri" risposi girandomi avanti sentendo uno sbuffo dietro le spalle.
"Ehi, Danielle" Malik chiamò la ragazza davanti me, lei si girò con un sorriso d'ebete in faccia e annuendo dopo che Malik le aveva chiesto la stessa cosa che aveva chiesto a me.Lui mi scoccò un ghigno beffardo e se ne andò.Vaffanculo, che deficente quello li.

"Che cos'hai alla prima ora di Mercoledì?" mi chiese ancora Grace.
"Inglese" risposi scocciata "...ti ricordò che abbiamo richiesto di avere lo stesso orario"
"Lo so, era per controllare" rispose riponendo il pezzo di carta in tasca "C'è Liam!" mi fece notare indicandolo dietro di noi
"Non indicare, Paynetor" risi
"Smettila" rise anche lei
"Ti piace ancora?" le chiesi con un ghigno
"Sì..." sussurrò imbarazzata
La presi per mano, mi voltai e cercai Liam con lo sguardo, lo individuai e gli corsi in contro con Grace per mano.
"Liam!Ti ricordi di Grace?" gli chiesi indicando la mia amica
"Sì, certo" le sorrise e lei si fece di un rosso pomodoro.
Avevo provato a chiedere a Liam di uscire con Grace l'anno scorso ma lei me lo avevo proibito.
"Approposito Kim, domani sera c'è una festa di inizio-scuola a casa mia, quella nuova.Ci sarai vero?" mi chiese in fretta "Naturalmente, sei invitata anche tu, Grace"
"Liam lo sai che i miei non mi possono accompagnare, mia mamma torna tardi e mio padre non è a casa in questi giorni" sbuffai
"Kim, sai che ti passo a prendere io" mi apostrofò "Grace, tu?"
"Mi faccio accompagnare a casa di Kim allora"
"Ok, allora è fatta.Vi passo a prendere alle 6." "...dovete aiutarci a preparare la casa" aggiunse vedendo i nostri visi confusi.
Suonò la campanella ed io e la mia migliore amica ci dirigemmo a bracetto verso l'aula di Matematica.