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Autore: Fuyumi_Stylinson    16/07/2013    2 recensioni
Il compleanno di Eleanor è solo la goccia che fa traboccare il vaso.
Harry scoppia e tristemente si lascia andare. Tocca a Louis prendere il controllo ed aiutarlo.
Una tristezza nata alla schiusura degli occhi di Harry alla luce del sole,una tristezza finita con la schiusura delle labbra di Louis alla bocca di Harry.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Happy birthday to my gorgeous girlfriend @EleanorJCalder . I love you darling xx

Finalmente. Dopo ore passate a riaggiornare il profilo di Louis,Harry riusciì a vedere ciò che stava bramando. Gli auguri di Louis per il compleanni di Eleanor.

Prese la birra sul comodino vicino al letto dove stava scomodamente seduto con il laptop sulle gambe.
Si accorse tristemente di averla finita quella mezz’ora fa ma di alzarsi proprio non ne aveva voglia. Se per questo non voleva neanche continuare a farsi del male andando questa volta a leggere gli auguri di Johannah.

Happy 21st poppet @EleanorJCalder Love Jay, Dan & the girls xxx

Quella mattina appena aprì gli occhi si maledissi,avrebbe preferito rimanere a dormire,per  tutto il giorno possibilmente. Gli faceva male tutto,le gambe,le braccia,la testa,il cuore.  Si convinse che ora un’altra birra ,magari corretta con qualcosa di più forte, avrebbe fatto al caso suo.  Pensò alla promessa a cui Louis lo costrinse a sottoporsi.

-Hazza,non voglio che ti ubriachi quando sei solo.- Disse Louis,con un aria severa che si intonava benissimo con il suo sguardo gelido ma non con il suo tono dolce.

-Allora tu non lasciarmi solo.-  Che risposta stupida Harry. Gli amanti non  si lasciano mai soli,si amano alla luce del sole. Ma voi non siete amanti. Siete un amore illegale che va scongiurato,rinchiuso, nascosto sotto la protezione dell’oscurità che la notte vi concede ogni sera. La luce corrode ciò che state invano cercando di nascondere ma essa è vitale per ogni creature nata per essere ammirata.

-Ci proverò, ora tu promettimi che non farai cose stupide in mia assenza.- Il tono dolce passò piano ad un tono amareggiato.

-Ci proverò.- Sussurrò beffardo.
 Trovi sia più facile dare la colpa a lui che al mondo vero?

-Promettimelo.-  Louis iniziò ad alterarsi,nessuna traccia di rabbia sul suo viso,solo preoccupazione.

-Promettimelo.-  Harry non voleva molare. Come un bambino capriccioso avrebbe fatto faticare la mamma prima di accontentarsi di qualche consenso tirato via.

-Harry ti accontenteresti anche di una bugia?- Gli occhi color oceano decisero di incontrare quelle praterie. Nessun sollievo come i primi tempi,solo brividi ,non di libidine ma terrore di perderli.

Harry annuì meccanicamente probabilmente solo accecato dalla voglia di sentire quelle parole ancora una volta,anche se vuote,prive di un vero significato.

-Non ti lascerò mai.-  Sussurrò il maggiore cercando di non far uscire le calde lacrime che tentavano di uscire. Illudere è una delle tante caratteristiche dell’attore. Non di quello innamorato però.


-Grazie.- Disse Harry circondando la schiena di Louis con le braccia. Una fusione di due corpi così diversi ma così perfetti.

-Mi dispiace. - Singhiozzò il maggiore sul suo collo.

-Grazie.-

Ripensandoci,lui non aveva promesso nulla a Louis,forse convinto che quella promessa fosse scontata,e con questo pensiero aggiunse un po’ più scotch alla birra che pigramente si era servito da solo. Da solo. Oramai quella parola avrebbe potuto benissimo riassumere la sua vita. Solo. Circondato dai ragazzi della band ma solo. Circondato dalle fans ma solo. Amato dal ragazzo a cui avrebbe donato volentieri la sua vita ma solo.
Lanciò un’occhiata all’orologio appeso. Erano le 11:30. Dov’era Louis?

-Lo vuoi veramente sapere?- Si ritrovò a dire ad alta voce.  Era così sbagliato volerlo sapere? Sarebbe una cosa normale se il tuo ragazzo non ti avrebbe lasciato un biglietto con su scritto un misero ‘A dopo’. Cosa gli costava aggiungere un orario o il luogo dove avrebbe passato il tempo?

Aprì il frigo per cercare qualcosa da mettere sotto i denti senza però avere davvero fame.  Trovò i resti del pollo di ieri sera avvolti nella carta. Decise che sarebbero andati bene,giornata di merda,pasto di merda.
Appoggiò il pollo sul piano della cucina ma mentre tentava di togliere la carta che custodiva il pollo, si tagliò.

-Ahi- Gridò. Fissò la ferita per un tempo che sembrava troppo lungo. Nessuna risposta,nessuno venuto ad accorrere,nessun –quanto sei imbranato amore.- , nulla.

Decise di lasciar perdere il pollo,prese il bicchiere in mano e si diresse verso la camera da letto che sapeva troppo di lui. Si sedette sulla scrivania e semplicemente aspettò. Aspettò finchè il suo telefono trillò. Un messaggio. Si buttò sul letto ma appena prese il telefono il mano,lesse un nome che non era composto da 5 lettere, non era composto dalla L, O ,U, I  e S.  Il nome di Nick lampeggiò forte finchè Harry non aprì il messaggio.

‘Ehi Haz,come sta andando lì? Xxx’

‘Una merda‘ Si affrettò a digitare per poi ottenere subito una risposta di Nick.

‘Mi dispiace ‘ Recitava il messaggio. ‘Mi dispiace’  Recitava Louis.
Tutti si dispiacevano ed Harry era sempre più confuso. Con chi se la dovrebbe prendere? A chi dovrebbe chiedere scusa? Quanto dovrebbe dispiacergli? Cose avrebbe dovuto fare per non ottenere più un ‘Mi dispiace ma un ‘Complimenti’?

-Se solo sareI potuto tornare indietro- Si ritrovò a pensare.

Se solo avresti avuto la possibilità di tornare indietro cosa avresti fatto?

Louis probabilmente nulla. Harry avrebbe potuto aspettare un anno per partecipare ad X-Factor e non avrebbe incontrato Louis. Avrebbe potuto continuare a lavorare nella panetteria,guadagnare il suo piccolo stipendio,innamorarsi di una bella ragazza magari anche brava a scuola. Avrebbe potuto passare la sua adolescenza invidiando la fama di Nick senza però assaporarla. Avrebbe potuto diventare un solista, magari non avrebbe avuto molto successo,ma ce l’avrebbe sicuramente fatta. Avrebbe potuto regalare quei maledetti biglietti per il concerto dei The Script. Avrebbe evitato di mettere gli occhi su un ciuffo liscio castano e due pozzo azzurri. Avrebbe evitato di trovarsi a combattere per qualcosa che oramai non gli dava più neanche sicurezza. Avrebbe evitato di trovarsi davanti l’amore della sua vita per poi rimpiangerlo.
Si allungò per prendere la birra alla sua destra ma lo squillare del suo cellulare lo fece sussultare. Lo prese in mano e finalmente lo lesse. Lesse quel nome che tanto desiderava leggere da stamattina. Desiderava sentire la su voce ma il tasto verde in quel momento assomigliava più al bottone di un detonatore. Era pronto per azionare la bomba? Uno,due,tre squilli finchè il silenzio ricominciò a prendere il sopravvento di quella stanza troppo piccola per essere abitata solo da Harry.
Gli occhi iniziarono a pizzicare,Harry a sudare. Decise che era il momento di un bagno caldo,sperando in un’azione riparatrice. Portò il telefono con se appoggiandolo per terra e aspettò che l’acqua si scaldasse,aggiunse il sapone e si inserì lentamente godendosi il calore che lasciava sulla sua pelle l’acqua. Si immerse lasciando solo metà viso in vista,le orecchie pronte a captare ogni singola nota della suoneria che partiva ogni volta che lui lo chiamava. Harry rinunciò a rispondere,iniziò solamente a contare le chiamare. 1,2,3…15,16…La diciassettesima non la sentì perché oramai si era già addormentato.
 
Sobbalzò bruscamente quando lo shampoo poggiato sul bordo della vasca cadde a terra. Cercò di tirarsi su ma le braccia avevano perso tutta la loro forza e lui finì sott’acqua. Non era male alla fine,nessun suono,nessun colore. Nulla,il vuoto più totale. Si abbinava perfettamente a ciò che portava nel petto. La sbornia gli permise di trattenersi a forza sott’acqua finchè i polmoni non iniziarono a bruciare. E il telefono a squillare. Tirò fuori la testa dall’acqua e senza neanche preoccuparsi di asciugarsi le mani prese il cellulare.

-Lou?- Tentò,quasi come se non gli fosse vero essere riuscito a spingere quel pulsante.

-Haz io- Louis iniziò ma una dolce voce femminile di sottofondo attirò la sua attenzione e anche quella del riccio che prontamente chiuse la chiamata. Non aveva voglia di sentire Eleanor,non aveva voglia di realizzare che il suo ragazzo era con lei.
Voglia di alzarsi non ne aveva e come prima si limitò a portarsi il bicchiere ,che aveva trascinato con se, alle labbra e a controllare twitter.  Sempre alla ricerca di nuovi modi per farsi male andò a visualizzare il profilo del suo ragazzo poi quello di sua madre.

Enjoying lunch with my baby first born @Louis_Tomlinson & @EleanorJCalder #celebrating xxx

Il tweet della madre di Louis continuo a comparire sotto gli occhi di Harry a causa di retweet e risposte varie. Abbassò il braccio stanco portando dentro la vasca anche il telefono. Lacrime e acqua iniziarono a mischiarsi lasciando che Harry si potesse sfogare in completa libertà. Pianse per Louis,pianse per la sua mancata libertà,pianse perché era stanco,pianse per la sua impotenza,pianse per le persone che provavano piacere nel vedere un Harry puttaniere e un Louis fidanzato con una ragazza,Harry pianse e Louis probabilmente lo percepì perché poco dopo la maniglia si abbassò lasciando entrare un Louis paonazzo e sudato.  Harry non alzò lo sguardo semplicemente fece un cenno con il capo.

-Da quanto tempo se lì dentro?- Tentò Louis avvicinandosi.

-Da un po’.- Rispose Harry senza far incontrare i loro sguardi.

-Un po’ quanto?- Continuò Louis.
Harry porse la sua mano mostrando a Louis una mano ancora liscia. Louis la prese e se la portò alle labbra baciando i polpastrelli.

-Non da molto,abbiamo ancora un po’ di tempo.- Detto questo iniziò a spogliarsi ed entrò nella vasca facendo sbordare un po’ d’acqua. Si sedette lasciando penzolare i piedi fuori dalla vasca,poco dopo costrinse anche Harry a metter tersi in quella posizione.

-Mi dispiace.- Azzardò Louis poggiando la testa sulla spalla di Harry al suo fianco.

-Sono stanco dei mi dispiace. Ne ho sentiti fin troppi.- Soffiò Harry roco.

-Mi sei mancato.- Louis socchiuse gli occhi,odiava vedere il proprio ragazzo in queste condizioni,soprattutto la consapevolezza di essere lui la causa.

-Pensi di riuscire a riparare con un semplice ‘Mi sei mancato’ mentre qui io ero alla ricerca di un semplice motivo per alzarmi data la tua assenza?- Rispose brusco il riccio.
Fece per alzarsi ma Louis lo afferrò per il polso riportandolo dentro la vasca.

-Ti amo.- Sputò di getto.

Harry si fermò e con lui anche il suo cuore per una manciata di secondi. Il cuore cominciò a pompare troppo sangue alle orecchie e alle sue gote rendendole color porpora. Come potevano 5 letterine cambiargli la giornata? Quelle cinque letterine che si era trovato ad ignorare sul display del cellulare ora tornavano in altra forma a fargli battere il cuore. Louis,Ti amo. Cinque letterine che Harry amava più di ogni altra cosa.

-Quelli non sono mai abbastanza.-

Si girò e semplicemente fece incontrare le sue labbra con quelle del suo ragazzo. Un gesto naturale come respirare ma essenziale. Come una bolla tutte le sue sofferenze esplosero al solo contatto con quelle labbra,tutto il dolore,i dubbi,le lacrime. La nebbia che lo avvolgeva rendendolo solo si trasformarono in respiri. I suoi respiri. Colui a cui non avrebbe dato la vita perché era vita,la sua. Louis per Harry era come la quiete prima della tempesta. Alla sua partenza Harry si perdeva ma si sa che prima o poi la quiete torna e così Louis faceva. Andava e tornava,ed Harry trovava sempre una buona scusa per aspettare il suo arrivo.
 
 
 
 
 
 
  
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