Ho un nodo alla gola, soffoco. Bè, cosa succede se soffoco? Tosse. Mi manca l’aria. Il cuscino è completamente bagnato di lacrime: calde e dolci lacrime. Ehi! Aspetta un momento! Le lacrime non sono salate? Dolce infelicità...
Mi sveglio dopo una quarantina di minuti e mi sento uno strano calore nel petto – o forse è un peso. Ormai la sensazione di soffocamento è passata, ma ho bisogno d’aria fresca. Forse pretendo un po’ troppo per una sera di Agosto nel centro di una città piena d’umidità?
Sono completamente sola. Solo una falena mi fa compagnia, mentre svolazza cercando, forse, un amico.
Ormai è l’una di notte: dovrei dormire. Prima però vado in bagno e, finito di sciacquare via le lacrime dal viso, mi guardo allo specchio e non mi riconosco. Sono completamente gonfia e rossa, gli zigomi raddoppiati e gli occhi che lasciano intravedere l’iride a fatica. Mi sforzo di respirare; il naso è completamente chiuso.
Un ultimo messaggio. “Ma io ti amo”. Butto con rabbia il cellulare sul letto e torna il nodo in gola.
Mi addormento piangendo in silenzio.