Anastasia

Anastasija Nikolaevna Romanova chinò il capo e strofinò le mani tra loro. Le guance si arrossarono, si allacciò i capelli biondo ramati con un fiocco bianco. Si passò la mano sulla gonna, strinse le labbra rosse che facevano contrasto con la pelle pallida.

“Shvibzik[1]” disse sua sorella Maria, sedendosi accanto a lei. La granduchessa abbassò il capo e aprì il primo cassetto.

“Non dovevi colpire nostra cugina la principessa Nina” mormorò la più grande. Anastasia tirò fuori un lavoro a maglia.

“E’ più alta di me, ma è più piccola, non ha sens …” ribatté. Sentì delle fitte alla schiena e ai piedi. Chiuse gli occhi, la pelle le divenne ancora più chiara. La sorella le accarezzò i capelli.

“La prossima volta falle vedere una delle tue imitazioni, sei l’attrice migliore che io abbia mai visto e lo dicono anche le nostre sorellone” disse Maria.