Prologo Jumper
 

Emily Liry Winston, questo è il mio nome. Vi starete chiedendo perchè il mio cognome sia uguale ad una marca di sigarette, beh... visto che non sapevo che cognome darmi e visto che la prima sigaretta che ho provato era una winston quello è il mio cognome. Gli amici mi chiamano Ely, beh se ne avessi mi chiamerebbero così. Ho 19 anni, vivo in tutti i posti e non so dove sono nata. Non sono praticamente andata a scuola, mai. Non ho mai conosciuto ragazzi o ragazze e vivo da sola. Mio padre è stato ucciso perchè voleva trovare una risposta all'uccisione di mia madre. Ma io so come andata davvero: mia madre si drogava, alcune persone del giro l'hanno uccisa e mio padre ci è finito di mezzo, ma nessuno sapeva della piccola 6enne di nome Emily, e perciò non conoscendomi non sono mai finita in brutti giri. Io sono diversa da molte altre persone, persone come voi. Ora forse penserete che io adesso vi dica che sono un vampiro o un qualche mostro inesistente, no no non potrei mai dirvi una bugia così grande. Io sono tutt'altro, non bevo sangue e non volo, non faccio magie di alcun genere o non mi trasformo in un lupo. No, siete pazzi se credete che io faccia cose del genere! Beh, io non sono un vampiro, non sono un angelo, un mago o un lupo mannaro... io sono una Jumper. Il mio primo "salto" l'ho fatto a 5 anni, i miei genitori non sapevano nulla di me. Beh, ho saltato dalla mia camera al salotto, ricordo che erano le 23 e i miei credo che erano in camera loro, si sentì solo il rumore assordante di uno squarcio e di una bambina che cade col culo a terra, nessuno dei miei due inutili genitori andò a vedere cos'era successo e io mi fiondai, anzi saltai, nuovamente in camera mia. Sono passati 14 anni da quella scoperta e ora mi trovo a Londra, ma ho deciso di trasferirmi nuovamente, vi starete chiedendo dove... beh, a Mullingar. L'ho sempre sognata quella città, almeno credo sia una città... non sono mai stata brava a capire se un posto veniva davvero chiamato città o era solo un paese troppo cresciuto, non me ne fregava niente. Le lingue non sono mai state un problema, in poco tempo imparavo la lingua del posto. Mi ricordo che la prima lingua che ho imparato (dopo la mia, cioè l'inglese) è stata l'italiano, bella e complicata come lingua, poi il francese. Bella parigi, molto diversa da roma, ma altrettanto bella. Ora parlo: Inglese, Italiano, Francese, Spagnolo, Tedesco e so qualche parola in cinese, una delle lingue più difficili che io abbia mai provato ad imparare. Ma ora avevo deciso di non viaggiare più, i miei genitori avevano talmente tanti soldi da potersi permettere tutto quello che volevano, e ora era tutto in tasca mia. Ero sul big bang, si proprio sopra, e pensai al posto dove dovevo andare. Una scarica di elettricità passò tutto il mio corpo, il cielo londinese si squarciò e lasciò spazio a quello irlandese, eccomi... finalmente avrei iniziato una vera vita, più o meno da vera ragazza inglese. Una ragazza che frequentava ancora il 5° anno di scuola nonostante aver appena compiuto 19 anni. Ma non mi interessava, volevo solo fare una vita normale, per una volta. Ora ero pronta, non ero più una nomade, cioè una normale Jumper, ora ero stabile e credo che come me ci sono pochissimi. La mia nuova vita, senza troppi spostamenti di casa in casa, sarebbe iniziata in quel momento.

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