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Autore: Hebony    17/07/2013    4 recensioni
Ma ci furono due elementi che causarono disgusto e fughe in preda al terrore alle persone che la videro.
Il primo, è che lei non era esattamente un umano.
(Premetto che sono animalista e mi spiace per il gattino)
Genere: Horror, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nel Giugno del 1972, una donna arrivò nell'ospedale Cedar Senai senza aver nulla eccetto un abito coperto di sangue. Il fatto in sé non dovrebbe sorprendere dato che le persone hanno spesso incidenti nelle vicinanze e si recano all'ospedale più vicino per delle cure mediche.
Ma ci furono due elementi che causarono disgusto e fughe in preda al terrore alle persone che la videro.

Il primo, è che lei non era esattamente un umano. Somigliava a qualcosa di simile ad un manichino, ma aveva movimenti e modi di un normale essere umano. La sua faccia assomigliava ad un manichino, priva di sopracciglia ed immersa nel make up.

Aveva un gattino tra i denti. Le sue mascelle erano strette in maniera innaturale intorno ad un punto nel quale i denti stessi non potevano essere visti; il sangue stava ancora colando sul suo vestito e sul pavimento. In seguito, lo tirò fuori dalla bocca, lo gettò via e collassò.

Dal momento in cui attraversò l'entrata fin quando fu portata in una camera dell'ospedale e pulita prima di essere sedata, era completamente calma, inespressiva ed immobile. I dottori pensarono che sarebbe stato meglio trattenerla fino a quando le autorità non sarebbero arrivate e lei non avrebbe potuto protestare. Essi furono incapaci di ottenere alcun tipo di risposta da lei e molti membri dello staff si sentirono a disagio nel guardarla direttamente negli occhi per più di pochi secondi.

Quando lo staff secondario provò a sedarla, lei reagì con estrema forza. Due membri dello staff la tennero sdraiata quando il suo corpo si alzò dal letto con la stessa espressione vuota.

In seguito girò lo sguardo verso il dottore e fece qualcosa di insolito. Sorrise.

Come lo fece, la dottoressa urlò ed uscì fuori per lo shock. Nella bocca della donna non c'erano denti umani, ma delle lunghe punte taglienti. Troppo lunghe affinché la sua bocca si chiudesse senza provocare alcun danno.

Il dottore la fissò un attimo prima di chiedere "Che diavolo sei?"

Ella inclinò il collo fino alla spalla per continuare ad osservarlo, continuando a sorridere.

Ci fu una lunga pausa, la sicurezza fu allertata e si sentiva arrivare lungo il corridoio.

Come lui la sentì, lei scattò in avanti, affondando i denti nella parte anteriore della gola del dottore, strappandogli la giugulare e lasciandolo cadere per terra, ansimante, mentre veniva soffocato dal proprio sangue.

Si alzò e si chinò su di lui, avvicinando pericolosamente la sua faccia verso quella del dottore, mentre la sua vita svaniva dai suoi occhi.

Lei si avvicinò e gli sussurrò in un orecchio.

"Io... sono... Dio."

Gli occhi del dottore erano colmi di paura mentre la guardava allontanandosi tranquillamente per incontrare gli uomini della sicurezza. Il suo ultimo sguardo sarebbe stato rivolto verso di lei che li assaliva uno per uno.

La dottoressa che sopravvisse all'incidente la nominò "The Expressionless".

Non ci furono più suoi avvistamenti.

  
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