17/07/2013
0 recensioniMi alzai ancora stanca dal divano dove avevo dormito quella notte a casa della mia amica. Oggi era il gran giorno, da Faenza sarei finalmente andata a Bologna, città dove fra l’altro sono nata, per vederlo. La mia amica mi guardò, erano le 6 del mattino e nonostante avessimo passato la notte insonne per l’agitazione eravamo abbastanza lucide da sorriderci complici troppo felici per quello che avremmo fatto.
Dopo aver fatto colazione e aver ricontrollato gli zaini un paio di volte alle 7 partimmo in macchina per poi arrivare a destinazione 45 minuti dopo.
Trovammo la fila, e nonostante fossero solo le 8 di mattina la fila davanti a noi era già tremendamente lunga. Fino mezzogiorno più o meno io e Elisa passammo il tempo ascoltando la musica o parlando fra di noi, eravamo già stanche morte per vari motivi:
1- la ressa, gli spintoni, i calci quando tentavi di sederti per terra cominciavano a diventare insopportabili.
2- La sete e la fame cominciavano a farsi sentire, ma dovevamo resistere perché magari dopo avremmo avuto bisogno di un bagno e non potevamo permetterci di perdere i posti in fila.
3- Da vere rincoglionite ci eravamo portate un cartellone bellissimo ma abbastanza ingombrante e dovevamo fare a turni per proteggerlo dalla ressa.
Insomma alle 3 del pomeriggio cominciavamo già a sentire la stanchezza. Fortunatamente avevamo fatto amicizia con delle altre fan simpaticissime e il tempo l’avevamo passato anche un po’ con loro. Il cielo inizio a coprirsi di nuvoloni grigi e fu un peccato perché noi tutte speravamo di far accogliere Justin con un bel cielo azzurro e quel calore che solo l’italia possiede, invece iniziò pure a piovere. Dopo esserci inzuppate per bene insieme anche al cartellone e al resto delle fan finalmente aprirono i cancelli e fu lì che le nostre abilità de guerriere (ma quando mai) ci vennero in aiuto e riuscimmo ad entrare sane e salve. Riuscimmo anche ad arrivare dove si trovava la parte riservata al diamond, gran botta di culo aggiungerei, dopo aver aspettato anche lì per un bel pezzo si fece vedere Carly Rae Jepsen, bravissima. Aspettammo ancora ancora e ancora. Dopo sedici ore in piedi senza mangiare e bere e sotto la pioggia le gambe cominciavano a cedere e a far male, ma la voglia di vederlo finalmente o ricevere un piccolo sguardo sovrastavano di un universo qualsiasi tipo di stanchezza.
Improvvisamente l’unipol si fece buio e le urla diventarono sempre più forti. Lui era finalmente l’ davanti a noi e si esibiva per tutti noi. La sua voce era veramente li, era tutto vero. Un sognno che divenne realtà… (‘:
Ciaooooooo (‘: oddio sto per mettermi a piangere… ripensare a tutto questo…. Coooomunque se qualcuno ci conoscete o ci ha viste al concerto siamo io: Jasmine Crotti e la mia amica è Elisa Panzavolta, questo è il nostro cartellone, o meglio questo è l’esterno del cartellone, l’avevamo chiamato Jerry (; se qualcuno l’ha visto e se lo ricorda me lo dica c: <3
Peace, Jas c:
