Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-gi-oh
Ricorda la storia  |      
Autore: Blue T    17/07/2013    2 recensioni
"Ma io lo so che, in realtà, tu non mi odi. E te lo dimostrerò, piccolo stupido mortale".
E Ryou, purtroppo, si accorse che, in fondo, Bakura aveva ragione.
Colui che veramente odiava, era se stesso.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Ryou Bakura, Yami no Bakura
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ryou, in quel momento, credette davvero di essere sull'orlo del baratro.
Osservava l'Anello del Millennio, incapace di muovere un muscolo, tranne che per tremare furiosamente.
Quella sua maschera di finti sorrisi, di finte autoconvinzioni, di falsi "va tutto bene", era definitivamente crollata.
Quella maledetta reliquia, che giaceva sul pavimento dinnanzi a lui, aveva sconvolto completamente la sua vita, e gliela aveva strappata.
Ormai, quando si guardava allo specchio, il terrore di non essere veramente se stesso, ma lo spirito che prendeva liberamente possesso del suo corpo, quando e come voleva, lo attanagliava come una morsa mortale.
Il giovane si torturò con violenza un labbro con gli incisivi, fino a farlo sanguinare -tanto, una ferita in più o una in meno, non faceva differenza-, cercando in tutti i modi di non piangere.
Non sarebbe riuscito a sopportare di aver concesso anche quella soddisfazione al suo aguzzino che, sicuramente, lo stava osservando.
Lo osservava sempre, dopotutto.
Ryou percepiva continuamente quello sguardo crudele e tagliente su di sé, ormai; quella sensazione, raccapricciante tanto quanto il non poter più avere controllo pieno della propria persona, lo stavano mandando alla follia.
I tremori delle sue membra aumentavano ad ogni istante che trascorreva, rendendo quasi impossibile non lacrimare.
C'erano così tante cose che il ragazzo avrebbe voluto fare, ma sapeva di non poterci riuscire, come la cosa più facile di tutte: sbarazzarsi dell'Anello.
Ci aveva pensato più e più volte, ma c'era sempre qualcosa che lo ostacolava. Ma non riusciva realmente a comprendere cosa, e questo non faceva che farlo stare peggio.
Perché si sentiva debole, incapace, stupido.
"Ora, ora, mio caro ospite. Mi è concesso sapere cosa tu abbia intenzione di fare?"

Ryou sgranò gli occhi, nel sentire quella voce, sempre così beffarda, ironica, semplicemente odiosa, che gli parlava direttamente dal suo oggetto millenario.
"N-non lo so".
 Il giovane riuscì a rispondere semplicemente così, quasi in un sussurro, pur sapendo che non avrebbe fatto altro che alimentare il divertimento dello spirito.
"Ospite, credo proprio di non averti sentito. Potresti ripetere, per cortesia?"
Quella falsa cortesia, quella risata che faceva di tutto per non nascondere, quel timbro roco, profondo, quasi baritonale, non facevano altro che mandarlo in bestia.
"F-fatti vedere".

"Cosa, ospite?"
"Ho detto di farti vedere!" Stavolta Ryou aveva praticamente urlato, per quanto non potesse assolutamente essere credibile un urlo così rotto e strozzato.
Odiava non poter vedere in faccia il suo interlocutore; lo faceva concentrare solo sulla sua voce, che, lo sapeva, gli avrebbe fatto perdere completamente la ragione.

"Come desideri, ospite"
E, nel tempo di udire un'altra risata beffarda, la figura dello spirito, ghignante e arrogante, apparve davanti ai suoi occhi.
"Lo sai che ti odio, vero?".
A quelle parole, il giovane umano non riuscì a trattenere i singhiozzi; stringendo con forza i pugni, adirato con se stesso per non essersi trattenuto.
Bakura non riuscì a non allargare il ghigno disegnato sulle proprie labbra, a quella vista.
Povero, piccolo ospite.
Il suo sguardo non poté non soffermarsi su quel debole corpo, inginocchiato a terra, come un suddito davanti al proprio sovrano.
Gli occhi, di solito così grandi e luminosi, erano rossi di lacrime trattenute da troppo tempo, e profonde occhiaie ne segnavano il contorno; da essi, scendevano tante piccole gocce salate, che non facevano altro che aumentare a dismisura la propria soddisfazione nel vedere quella persona piegata e rotta da lui.
E poi, quelle guance, ricoperte da candida pelle di crema, erano ormai scavate, rendendo ancora più visibili le ossa degli zigomi.
Perfetto.
Lo spirito non avrebbe potuto desiderare una visione più paradisiaca: un piccolo corpo, deturpato dai suoi atti, al quale avrebbe potuto spezzare ogni singolo osso, se solo avesse voluto.
Se avessero potuto, i suoi occhi avrebbero raggiunto l'orgasmo, solo osservandolo.
No, decisamente, non poteva più resistere.
Si avvicinò al suo ospite, con un lampo di malizia e sadismo nello sguardo, compiaciuto nel vederlo terrorizzato da quel suo gesto.
"Ma io lo so che, in realtà, tu non mi odi. E te lo dimostrerò, piccolo stupido mortale".
E Ryou, purtroppo, si accorse che, in fondo, Bakura aveva ragione.
Colui che veramente odiava, era se stesso.
 
 
 
                                                                                                                     ***
 
 
 
Buonsalve a tutti!
Che dire, come mio esordio su EFP, non potevo non iniziare dal fandom che mi ha mangiato cervello e cuore, cioè Yu-Gi-Oh e, ovviamente, la Tender doveva essere il fulcro di questa one-shot.
Lo so, non è niente di che, però ho davvero voluto scriverla.
So che sembra parecchio confusionaria, soprattutto riguardo le emozioni di Ryou, ma questa coppia, senza un po' di sana follia (?) non riesco proprio ad immaginarla.
Spero però che vi sia piaciuta, e le critiche sono sempre accettate ^^
Bye! ^^
 
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-gi-oh / Vai alla pagina dell'autore: Blue T