What is the perfect life?

“Buona giornata diceva eh?”

Come può definirsi una vita perfetta?
Dal punto di vista di un’ adolescente in piena fase ormonale, sarebbe:
 

• Stare con il ragazzo più figo della scuola
• Essere popolare
• Avere vestiti e scarpe firmate
• Stuprare Taylor Lauthner

• Mangiare e non ingrassare di un Kg
• Non essere rotta i coglioni da mio fratello
• Poter stare tutto il giorno stesa sul divano davanti alla tv
• Poter stare tutto il giorno a poltrire sul divano
• Poter stare tutto il giorno a giocare alla play… Sul divano
• Non essere rotta i coglioni dal mio migliore amico
• Stuprare Taylor Lauthner

 
…
 
Non guardatemi così. Taylor Lauther è pur sempre Taylor Lauther.
 
 
 
Passiamo alla storia. Avete presente le amicizie tra un ragazzo e una ragazza?
Quelli dolciosi e pucciosi che solo a guardarli ti viene voglia di strapparti i bulbi oculari dal disgusto? Ecco, io e il mio migliore amico siamo l’opposto…
 
 
 
“Minchia Payne, così non vale!”
“Stai accusandomi di aver barato?”
“Oh, allora quella testolina che ti ritrovi, non è poi così vuota come pensavo!”
 
 
Capite che intendo?
Come tutte le domeniche, siamo intenti a giocare alla Play sul mio divano e lui, come al solito, sta barando.
 
Ma se credi che io mi dia per vinta…
 
“Ma da quanto tempo state giocando??”
 
E adesso chi cazzo… Oh. Niente panico. E’ solo James, in compagnia di un panino dall’aria appetitosa.
Minchia. Ma quanto cazzo mangia quel ragazzo?! Questo è il quarto in mezz’ora.
 
“Mhh, credo un paio d’ore” rispondo distrattamente continuando a maneggiare il joystick “Abbiamo iniziato alle 3”
 
“Ehm… Sono le 9” mi risponde il biondino.
Per poco non cado dal divano.
Porca puttana.
Stiamo giocando da… 6 ore?
Il moretto al mio fianco non sembra interessato, dato che tiene ancora gli occhi incollati al televisore.
“Boom! Ho vinto!”
 
Mi volto verso Liam che, entusiasta della sua vittoria, balla a ritmo di Gangnam Style in piedi sul tavolino del soggiorno.
Vorrei tanto essere cieca per non dover assistere a questa orribile visione.
Insieme a Liam, si sono buttati nelle danze anche i suoi pantaloni perchè a causa dei suoi movimenti, gli si stanno sfilando pian piano.
 
“Liam, per l’amor del cielo! Hai un culo stupendo ma non ci tengo a vederlo in questa vita!” urlo.
 
Il signorino fa finta di non avermi sentito e continua nella sua esibizione.
Non faccio in tempo ad aprire bocca che anche il biondo inizia a ballare.
A quel punto, sconsolata, mi metto a terra in ginocchio, unisco le mani in segno di preghiera e inizio.
 
“Oh signore, se ci sei… Ti prego…Fulminali! Non ti sto chiedendo troppo, mi pare. Solo una piccola scossa… Piccola piccola. Magari, da tenerli paralizzati al muro per qualche giorno. Chiedo scusa per tutti i miei peccati. So di aver sbagliato a dipingere dei baffi sulla faccia del babbo quando avevo 5 anni. O quando ho messo la colla sulla sedia della maestra -Anche se quella stronza se l’era meritato. Aveva messo 10 e mezzo al disegno di una mia compagna, dandomi solo un misero 9. E il mio disegno era molto più bello- quando avevo 8 anni. O quando ho messo del colorante verde nel bagnoschiuma di Zayn…”
 
Neanche il tempo di finire la mia preghiera che si sente un urlo provenire dal bagno.
 
Ops… Mi è sfuggito un piccolo dettaglio…
 
“MEGAAAAAAAAN!”
 
Con solo un asciugamano attorno alla vita, Mr. Io-sono-perfetto-e-tu-no, corre giù per le scale con un’aria molto, ma molto infuriata.
 
E’… Verde dalla rabbia.
 
Oh, come sono simpy.
 
“Si fratellone?” dico sbattendo le ciglia, con un’aria da finto angelo.
 
Sono sicura che se avesse potuto incenerirmi con lo sguardo, probabilmente adesso mi troverei in una di quelle urne dove, di solito, le persone custodiscono le ceneri dei propri parenti.
 
“Che cosa cavolo hai fatto alla doccia!!!???”
 
Oh-Oh. Il terrorista pakistano sembra incazzato.
 
Liam e Niall intanto, sono scesi dal tavolino e ora ridono a crepapelle alla vista di Zayn in quelle condizioni.
 
“Ehy che avete da url…Porco pistillo cosa cavolo hai fatto alla faccia… E al resto?!”
 
Porco pistillo? Quanta fantasia Tomlison.
 
Volgo lo sguardo a mio fratello. Cavolo qui ci vuole una foto. La devo mettere su internet. Immaginatevi di scrivere su Google: “Pakistan” e sotto invece di uscirvi lo stato, vi esce Zayn, verde, a petto nudo, con un tic all’occhio e una vena violacea che gli pulsa sulla fronte. Sai che bello spettacolo.
 
Si avvicina a me con aria tranquilla.
 
Non abbassare la guardia Megan. Non abbassare la guardia. E’ un trucco, una trappola, un tranello. Sembra tranquillo ma in realtà avrebbe voglia di strozzarmi. Come dargli torto. Anche io mi strozzerei. Insomma, l’ho colorato di verde dal mento in giù.
 
Indietreggio intimorita.
 
“Sta tranquilla sorellina. Non voglio farti nulla di male…”
Si. E io sono Lady Gaga.
 
Fa tutto parte della sua tattica…
Inizio a camminare velocemente per poi iniziare a correre seguita da mio fratello.
 
“Non voglio farti nulla… Voglio SOLTANTO STACCARTI LA TESTA E METTERTELA AL POSTO DEI PIEDI”
Anche se drammatica, la situazione è piuttosto divertente.
Immaginatevi Zayn. Verde. Che insegue me. Anima pura e innocente.
…
Se, col cazzo.
 
“Dai fratellone, è solo un po’ di verde… Non fare il pignolo” continuo a correre.
“SOLO UN PO’ DI VER- MEGAN, NON POSSO USCIRE DI CASA CONCIATO COSI”
 Eh, ma che esagerazione!
 
“DOMANI E’ IL PRIMO GIORNO AL COLLEGE! QUESTA ME LA PAGHI!”
Oh, e mica è colpa mia. E’ lui che si è mangiato l’ultimo gelato al cioccolato rimanente nel frigo. Il gelato è gelato. E lui non doveva. Non avrebbe dovuto osare.
“Dai con un paio di docce con del VERO bagnoschiuma si leva… Dai Zayn. Se la uccidessi tuo zio ti ammazzerebbe, non credi?!” si intromette Louis, il mio salvatore.
Con ancora i denti digrignati il Mr ciuffo-biondo, sembra iniziare a ragionare.
 
Perbacco, che novità! Perbacco? Sul serio?
Cazzo, che novità! Ecco, così va meglio.
 
“Ehy bella gente come butta?”
Signore e signori, ho l’onore di presentarvi Harold Edward Styles. L’essere più odioso della Terra, nonché puttaniere conosciuto in tutta Londra.
Okay magari non tutta Londra, ma ci sta lavorando.
 
Come volevasi dimostrare, il bel riccio è in compagnia di una bella moretta  con vestiti che lasciano ben poco all’immaginazione.
Raccolgo la mascella di Louis caduta a terra alla vista della ragazza.
 
“Harry, ti ho detto mille volte di non portare ragazze in casa”
Go Zayn Go.
Oh, finalmente servi a qualcosa fratellone. Non sei poi così inutile!

“E dove dovrei portarle?”
“Da un’altra parte!”

Vai così fratello vai!
“A dopo ragazzi” conclude alla fine il riccio, portando la ragazza di sopra, in camera sua.

Minchia, Pakistano dei miei stivali! Ti fai sottomettere così da uno squilibrato ninfomane? Sei una delusione. Che poi non  ha senso chiamarlo pakistano… Sono anche io pakistana. Sono nata a Londra, ma le origini sono quelle.
 
Immagino di dover spiegare il motivo della presenza degli amici di mio fratello, ed Harry, a casa mia.
 
Bè… Tutto è iniziato… no. Niente Flashback.
Non ho né la voglia, né la forza di raccontare tutta la storia.
Semplicemente sono nata e cresciuta qui. Il primo giorno di scuola al liceo, ero con mio fratello e Liam, dato che lo conosco da quando avevo 5 anni. Li li abbiamo conosciuti. Siamo diventati amici e da allora vengono tutti i giorni a casa nostra. E con tutti intendo tutti.

Zayn e gli altri devono iniziare il secondo anno del college mentre io, ho appena finito l’ultimo del liceo. Domani è il mio primo giorno.
Stupide vacanze estive che durano troppo poco.
Vi starete chiedendo: “E i vostri genitori?”
Bè, cari impiccioni del malaugurio, i nostri genitori sono morti 5 anni fa in un incidente aereo. Affidati a nostro zio fino al compimento della maggiore età di Zayn.

Quindi siamo rimasti io e mio fratello…E gli altri cinque cazzoni ovviamente.
 
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“Megan… Megan svegliati… Megan…”
Chi mi chiama? Sono in paradiso? E’ dio che mi sta chiamando?
“Megan, porca puttana svegliati!”
 
No, è solo quel rompipalle di mio fratello.
Ouch. Era necessario spingermi giù dal letto?
 
“Cosa cazzo vuoi?”
La gentilezza in  persona, gente.
 
“Devi alzarti! E’ tardissimo”
Guardo l’orologio e gli lancio un cuscino in faccia.
 
“Porco panda Zayn! Sono solo le 7 e mezza!”
Mi rimetto a dormire.
 
“Solo? OGGI E’ IL PRIMO GIORNO AL COLLEGE. E se non ti alzi, non ti do un passaggio”
Doppio Ouch. Colpo basso. Me la pagherà.
Mi alzo svogliatamente e noto con dispiacere che la tinta che avevo usato per fare lo scherzo a mio fratello, è scomparsa dalla sua pelle.
 
Stupida tinta della Pantene.
Tanto vale la compravo dai cinesi. Pagavo di meno e veniva lo stesso risultato di merda.
 
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“La sua camera è la numero 12. Buona giornata”
Chissà chi è la mia compagna di stanza.
Dopo che quel disgraziato di mio fratello mi ha gentilmente offerto un passaggio fino al college, lo stesso dove vanno loro per intendere, la segretaria dell’istituto simpatica come un cactus nelle chiappe, mi ha fornito di tutte le informazioni necessarie.
 
Prendo le chiavi e mi  dirigo alla mia stanza.
Ora che anche io sono al college la casa dove vivevamo, proprietà di nostro zio, è vuota. Pronta per essere utilizzata la prossima estate.
 
Eccomi davanti alla numero 12.
Entro e con mio grande orrore trovo Harry, in compagnia di una ragazza.
“Buona giornata diceva eh?”

Ecco qua Megan:

Rawrr