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Autore: ehiimbo    17/07/2013    4 recensioni
Come puó un tocco così innoquo a essere così letale da collassare i pensieri di Stiles Stilinski?
E dieci dollari cosa possono cambiare?
— —
Vorrei dedicarla a SuperNova013 che mi ha aperto gli occhi. Ti voglio bene.
Genere: Azione, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Volevo ringraziarti per aver scelto di leggerla e spero non te ne pentirai, è la prima che scrivo su Sterek e spero non sarà l'ultima.
P.S. Mi scuso per eventuali errori.


 


A 'SuperNova013' che mi da la carica con le sue fantastiche fanfiction.


 


«Scott! Credevo fossi da Derek»
urlo fecendomi sentire da tutti. Scott si guarda intorno facendomi segno di sedermi e stare zitto. Avevo dimenticato. La bibliotecaria mi passa imparte e con un dito sulle labbra emette uno 'Ssssh!' smorzato, ormai, per quanti ne ha fatti negli anni.
Mi siedo di fronte a lui che è intento a sfogliare un libro – non lo sta leggendo, ne sono sicuro -.
«Allora, perchè non sei da Derek? Non dovevi chiedergli quella cosa»
Dico cominciando a roteare la mano. Scott sospira esasperato e si piega in avanti in modo da farsi sentire.
«Ho avuto da fare.. in effetti HO da fare...»
«Non mi sembri tanto occupato...»
Gli dico sottovoce. Lui sospira e cerca di parlare ma lo interrompo cominciando a urlare.
«Oh, andiamo! Vuoi dirmi che preferisci far finta di leggere un libro piuttosto che farmi un favore e chiedere dieci dollari a un lican»
Prima di finire la frase – per fortuna – Scott mi salta addosso tappandomi la bocca e la bibliotecaria ci guarda storti.
«Ci scusi» dice lui mentre molla la presa.
«Sono stato occupato con Allison. Per dieci dollari Stiles! Non muori mica»
lo guardo male.
«Evitavo di farmi rompere qualche osso. È schizzato quello la! Non si sa mai... ok, ho capito, mi arrangio»
Dico mentre raggiungo l'uscita e incrocio il lugubre sguardo della bibliotecaria appostata al bancone.

Sei di fronte a casa sua, adesso suoni e tranquillo gli chiedi i tuoi dannati dieci dollari. Tranquillo, perchè ti agiti tanto?
Le mie mani non vogliono stare ferme. Oh, andiamo! Non ho paura di Derek – Almeno finchè non si arrabbia -. Allora perchè agitarsi tanto? Suono il campanello e un Derek Hale tutto muscoli, apre la porta smaliante.
«Che vuoi Stilinski?»
«I miei dieci dollari, capitan ovvio! Me li dovevi già una settimana fa!»
«Eravamo pari!»
«Per niente! Che ti costa?»
«Dieci dollari»
«Non in quel senso!»
«Senti Stiles, sarei parecchio occupato»
«Siete tutti stranamente occupati oggi, ah? Intanto dei miei dieci dollari non ne vedo nemmeno l'ombra..»
«Ti pagherò da mangiare un giorno»
«Un giorno lontano?»
«Quanto basta per farti venire fame!»
«E se io ti dicessi che ho fame ora?»
aspetto una risposta fissandolo intensamente. Stranamente mi sono calmato mentre gli parlavo. Dopo non molto rotea gli occhi e afferra la sua amata giacca di pelle nera, uscendo di casa.
«Andiamo» dice scocciato.
Lo seguo cercando di stare al passo e arriviamo alla sua macchina entrando veloci. Accende il motore e parte arrivando a un bar-ristorante vicino. Usciamo dall'auto ed entriamo. Ci sediamo a un tavolo vicino alla finestra e ordiniamo subito.
«Allora, Stiles. Come va con Lydia?»
a quelle parole mi guardo intorno e poi sussurro.
«Lydia?»
«Si, Lydia» dice facendomi il verso.
«Solito. Lei mi ignora, io...»
mi fermo. Le cose sono cambiate. Sono giorni che non la cerco.
«Stiles?»
fa schioccare le dita di fronte a me e mi sveglia dallo stato ti trans.
«Sinceramente non è che le parli poi piu di tanto.. perchè?»
«Curiosità»
«Per un motivo particolare?»
il cuore comincia a battermi all'impazzata e credo se ne sia accorto.
«Non proprio»
dice lui. Continuiamo a guardarci negli occhi, intensamente. Allungo la mano in avanti, va da sola, non le ho dato alcun comando. Lui fa lo stesso e le dita si sfiorano fino a quando la cameriera non arriva con i piatti. La ringraziamo distogliendo lo sguardo l'uno dall'altro. Se è vero quello che penso ora, se questo buco allo stomaco non è solo per la fame e se mi sudano le mani quando sto per incontrarlo, Scott aveva ragione con la sua battutaccia, stamattina. 'Si, tranquillo ci vado appena finisce scuola. Sei monotono e fissato Stiles. Non ne sarai mica innamorato!' e io gli ho risposto con un no malfermo e tremolante, come se avessi paura di sbagliare dicendogli di si. Ma ora so che non avrei sbagliato. Chiudo gli occhi e provo a riflettere ma la sua voce mi distrae.
«Vuoi il ketchup?»
mi chiede porgendomelo.
«No, solo un po' di sale»
Raggiungo il sale con le dita ma lui ha avuto la mia stessa idea e le nostre mani si incontrano di nuovo. La ritraggo velocemente mentre lui prende il sale e me lo passa. Lo ringrazio con voce flebile e abbondo posizionandone una quantità incalcolabile sulle patatine ancora calde.
«Quello lo chiami 'Un po' di sale'?.. Stiles, sicuro di stare bene?»
«Non me l'avevi chiesto»
«Scusa?»
«Niente»
«Sei così idiota di natura o lo fai apposta?»
mi fermo a quella domanda e lo guardo. Apro la bocca ma aspetto qualche secondo prima di parlare.
«E tu sei.. lunatico»
mi guarda perplesso. Pessimo insulto visto che è anche un lupo mannaro.
«Ok sei completamente andato»
dice ridendo. Ride. Derek Hale sta ridendo ed è di fronte a me non a un budino di carne di cacciatore (?). Lo guardo e sorrido, sorrido e poi non posso fare altro che ridere con lui. E mi sorride a questo gesto.
Prendo una patatina con la mano e la porto alla bocca. Comincio a masticarla piano e ad assaporarla. Quando la ingoio lo guardo. Mi sta fissando le labbra. Appena si accorge che l'ho visto toglie subito lo sguardo e comincia ad ammirare la sua auto dalla finestra.
«Vado a pagare»
dice lui alzandosi. Annuisco e finisco le patatine che mi rimangono, poi lo raggiungo e torniamo alla macchina.
«Ho lasciato la jeep di fronte a casa tua»
gli dico mentre fa una curva. Annuisce e aumenta la velocità. Aumenta sempre di più e alla prima curva mi schianto contro il finestrino.
«Sei impazzito?»
«Attimo di adrenalina»
«..E ce li hai spesso questi momenti psicopatici?»
«Questa volta è colpa tua»
dice di slancio, attirando la mia attenzione. La mia fronte che prima era corrugata torna a stabilizzarsi e lo guardo incantato.
«In che senso..? Per la jeep?»
mi guarda velocemente una volta ma poi torna a guardare la strada. Subito dopo mi guarda di nuovo e sostiene lo sguardo dopo aver parcheggiato l'auto di fronte a casa sua.
«No, non è semplice da spiegare se non hai capito che cosa è successo oggi»
«E se io avessi capito di che parli?»
provo. Non so se parla di quel tocco leggero alle dita che mi ha provocato un brivido indescrivibile lungo la schiena, facendomi raddrizzare sulla sedia. Stava parlando del fatto che gli do fastidio? Di una rabbia che gli da queste scariche ogni volta che apro bocca? Posso stare zitto se mi evita un'incidente.
«Allora farei questo»
dice avvicinandosi a me, alla mia bocca. Incolla le sue labbra calde e le apre leggermente appena vede che lo seguo. Comincio a sentire il sapore dell'hamburger cha ha mangiato poco fa. - Romantico, ah? - Si stacca un secondo e riprendiamo fiato. Mi guarda e aspetta che dica qualcosa. 'Stiles, di qualcosa!', mi ripeto nella testolina.
«Perchè hai smesso?»
Per lo meno non ho detto 'Wow', anche se per un momento ci ho pensato.
Squote la testa sorridendo.
«Non respiravi piu, il tuo battito rallentava»
Mi sussurra all'orecchio. Ora sento il cuore battere all'impazzata. Quando si allontana mette le mano sulle chiavi e le toglie, rimettendole in tasca. Esce dall'auto e si avvia verso l'ingresso, sono li seduto senza una parola. Sobbalzo appena lo vedo apparire al finestrino.
«Non vieni?»
Lo guardo per un secondo e annuisco piano, non appena si gira comincio a muovermi come un matto cercando di aprire la portiera spingendola, poi vedo la maniglia e la uso roteando gli occhi per la stupida sceneggiata appena fatta. Chiudo la portiera e corro verso la porta da dove Derek è appena passato.
«Derek?»
Lo chiamo ma non risponde. Dove sei?
Perlustro il grande soggiorno di soppiatto mentre controllo ogni angolo cercando i suoi occhi nel buio. C'è silenzio, troppo per i miei gusti. Il cellulare squilla inaspettatamente e faccio un salto per lo spavento. Tengo sempre la suoneria al massimo per paura di non sentirla ma credo che dopo questa sera cambieró le mie abitudini. Lo prendo dalla tasca dei jeans il piu velocemente possibile e senza nemmeno leggere chi fosse, rispondo raggiungendo la porta dell'entrata, che apro e su cui mi appoggio.
«Pronto?»
«Stiles dove sei?»
«Scott?»
«Si, Stiles rispondimi!»
«Sono da Derek! Che succede?»
«Vattene! Vattene via di li!»
«Cosa? Perc»
Le parole si bloccano appena vedo un lupo dagli occhi rossi infondo alla strada, dove cominciano i boschi. Spalanco gli occhi e faccio scivolare il cellulare sull'orecchio. Apro la bocca agitando le braccia alla ricerca della porta mentre quella cosa prende a correre.
«Stiles!!»
Scott cerca di attirare la mia attenzione mentre chiudo la porta a chiave e indietreggio. Riporto il telefono all'orecchio e gli rispondo.
«Cerco Derek. Scott, vieni subito qui»
E riattacco. Non gli do il tempo di rispondermi. Accendo la luce in ogni stanza. Lo cerco con lo sguardo e lo chiamo, non risponde, non lo trovo. Spengo la luce e salgo le scale due a due. Sento l'acqua scorrere in bagno. Spalanco la porta e lo trovo davanti al lavandino che si lava la faccia.
Prendo un respiro profondo e gli dico tutto d'un fiato cio che ho visto.
«C'è un enorme licantropo assatanato che entrarà in casa tra non molto. Avrà qualche problema ad aprirla, visto che non ha i pollici opponibili, ma»
Il rumore del legno che si rompe mi fa fermare.
«Non ne ha bisogno»
Dice Derek partendo all'attacco. Sento ululare e appena raggiungo le scale, scendo piano. Scott arriva dalla porta ormai sfracellata a terra e nel frattempo, io sono arrivato alla fine delle scale. Vedo Derek volare - letteralmente - per terra e il lupo venirmi addosso. Sento le sue unghie nella carne del mio braccio e urlo a quel dolore. Derek gli salta addosso e Scott si mette davanti a me come per proteggermi.
Porto la mano alla ferita che sanguina e la tampono con la maglietta. Per finire sento delle ossa rompersi e scato impiedi. Vedo Derek che tiene in bocca la testa del lupoassatanato e la sputa subito dopo. Torna alla sua forma umana proprio come Scott e si catapulta verso di me.
«Vieni, ho il kit in cucina»
Dice facendomi alzare.
«Ti senti bene Stiles?»
Mi chiede Scott preoccupato. Annuisco convincente e lui corre via dopo aver detto un 'ciao' veloce.
«Andrà da Allison»
Dico io ricevendo uno sguardo da 'e chi te l'ha chiesto'. Mi benda il braccio e noto un graffio profondo sulla sua pelle perfetta, sulla spalla. Non posso fare a meno di metterci mano.
«Deve farti molto male»
«É un graffietto. Si rimargina da solo»
Mi dice mentre risistema il kit.
«Bhe.. Ora è meglio se torno a casa. Mi dispiace se la tua porta»
Si avvicina veloce e ferma le mie parole e il mio respiro con un solo piccolo bacio.
«L'hai fatto di nuovo»
Gli dico, sapendo di non essere stato chiaro. Fa una smorfia. Io gli sorrido.
«Perchè ti sei fermato?»
Quelle parole mi bastano per farlo essere mio ancora una volta. Lo tengo contro le mie labbra premendo la tua testa contro la mia. Apriamo leggermente le labbra all'unisono e piego leggermente la testa verso destra. Se fosse un film si vedrebbe questo bacio continuare all'infinito mentre la telecamera si allontana velocemente lasciandoci la nostra intimità. Per fortuna gli ho dato quei dieci dollari, una settimana fa.


Sterek

  
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