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Autore: ChinnyChinChins    17/07/2013    4 recensioni
Alex voleva solo essere capita,ma purtroppo nessuno era in grado di farlo...
Così lei prese la decisione di volare via..
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi presento..
Sono Alex ho 15 anni,e oramai non esisto più.
Cosa vuol dire?...che sono morta,ho spiccato il volo.
Ho finalmente aperto le mie ali e sono andata via. Via dalle cattiverie,via da questo mondo che anche se non lo vediamo ci imprigiona. Sono andata via dall’odio.. dall’odio represso che provavo per me stessa,dall’odio che tutti hanno sempre provato per gli altri. Sono sempre stata una persona priva di talenti,spesso sentiamo dire la frasi ‘Ognuno di noi ha un talento ’ ,ma io non ci ho mai creduto.
Non ci ho mai creduto perché avere un talento è un dono,e io non è mai ricevuto uno. Noi possiamo amare una cosa,ma non significa che sappiamo farla.
Forse vi starete chiedendo io cosa amavo?..Io amavo cantare,ma di certo non era il mio talento. Tentavo ogni giorno di provare a me stessa che io sapevo farlo,ma non era così.
Tutto quello che facevo era inutile,non dobbiamo mai auto convincerci di qualcosa,e puramente e follemente inutile,ti farà solo restare ancora peggio di quanto già non lo eri prima.
Ma il talento non era l’unica cosa che mi mancava,mi mancava la bellezza,ero una di quelle ragazze noiose,che nessuno noterà mai. Una di quelle ragazze che non si trucca tanto,perché già sa che anche con tutto quel trucco lei non diventerà mai bella. E purtroppo in questo mondo dove siamo imprigionati,la bellezza,l’apparire belli esteriormente è l’unica cosa che conta veramente. Allora tutti noi diamo retta a cosa le persone ci dicono,diamo retta a tutte le loro critiche,si purtroppo tutti lo facciamo,e così restiamo ancora più intrappolati.
E poi mi mancava l’amore,avevo 15 anni ma ancora non avremo provato il vero amore e nessuno lo aveva provato per me. E tutto questa mi faceva deprimere,isolare,arrabbiare intristire,ma cercavo sempre di non farlo notare.
Una cosa che non mi mancava era il bene delle mie amiche,fortunatamente quella era una delle uniche cose che non mi mancava,ma non era abbastanza per far andare via tutta la mia depressione e tristezza.
E un giorno,quella tristezza prese il sopravvento su di me.
Ero sola a casa,e volevo anche solo per un attimo smetterla di essere così triste,volevo smettere di provare tutto quell’odio,tutta quella depressione.
Ho sempre pensato che gli autolesionisti,potevano smettere di provare tutto ciò che provavo io,quindi era l’unica cosa che avrei potuto fare.
Ma come farlo?
 
Già altre volte ci avevo tentato,ma in realtà non volevo farlo sul serio..
Provai a farlo con delle forbici,ma mi rimanevano solo dei piccoli segni che non causavano alcun dolore..e la stessa cosa era con i coltelli..
Ma quella mattina ero decisa a farlo,in quel momento quella lama sarebbe stata la mia unica amica.
Cominciai a cercare dappertutto un temperamatite,e finalmente lo trovai.
Un temperamatite a forma di orsetto che sembrava che voleva dirmi ‘non farlo,dopo sarà solo peggio’
Ma io presi quel temperamatite e cominciai a romperlo per poter prendere l’unica cosa che mi serviva veramente,quella lama.
Riuscii a romperlo quasi del tutto,e finalmente quella lama era mia.
Andai nella mia camera,e restai seduta sul letto con le luci spente.
Strinsi forte in mano la lama,feci un lungo respiro e cominciai a prendere coraggio.
Iniziai a fare dei piccoli tagli sulla mano,finalmente sentivo un piccolo dolore,ma non era abbastanza,quei tagli non  erano profondi,non ancora.
Continuai a farne degli altri sulla parte davanti del braccio,poi posai la lama sul letto,e mi guardai il braccio. Avevo tanti tagli sul braccio,ma nessuno avrebbe potuto pensare che me li fossi causata io. E così fu,nessuno lo pensò.
A nessuno gli passò il pensiero che io avessi potuto farmi quei tagli,e questo mi faceva stare ancora più male.
Il giorno dopo,decisi di non farmi più nessun taglio..forse stavo cominciando a pensare che era tutto inutile.
Ma il giorno dopo ancora,rividi la lama allora…decisi di provare di nuovo.
Questa volta però iniziai a tagliarmi,non più nella parte davanti del braccio,ma dietro.
Presi la lama e iniziai a fare un taglio profondo sul braccio e un altro e un altro ancora.
Iniziò ad uscire del sangue,quei tagli iniziarono a bruciarmi,
e poi ne feci degli altri.
Al punto che il mio braccio era ricoperto di tagli e di gocce di sangue.
Andai in bagno e cominciai a togliere quel sangue,ma continuava ad uscirne.
Più il tempo passava e più mi facevo dei tagli,sulle braccia,sulle mani,sulle gambe,sulla pancia.
Nessuno si accorse di nulla,io volevo qualcuno che mi dicesse di smetterla.
Ma nessuno lo fece..mi dissero tutti scherzando ‘Ma,stai diventando un’autolesionista? ‘
Ma nessuno me lo diceva sul serio.
Ora non provavo più solo odio per me stessa,ma anche per i miei tagli,e l’unica cosa giusta da fare era andarmene.
 
 
 
E così ho fatto.
Era l’unico modo per dare fine a tutto.

 
 
 
  
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