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Autore: BlackSwan96    17/07/2013    0 recensioni
Mike, Jeff e Liz, in una calda serata, decidono di dimostrare il loro coraggio entrando nella casa abbandonata degli Hamilton, avente la fama di essere stregata.
Genere: Drammatico, Horror, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jeff era ancora immobile, con la bocca spalancata, guardava fisso gli altri due senza vederli veramente.
Michael e Liz erano visivamente spaventati dalla reazione di Jeff, ma ancor di più li spaventava il fatto di non aver sentito alcuna voce.
Liz prese in mano la situazione.
Guardò fisso negli occhi il fratello e li fece chiudere la bocca.
Gli prese le mani e disse: - Jeff, ascoltami bene. È stata la suggestione, tu non hai sentito niente. Ti sei solo immaginato quella voce. -
Jeff deglutì e annuì senza convinzione.
Liz gli sorrise e guardò Mike: - Bene, siamo arrivati fin qui...andiamo in esplorazione?! -
Ovviamente era una domanda retorica.
La ragazza entrò per prima, con gli occhi che le brillavano per l'emozione.
Si guardò intorno meravigliata e incuriosita, accarezzando il corrimano di legno della scala a destra dell'entrata.
Michael entrò subito dopo.
- Ehi, hai visto che arredamento, Liz? Questi sicuramente non badavano a spese. -
- Lo so, guarda quel divano in stile vittoriano di seta rossa, non ci posso credere! -
Rispose, mentre avanzava verso il soggiorno, ammirando prima il divanetto e poi il camino.
Michael sorrise per l'entusiasmo della ragazza e richiamò Jeff, che era rimasto sulla soglia, timoroso di entrare.
Liz vide delle foto su un tavolinetto basso davanti al divano, la sua indole da ficcanaso la costrinse a guardarle.
Ritraevano i coniugi Hamilton da giovani, un uomo e una donna sulla trentina, capelli neri a spazzola ed occhi castano scuro lui; capelli castani ed occhi chiari lei.
'Si vede che si amavano perdutamente', pensò Liz, commossa.
Jeff e Michael la raggiunsero.
- Allora, adesso che si fa, Liz? - Chiese Jeff, che finalmente si era ripreso.
- Beh, abbiamo appurato che non ci sono fantasmi, quindi direi che possiamo salire di sopra, no? -
I ragazzi annuirono lentamente, senza convinzione.
In Michael rimaneva la paura di essere scoperto da qualcuno del vicinato.



Al secondo piano della villa c'erano quattro stanze.
- Ok, ragazzi, che ne dite di dividerci? Ognuno perlustrerà una stanza diversa. - Consigliò Mike.
Jeff chiese: - Quale sarebbe l'utilità di questa ''ispezione''? E perché dobbiamo dividerci? -
- Jeff, hai insistito tanto per venire qui. Adesso vorresti andartene? - Sbraitò Liz.
- No, no. Chiedevo soltanto... -
- Va bene, io entro in questa nell'angolino, tu in quella a destra e tu in quella successiva. -
Disse Liz, indicando ai ragazzi le rispettive stanze.
- Ehi, adesso chi è che fa la capetta?! - Grugnì Jeff.
Liz gli lanciò un'occhiataccia ed entro in una sorta di mini-biblioteca.
Era tutto incredibilmente accurato ed organizzato, gli ingombranti scaffali presenti erano divisi per genere.
Narrativa, saggistica, poesia...ad un tratto sussultò, trovandosi davanti un imponente scaffale stracolmo di libri riguardanti la magia nera e la stregoneria.


Michael si ritrovò in una camera da letto, arredata elegantemente.
C'era un letto a baldacchino con lenzuola di seta grigia, un guardaroba di legno pregiato e una scrivania.
Dalla grande finestra accanto al letto si poteva ammirare il giardino.
'Ci deve essere sicuramente qualcosa di valore qui dentro', pensò, chiedendosi se fosse un vero e proprio reato rubare in una casa abbandonata.


Jeff si trovò in una stanza-magazzino, c'erano fogli, libri e scatoloni sparsi ovunque.
Si diresse verso la finestrella che dava sul giardino, facendosi largo tra le cianfrusaglie che ricoprivano il pavimento, ma incespicò in un tappeto polveroso che non aveva notato tra i fogli.
Lo sollevò, tossendo per l'enorme quantità di polvere e facendo svolazzare l'ammasso di carte.
Jeff, indietreggiò, quando notò vide che sotto il tappeto era stato intagliato nel pavimento un simbolo per lui indecifrabile.
Uscì immediatamente dalla stanza e scese le scale con le gambe tremanti.
'Chissà a cosa serve quel simbolo inquietante...no, non lo voglio sapere' pensò, sedendosi sull'ultimo scalino e sfregando morbosamente le mani l'una con l'altra.
Solo in quel momento si ricordò che sua sorella e il suo amico erano ancora di sopra.
- Mike! Liz! Venite di sotto! - Li chiamò a gran voce.



Liz si ridestò: era assorta nei suoi pensieri, ma la voce angosciata del fratello riuscì a smuoverla.
Michael era intento a frugare nella massiccia scrivania di mogano intarsiato presente nella camera da letto.
Non fecero in tempo ad uscire dalle stanze, che udirono un tonfo e dei lenti e pesanti passi dal piano inferiore.

  
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