Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: thequibbler    17/07/2013    4 recensioni
"Hey.. Georgia, giusto?"
"Rose."
"Oh! Pensavo fosse Georgia."
"No, è Georgia, ma anche Rose. Georgia Rose."
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Onestamente non pensavo avrei più scritto niente, ne ho iniziate un sacco ma mai finite, pensavo la mia fase fanfiction sugli One Direction fosse finita, mi sono dedicata ad altre storie, e poi esce questa maledetta nuova canzone e mi trovo a scrivere questa stupidata in una decina di minuti, senza nemmeno rendermene conto. Non è niente di che, davvero.



1.

Si incontrarono la prima volta quasi due mesi dopo essersi trasferiti nei dormitori del college, le loro porte una di fronte all'altra.
La ragazza bussò alla sua porta una sera di Novembre e lui aprì indossando solo un paio di pantaloni del pigiama.
"Hey.. Georgia, giusto?" 
"Rose."
"Oh! Pensavo fosse Georgia."
"No, è Georgia, ma anche Rose. Georgia Rose."
Lui sorrise malizioso.
"Bel nome. Cosa posso fare per te?"
"Puoi dire alla tua ragazza di abbassare la voce quando fate.. quello..."
Il ragazzo rise rumorosamente.
"Non è la mia ragazza."
Georgia Rose arrossì.
"Chiunque lei sia.."
Lui si appoggiò allo stipite della porta, sempre più divertito.
"È una diversa ogni volta, ad essere sincero."
La ragazza alzò gli occhi al cielo: "Hai capito cosa intendo."
Lui annuì: "Lo farò."
"Grazie... Harry."
"Hey," la chiamò lui quando stava per tornare nel suo appartamento: "puoi sempre offrirti volontaria tu e chiudere la questione."
Fu il suo turno di sorridere.
Si avvicinò lentamente al ragazzo e si mise in punta di piedi per allineare la sua bocca con il suo orecchio: "Nemmeno nei tuoi sogni più selvaggi." sussurrò, prima di chiudersi la porta alle spalle, lasciandolo solo e completamente sbalordito nel corridoio.
 

2.

"Balla con me."
"No, sono venuta con qualcuno."
"Lo so. E ha la faccia da scemo, sinceramente. Non puoi camminarmi davanti, lo sai cosa mi fai quando mi cammini davanti così-"
"-lo so-" disse lei esasperata, cercando di interromperlo.
"-e poi ti presenti con un cretino del genere."
"Harry-"
"Vieni e basta."
"È la mia canzone preferita." si arrese lei, con un cenno del capo.
Lui sorrise: "Certo che lo è. È la canzone migliore di sempre."

 

3.

"Ricordi quella volta che ho preso quella botta in testa e sono svenuto per qualche secondo e quando mi sono svegliato eri talmente sollevata che hai promesso che ti saresti vestita da infermiera per me?"
"Non ho mai promesso nulla del genere!" replicò lei, fingendosi sconvolta.
"Dovrei lavarti la bocca con acqua e sapone, lo sai? Anzi, mio padre è un dentista, quindi lo farei fare a lui."
"Voglio incontrare i tuoi."
"Fai sul serio?"
Lui annuì.
"Perché?"
"Perché ti amo."

 

4.

"È davvero questo che vuoi?"
"No, certo che no! Ma non voglio rinunciare alla mia vita, alla mia carriera."
"Potremmo-"
"Le relazioni a distanza non funzionano mai."
Entrambi si asciugarono le lacrime con un veloce gesto della mano.
"Allora vai."
La ragazza si alzò e si mise il borsone sulla spalla.
"Non so se riuscirò a dimenticarti, sai? Hai preso il mio cuore e non me lo hai più restituito."
Lei sospirò, cercando di non piangere di nuovo: "Ti preferivo quando facevi i commenti sconci."
Lui rise tristemente: "Con quella gonna fermerai il traffico verso l'aeroporto. Vedi, non mi esce nemmeno bene perché sono triste."
"Cosa faccio di solito quando dici queste cose?"
"Mi baci.. Mi baci sul serio."
Lei attraversò la stanza con due passi e lo baciò con forza sulle labbra: "Non potresti dimenticarmi nemmeno se volessi."



5.

"Georgia."
"Rose."
"Credevo fosse Georgia."
Risero entrambi.
"Ricordi la sera del nostro primo bacio?"
La donna annuì.
"Come faceva quella canzone?"
Lei sembrò pensarci su un attimo: "La sapevo a memoria e ora non me la ricordo assolutamente."
"Penso facesse oh oh oh-"
"E poi yeah yeah yeah-"
Un'altra risata.
"Ho detto alla band di suonarla per prima."
"Allora non vuoi scappare."
Lui sembrò confuso: "Perché dovrei?"
Lei alzò le spalle: "Non so, ero preoccupata."
"Non potrei nemmeno se volessi. E non voglio."
Qualcuno si schiarì la voce.
"Possiamo iniziare?"
"Scusi, certo."
L'intera chiesa scoppiò in una sonora risata.
"Siamo qui riuniti-"
"Le dispiacerebbe andare direttamente al lo voglio?"

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: thequibbler