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Autore: losefriends    17/07/2013    27 recensioni
Forse ho fatto la scelta giusta, forse lui è quello giusto, quello che ho cercato per tanto.
Sarà di sicuro una pazia, ma io questa pazia la voglio fare, chi sa che non sia tutto un sogno? Un bellissimo sogno, con l'uomo della mia vita. E in fondo, io questa pazzia la voglio fare. Esiste solo una vita. E voglio viverla in pieno.
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Domani sposerò uno sconosciuto, uno sconosciuto con cui sto benissimo.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una giornata afosa, non si respirava e se uscivi di casa ti venivano quasi le allucinazioni, come in un deserto. Tutti i telegiornali consigliavano di stare in un posto abbastanza fresco, di bere molto e di non stare al sole nelle ore più calde, ovvero da mezzogiorno alle cinque di pomeriggio. Ma, ovviamente, io e Marissa non gli davamo ascolto, e forse quello è stato l'errore più bello della mia vita. Alle tre Marissa mi ha suonato alla porta, come tutti i giorni e quel giorno, invece di rimanere a casa, siamo uscite, volevamo camminare e perdere qualche chilo, o almeno io lo volevo perdere, Marissa è e rimarrà sempre uno stecchino di cui tutti i ragazzi se ne innamorano a vista. Stavamo dicendo, volevamo camminare fino al centro commerciale nuovo e fare un po' di shopping, quale ragazza di vent'anni non vuole fare shopping ogni giorno con la carta di credito della mamma? Sì, ho vent'anni, come Marissa.
Stavamo ridendo e scherzando così tanto ce mi faceva male la pancia e non respiravo quasi più, hai presente quando sembra che il tuo cervello sia su una nuvola o che sia sparito per quanto hai riso? Ecco, quando ero con Marissa il mio cervello non esisteva più, moriva, non dava più segnali, e forse quel giorno avrebbe averne dovuti dare un po'. -Demi, ma che cazzo ti ridi? Io sto dicendo sul serio- sul viso di Marissa si formo una smorfia, che dopo un po' si trasformo in una risata, segno che stava facendo una finta, per farmi rimanere male. Al chè, ricominciai a ridere con tutta me stessa, finchè la terra sotto i piedi non mi franò, o almeno a me sembò così. Sbattei la testa e poi tutto buio.
 
°°°°°°
 
Il dolore alla testa non riusciva a placarsi e mi stavo iniziando a spaventare, gli occhi non si aprivano, che fossi in coma? No, non è così. Provo a muovere le mani e ci riesco, ma noto che non sono sul marciapiede, dove sono caduta, anzi, è un materasso, un materrasso molto morbido, sembra ad acqua. Mi stiracchio e cerco di aprire gli occhi che sembrano incollati con la colla super attack. Quando riesco ad aprirli, vedo il soffitto bianco e le pareti celestine, non posso essere in casa mia, nessuna stanza ha le pareti celestine, neanche la casa di Marissa. Giro la testa ancora sul cuscino e vedo una culla, una culla con un bellissimo bambino o bambina, non riesco a capire il sesso, anche perchè non ha nulla di colorato, il vestitino è bianco, la culla di legno e le copertine color avorio. Questa persona ha buon gusto, sicuramente saranno costati molto, ma può essere una persona ricca, o ha rapinato in una banca prima che sua moglie partorisse. Già dalla visione della culla mi spavento,  non ho nessun parente / amico / conoscente che ha appena avuto un figlio. Aggrotto la fronte e giro la testa a sinistra, c'è una finestra aperta, e come panorama i bellissimi pascoli irlandesi, come conosco i pascoli irlandesi? Semplice, ci ho fatto la tesina per gli esami, conosco ogni singolo pascolo, ogni singolo nome, i tipi di piante, gli animali, eccetera. Come ci sono finita in Irlanda? Mio dio, mi sta prendendo un attacco di panico, cosa ci faccio io qui? Chi mi ci ha portato oltre oceano? Come ho fatto ad arrivare qui da Albuquerque? Non ci capisco niente e mi sta iniziando a girare la testa e mi manca il fiato quando, ad un certo punto, dalla porta sbuca una testolina bionda. -Oh, amore, sei sveglia!- chi cazzo è questo? Indossa una cannottiera bianca, non si può chiamare cannottiera, è tipo uno straccio da cucina, le solite cannottiere che i ragazzi molto sicuri di se si mettono, per mostrare i muscoli. Dove sono finita? Perchè mi odi così tanto Dio? Resto zitta e cerco di non far trapelare nessuna emozione dal mio viso. Questo 'ragazzo', o meglio bambino, ha i tratti troppo dolci per essere un ragazzo, entra con un vassoio, con sopra le più schifezze possibili, se le mangio chissà quante passeggiate dovrei fare per riprendere la mia linea. Avrà si e no sedici anni, perchè mi ha chiamata amore? Ho una relazione con un sedicenne di cui non sapevo neanche l'esistenza? Wow. Sia vvicina a me, mi bacia la fronte e appoggia il vassoio sul letto, si sporge nella culla e guarda il bambino che dorme beatamente. -Non è bellissima? Te lo giuro amore, dopo il matrimonio anche noi avremo un bambino come Greg e Denise, e sarà il più bello di tutti, perchè avrà una mamma bellissima, non sei emozionata per domani? Non ci credo ancora che faremo il grande passo? Ti ricordi quando ti ho chiesto di sposarmi? Tu, all'inizio non volevi ma, è vero abbiamo venti e ventuno anni, ma io sono pronto e anche tu, sarà il più bel giorno delle nostre vite e io ti starò accato ogni giorno. E finalmente coroneremo la nostra relazione.- SPOSARCI? MA SE HO VENT'ANNI. E poi dovè Marissa? Dov'è mamma? E Dallas e Madison? Sono la mia famiglia, dove sono? E poi, non ci tengo per niente a mangiare queste cose. Avrò preso almeno 2 chili solo guardandole. Voglio Marissa, voglio ridere con lei. Dov'è finita? 
 
Sto per avere una crisi di pianto, non posso iniziare a piangere qui, davanti ad uno sconosciuto. Lui, non so ancora il suo nome, mi si avvicina e si siede accanto a me, mi abbraccia e mi sussurra all'orecchio -Non mangi? Amore, lo stress per domani ti sta facendo male. Non poi andare avanti così, hai dormito tutto il giorno, non voglio che tu svenga sull'altare domani, mi faresti stare malissimo, sono preoccupato, amore.- Prendo il coraggio, in fondo se davvero domani lo sposo, devo sapere il suo nome. -Chi sei? Dove sono? Cioè, so di essere in Irlanda, ma perchè sono qui?- Il suo viso sembra impallidirsi, inizia a sudare e i suoi occhi divetano lucidi. A proposito dei suoi occhi, sono davvero bellissimi. Se avessi io degli occhi così. -Demetria dimmi che stai scherzando. Ho capito che lo stress può giocare brutti scherzi, ma non così.- Vedendo che il mio viso non cambia e che io non accenno a dire una parola, sbuffa e inizia a parlare -Cazzo, Demetria Devonne Lovato, io sono il tuo ragazzo da DIECI ANNI, come fai a non ricordarti di me? Sono Niall James Horan, eravamo migliori amici poi mi sono dichiarato a undici anni e abbiamo deciso di metterci insieme per scherzo! Come fai a non ricordartelo? Non ti ricordi nulla?- Vedo che le prime lacrime stanno iniziando a rigargli il volto e una stretta al cuore mi toglie il respiro, inizio a piangere silenziosamente anche io e lo abbraccio, forse presa alla sprovvista, forse perche volevo un'altro contatto con lui.. Non mi ricordo di nessuno che si chiami in questo modo nella mia vita, Niall, queste cinque lettere risuonano nella mia testa. Mi ricordo solo Marissa che mi faceva ridere e poi una fitta alla testa. Questo "ragazzo", anche se ancora mi fa uno strano effetto sapere che ha un'anno più di me, mette al sua testa sulla mia clavicola e si fa prendere dai singhiozzi.
-Demi, io ti amo tanto, e anche tu mi ami, ne sono sicuro, perchè non ti ricordi di me? Perchè?- I singhiozzi gli impediscono quasi di parlare e mi sento male ad averglielo detto, sono così senza cuore come dice mamma? Mi soffermo a guardarlo, non è brutto, anzi è bellissimo, i muscoli gli uscivano dalla cannottiera, o straccio da cucina, il corpo era magro e muscoloso, i capelli, tinti ovviamente, erano bellissimi e mi veniva voglia di toccarli e stringerli nelle mie mani, gli occhi.. Oddio gli occhi, erano stupendi, le labbra piccole e sottili che ti facevano venir voglia di baciare così tante volte da farle diventare rosse. Provo a cercare di dire qualcosa, ma nessun suono esce dalla mia bocca, lui mi prede alla sprovvista e mi bacia, forse il bacio più bello della mia vita, forse perchè proprio inaspettato. Provo troppe emozioni dentro di me, le sue guance bagnate inumidiscono le mie. Il bambino si sveglia e inizia a piangere, lui si stacca da me, senza il mio consenso, prende il bambino e lo porta fuori, forse a sua madre, o a suo fratello, Greg, quello di cui parlava prima, penso.
Sento il vuoto sotto di me, fin quando non torna, forse ho fatto la scelta giusta, forse lui è quello giusto, quello che ho cercato per tanto. Quando torna viene da me e mi guarda con gli occhi da cucciolo, possibile che sia così bello ogni volta? Sospira, e inizia a dire, con la sua bellissima voce angelica -Sai, forse dovremmo rinviare il matrimonio, non è possibile che tu non ti ricordi di me, o dell'Irlanda..- questa volta lo fermo io baciandolo, le mie mani vanno dietro il suo collo e sulla sua bocca inizio a sussurrare le mie scuse, e che non voglio rinviare il nostro matrimonio. Sarà di sicuro una pazzia, ma io questa pazzia la voglio fare, chi sa che non sia tutto un sogno? Un bellissimo sogno, con l'uomo della mia vita. E in fondo, io questa pazzia la voglio fare. Esiste solo una vita. E voglio viverla in pieno. -Ora ti riconosco amore mio, sdraiamoci, dai, domani sarà una giornata impegnativa, ma anche la più bella, e non voglio che tu sia stanca.- Mi sdraio con lui che mi accoglie tra le sue braccia, dove ci sto benissimo, metto la testa sul suo torace e inizio a parlare, parlare di qualcosa che accadrà, dei piani futuri e ad ogni sua risposta sento il suo torace vibrare. E godo della sua presenza, del suo calore, finchè non mi addormento con il suono della sua ninna nanna. Domani sposerò uno sconosciuto, uno sconosciuto con cui sto benissimo.
 
°°°°°°
 
-DIANNA, NON SI SVEGLIA, HO PAURA. COSA FACCIAMO? COSAA?- Sento la voce della mia migliore amica, la sento in modo molto forte, strano, lei non urla mai, il suo tono è molto pacato e silenzioso, è molto strano. ASPETTA, Marissa? E Niall? Il mio futuro sposo? Dov'è? Il vestito bianco? Il bambino? Dove è quello che sembrava l'uomo giusto per me? -Oioia, mi fa male la testa, Marissa, cosa è successo? Dov'è Niall?- Sento il rumore dei salti di gioia di Marissa e mia madre che la prega di contenere la felicità, oh mamma, quanto mi sei mancata, anche tu avresti dovuto assistere al mio matrimonio con Niall..
-Demi, sei svenuta, faceva troppo caldo e io ti ho fatto ridere un po' troppo, mi dispiace..- Perchè gli dovrebbe dispiacere? Io sto bene, non sono mica morta... Ma questo vuol dire che Niall non è mai esistito? Ecco perchè era tutto così perfetto.. -Questa cosa non ci voleva oggi, stanotte non dovevate partire?- Partire dove? Mamma mi prende in giro? Resto in silenzio ad ascoltare, come sempre. -Già, Dianna, ma visto che Demi non si è sentita molto bene penso che annullerò il viaggio, dovremmo pagare una penale però..- 
-Scusate, ma dove dobbiamo andare?- Ah, la memoria mi fa cilecca come sempre, e per questo mi becco un'occhiata da Marissa. -Ma sei idiota o ci fai? SVEGLIA, INTELLIGIENTONA, NOI STANOTTE PARTIAMO PER L'IRLANDA! La patria dei folletti, dell'arcobaleno e delle pentole piene d'oro. Potremmo bere così tante birre da risvergliarci la mattina con un mal di testa che schiantiamo! Come potresti dimenticarlo?-


 
Salvee, eccomi qui con una os che ne pensate?
L'idea per scriverla mi è venuta mentre stavo vermanente camminando
per strada con la mia migliore amica AHAH.
Lei pensa che io dovrei continuare e non fermiarmi ad un solo capitolo,
quindi chiedo a voi, vi piacerebbe se la continuassi? La seguireste?
Ormai in tutte le mie storie c'è Demi, la amo troppo per lasciarla fuori AHAHAH.
Allora recensite e ditemi se vorreste che questa os continuasse,
aspetto le vostre idee e i vostri pareri :)
ha, xx
  
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