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Autore: Just a Shapeshifter    18/07/2013    4 recensioni
Forse... o forse sarebbe stato meglio abbracciarsi più forte, stringersi l'uno all'altro più intensamente quella sera di tanti anni fa... ma il passato oramai era alle spalle, così come i due in quel preciso momento. Sospirarono, forse all'unisono, mentre ognuno girava la propria testa e riprendeva il proprio cammino.
Una piccola AxG, non molto consona, se non impossibile... Una AlejandroxGeoff, frutto della mia mente yaoista :3
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Alejandro, Geoff
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Lui era el diablo, colui che aveva sempre avuto in pugno la situazione... lui era il caliente latino, il ragazzo più affascinante del reality...
Era stato giorni interi a prendersi a schiaffi da solo, ogni volta che la sua immagine si materializzava nella propria mente, si ripeteva da settimane che la cosa poteva essere solo impossibile.

Impossibile

Lui l'amava, aveva amato lei e solo lei...

Anche se l'aveva tradito, innamorandosi di lui, per poi tornare dal ragazzo dagli occhi blu

Ma celava una verità, il texano sempre allegro. Certo, chiunque si sarebbe infuriato nel vedere la propria ragazza baciare un altro in mondovisione, ma provava qualcos'altro, Geoff, oltre che alla rabbia... Invidia? Forse, ma non la classica invidia “Io dovrei esserci al suo posto, lei é solo mia!” No, il festaiolo aveva iniziato a provare un invidia diversa... “Perché non ci sono io, al posto di Bridgette?” aveva pensato in un primo momento, sgranando gli occhi, appena realizzato ciò che aveva appena pensato. Tossì, come per scacciare quel fastidio dal petto, mentre distoglieva lo sguardo dallo schermo, cercando di tornare in se.

Era geloso, geloso di non aver potuto baciare Alejandro?! No, no no no! Era... impossibile, si doveva essere così, insomma:
Lui era un maschio,
Lui era innamorato di quella bionda surfista,
Anche Alejandro, poi, era un maschio...

Sospirò, passandosi una mano sui ciuffi di capelli sulla fronte, scendendo dietro, fino alla nuca e massaggiandosela... quella situazione, quei pensieri stavano diventando sempre più strani.
Sarebbe impazzito. Ne era certo.

***

Le lingue lottavano furiose tra di loro, così come i corpi dei due, gli arti si muovevano, le mani accarezzavano, le dita stringevano, lambendo la stoffa dei tessuti e liberando i corpi da quei fastidiosi ostacoli.
Non sapeva ne come fossero arrivati a quella situazione e nemmeno il perché, ma cazzo... gli piaceva da morire. Il latino lo prese per i fianchi, dopo avergli sfilato la camicia, lanciandola da qualche parte, il cappello da texano giaceva sul pavimento, al contrario. Lo prese Alejandro, spingendolo verso l'immenso letto di quella stanza d'albergo. Insomma, lui era lo stratega per eccellenza, el diablo... lui risiedeva nelle camere di lusso, come le suite... non in un sotterraneo con letto sgangherato qualunque e una tv grande quando un quarto della più piccola delle valigie. Ma torniamo a noi:

Si ritrovò supino, col latino, il suo sogno proibito sopra di se, ghignante e con ancora la camicia addosso. Sorrise, allungando le mani per togliergliela e lasciare spazio al suo splendido fisico, ma venne bloccato, mani sopra la testa, tenute da quelle dell'ispanico.
“Oh, no piccolo niño, pazienta.” Gli soffiò in un orecchio, lambendoglielo con le labbra e stampandogli poco dopo un bacio, mentre una mano dal viso scorreva verso il basso, tracciando con le dita una lieve linea lungo il collo, leggera, ma il biondo sentì la pelle bruciare sotto il suo tocco. Sgranò gli occhi, poco dopo, contemplando il fisico di Alejandro, questa volta dal vivo e... dovette ammettere che era una cosa a dir poco celestiale.
Contemplò ogni suo muscolo, ogni centimetro di pelle, mentre il latino ghignava, levandosi finalmente la camicia e successivamente i pantaloni, per poi strappare via quelli del festaiolo, provocandogli un ulteriore sobbalzo, dovuto allo stupore.
Entrambi in boxer, il colorito caffellatte del moro contrastava terribilmente con quello del texano, ma al momento a Geoff poco importava. Sorrise ebetamente, nel sentire Alejandro ricacciare la lingua fra le sue labbra, trasportandolo in un altro dei suoi travolgenti baci... li ricambiava uno ad uno, ghignando mentalmente appena avvertì un rigonfiamento nei boxer di Alejandro, rigonfiamento che premeva contro la coscia di Geoff.

Non gli lasciò nemmeno il tempo di parlare, ghignò e basta, per poi scostarsi da lui e sfilargli i boxer, ghignando nuovamente nel vedere che anche il biondo era eccitato

Bastò uno sguardo, uno sguardo che racchiudeva una miriade di sensazioni ed emozioni diverse, contrastanti...
Il castano ci mise poco a curarlo, fino a fargli raggiungere il massimo del piacere, ma si fermò, appena avvertì che il cowboy stava per raggiungere il climax. Ghignò, semplicemente, strappandosi di dosso l'ultimo elemento di stoffa ad altezza bacino, girando il biondo, che si ritrovò a pancia in giù.
Non era la prima volta con un maschio, per Alejandro. Si divertiva, semplicemente si divertiva a conquistare ogni persone che gli capitava sotto tiro, uomo o donna, non importa di che sesso sia... Un dito scivolò dentro di lui, e venne subito accolto da quelle pareti strette. Sentì il biondo irrigidirsi, dapprima, ma si rilassò poco dopo, il latino se la cavava alla grande.

Un dito, due dita... tre dita...

Geoff si contorceva dal piacere sotto di lui, come per chiedergli di più, come per chiedergli di dargli tutto ciò che aveva a sua disposizione e venne accontentato, subito dopo.
Un urlo soffocato s'infranse contro il cuscino poggiato sul matrimoniale
Un sibilio uscì subito dopo dalle labbra del festaiolo.
Un dolore immenso gli circondò il basso ventre, e la parte bassa della schiena, più o meno ad altezza reni, appena realizzò la situazione: Lui era dentro... lui lo stava possedendo... e a Geoff pareva piacere da matti, se ti toglieva il dolore iniziale.
Il latino si fermò, appena scivolò del tutto dentro di lui. Lo alzò a quattro zampe, come se non pesasse niente, ed iniziò a baciargli le scapole, salendo fino al retro del collo, sentendo i muscoli del festaiolo rilassarsi nuovamente, ma ghignò appena lo sentì muoversi, un poco incerto, come per vedere se faceva ancora male o no. Si alzò in ginocchio, staccando il proprio petto dalla sua schiena e afferrandogli i fianchi con le mani, uscendo di poco e rientrando subito dopo, procurandogli un gemito misto ad un sibilio di dolore.

Erano uniti, i due, uniti erano i loro corpi, forse anche i loro animi... gemeva il biondo, gustandosi ogni spinta dell'ispanico, che beccava sempre quel punto che faceva impazzire Geoff, in più curava la sua eccitazione con una mano, andando a ritmo con le spinte, dando ancor più piacere, se possibile, al ragazzo sotto di lui.

Alla fine entrambi raggiunsero l'attesissimo orgasmo, fiato corto e corpi sudati come ricordo di quello appena successo, e ovviamente il piacere dei due, uno riversato sul materasso, l'altro dentro il biondo... Alejandro uscì da lui, procurandogli un ultimo gemito, un'ultima scossa di piacere. Si girò, lentamente... diamine, già sentiva il male avvolgerlo... sarebbe riuscito a camminare di nuovo? Probabilmente si. Sorrise alla fine, un sorriso che si allargò ancora di più appena notò che anche Alejandro gli stava sorridendo.

***

Stava percorrendo la strada con la sua anima gemella, l'amava, si, ne era certo. Le sorrise, baciandole la punta del naso, incamminandosi sui marciapiedi, entrambi con un gelato in mano, diretti verso la loro casa.
Geoff alla fine aveva scelto, beh, aveva scelto da sempre lei, la sua Bridgette. Le sorrise nuovamente, tenendola dolcemente per un fianco, quando si pietrificò per pochi attimi, nel vedere la figura che arrivava dall'altro lato della strada per pedoni. Deglutì, mentre la bionda mise su una smorfia di disprezzo, notando anche lei... lui.
Teneva per mano una ragazza, forse la conquista del giorno, non poteva saperlo Geoff, non l'aveva mai vista... le due coppie continuarono a camminare, ignorandosi categoricamente. Bridgette prese per la mano il proprio ragazzo, ancora non aveva superato quel fatto del reality, ancora lo odiava . Non una parola, non un cenno. Si superarono, come due coppie di sconosciuti.
Ma i due ragazzi oramai uomini girarono la testa dietro di se, subito dopo, incrociando l'uno lo sguardo dell'altro. Entrambi potevano leggersi un piccolo senso di rancore, rimorso... ma forse era meglio così, forse era meglio che il latino continuasse a sedurre gente e che il texano stesse con la surfista.
Forse... o forse sarebbe stato meglio abbracciarsi più forte, stringersi l'uno all'altro più intensamente quella sera di tanti anni fa... ma il passato oramai era alle spalle, così come i due in quel preciso momento. Sospirarono, forse all'unisono, mentre ognuno girava la propria testa e riprendeva il proprio cammino.


Angolo di M:
Sono una malata di mente u.u si si si...
Troppo yaoista D: Ma che posso farci... i gusti sono gusti :3
In più, vista la mia stupidità (Scrivevo Jeoff al posto di Geoff, ma non é colpa mia, adoro le J D:)... beh, mentre guardavo come si scriveva, ho visto che tra i personaggi hanno aggiunto anche Zanna (chiamato anche Fang in inglese... nganga, zanna in inglese si dice Fang... Dio quanto sono stupida)
Devo ammettere che Zanna mi affascina, ergo credo che prima o poi sfornerò una piccola oneshot su di lui e... boh, devo ancora pensarci u.u
Devo smetterla di parlare all'infinito

Ciao ciao belli <3

~M

  
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