L'INIZIO DELLA FINE 

Capitolo 1: L'incontro 

-Hai deciso con cosa ti vestirai sta sera? 
- Si, alla fine ho scelto il vestito celeste 
-Si vede che hai buon gusto,vado a prepararmi a dopo
-Ciao Emily
Misi giù il telefono, mi guardai allo specchio. Era la prima volta che un vestito mi stava cosi bene.
 Adesso potevo dirlo: ero semplicemente splendida con quel abito, mi stava d'incanto.
Ancora cinque minuti e mi sarei trovata Dylan davanti alla porta puntuale come sempre. 
Non feci nemmeno in tempo a mettermi il mio nuovo lucidalabbra che sentii la macchina parcheggiare davanti a casa. 
Din dong. Eccolo qui il ragazzo desiderato da tutte, perfetto come al solito.
Ormai erano tre anni che stavamo insieme, eravamo una coppia strana, ma perfetta. 
Saremmo andati al ristorante  a festeggiare insieme alla mia migliore amica Emily e al suo ragazzo Brayan. 
Lo salutai e mi rispose con un bacio. 
Eravamo in macchina nessuno dei due si decideva a parlare. Mi sembrava abbastanza strano.
Volevo chiedergli come mai era così silenzioso. 
Alla fine non lo feci anche perché mancavano solamente dieci minuti per arrivare al “Rules” il nostro ristorante preferito.
Trovammo Emily e Bryan seduti al tavolo che ci aspettavano. 
Sentii una suoneria, era quella di Dylan. Lo guardai
- Vai pure avanti, rispondo e vi raggiungo subito- Lo disse con una voce stranissima. 
Risposi con un semplice okay.
Lo vidi uscire dal locale,rimasi in piedi per alcuni minuti poi mi decisi ad andare al tavolo.
- Amber ma sei una meraviglia
-Hei, grazie Bryan gentile come sempre insomma

La serata è finita, posso dire solo che mi sono quasi divertita.  una cosa mi ha dato parecchio fastidio. 
Dylan. 
Non posso credere che proprio oggi si è deciso a stare attaccato a quel maledetto telefono: messaggi e chiamate in continuo. 
Ma chi cavolo lo cerca ogni cinque minuti?? ho notato che era strano da quando era venuto a prendermi ma non volevo chiedergli 
spiegazioni, gli avrei parlato al ritorno. 
Saluto Emily e Bryan mentre guardo Dylan recarsi verso la macchina con una sigaretta e con il cellulare in mano. 
Ecco un'altra cosa che mi da fastidio: vederlo fumare. Salgo in macchina: musica a tutto volume.
Mi metto a fissarlo c'è qualcosa di strano in lui. Non so bene cosa. Non mi sembra lui, è sovrapensiero. 
Vorrei tanto sapere a cosa sta pensando ma purtroppo non posso farlo. Guardo fuori dal finestrino è buio. 
Mi accorgo che ha sbagliato strada glielo dico ma vedo che non mi ha sentito dato che non   mi risponde. 
Spengo la musica.
-Hai sbagliato strada 
-Come?
-Ho detto che hai sbagliato strada
-Sicura?
-So dove abito, e non penso che  casa mia si trovi in mezzo al bosc..

Non faccio in tempo a finire la frase che sento un rumore. Ommidio ha colpito qualcosa, o meglio qualcuno. 
Ci fermiamo sono terrorizzata, non so cosa fare. Scende dalla macchina, scendo anche io vediamo un signore steso sull'asfalto. 
Mi avvicino.. 
- S-signore sta bene? 
Nessuna risposta 
- Senta ci dispiace molto ma non l'abbiamo vista, se possiamo fare qualcosa per lei ci dica pure
ancora nessuna risposta. Noto che gli manca un braccio, lo dico a Dylan e lui si avvicina per vedere. 
Fa un salto indietro. Vediamo che si alza come se niente fosse e si avvicina a noi, si abbassa  e prende una cosa: 
il suo braccio. 
Se lo rimette a posto.
Si gira, non riesco a vedere il suo viso: è troppo buio. 
Si  avvicina un po' di più e noto il suo volto. 
Non è come quello una persona normale ma come quello di un cadavere. 
Aspetta... nonparla, ha il volto di un cadavere e si è rimessoil braccio come se niente fosse  può essere solamente una cosa: 
uno zombie. 
Sono spaventata e sovrapensiero 
- Sali in macchina
- come? 
- sali in macchina, se non hai notato non è normale, è uno zombie! 
Balbetto un semplice -L'ho notato- 
Lo zombie si avvicina inizio a urlare.