The Rime of the Ancient Mollusk
Viscido amico, da quando te ne sei andato
Niunaltro animale al fianco aver ho amato
Furon forse lacrime d’un povero deficiente?
O amico orrido, torna, mio mollusco piangente
Ancor mi perdo nel rimembro dei tentacoli
Con i quali t’insinuavi nei più privati cubicoli
E di donzelle le gonne spiavi flemmatico
Non visto; per poi ricordarmi in modo pragmatico
Che della casa d’un crostaceo ne ricavi alcova
Tu, o dongiovanni, poco ti curi dell’ova
Di belle mollusche stregate da scivoloso
Fascino, dal tuo sommo viscidume colposo
Mai a memoria d’uomo un tal compagno s’è avuto
Però tu, col tuo sostegno muto
Sapevi leggere l’amor mio sopito
Allorché t’allontanavi dal noto appetito
Che un gorgoglio di stomaco non ben nascose
Ahimè! La cupidigia umana per appetitose
Chele di granchio. Vedesti forse come specchio
La ribollente, profumosa acqua del secchio?
Cadde la pentola con scroscio e finì sul ditone
L’ululato mio taurino non celò l’emozione
Di te che pari ad uno stoicheggiante saggio
Mai prima lacrime versasti, com’un dolente paggio
Colsi il lamento tuo, bestemmiai controvoglia
Ma il dolore al re alluce superava la soglia
Tu, sensibile eppur tenace mollusco mio!
Erroneamente pensasti ad un urlo di brio
Che la tua cottura annunciava, malvagio.
Ti vidi perplesso, ti misi a tuo agio
Non capisti quanto mi costò il tacere
E che nell’intimo gridavo, non certo di piacere?
Fuggisti, ferito, mi lasciasti orfano
Al mare gettai mesto un garofano
Sperando tu ne fossi raggiunto, marcio amico
E del mio affetto ricevessi il plico
Rimasi solo e spaventai il mozzo
Quand’ei accorse nel luogo sozzo
Tremarello e giovine e ancor ignaro
Che lo aspettava un rancio amaro
Poiché sorprese lacrime d’un marinaio brusco
Rivolte invero alla fuga del mollusco;
Riuscii a farle passare dall’alluce dipendenti
Se ne andò il fanciullo bello, battendo i denti
Rimasi solo col dolore a cogitare
A chi importò, del ratto che a nuotare
Nel frattempo s’era messo nel pentolone?
Al viscido caro io pensava, con un magone.
E per calmarmi, mi succhiai il ditone.
E’ una cosa molto stupida, e ne sono consapevole e orgogliosa. Per inciso, so bene che strutturalmente non è una ballata e che il mollusco piangente c’è poco e niente XD ma fa parte dell’idiozia! Prego infine il gentile pubblico di non consigliarmi uno psichiatra: ho già preso contatti.