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Autore: harryboobear    18/07/2013    21 recensioni
Un amore proibito, una relazione che non può essere esposta al mondo, un segreto, il loro segreto.
«Stiamo sbagliando?» Gli chiesi guardando i suoi occhi azzurro mare. «Sì, ma io ti amo e non posso lasciarti andare.»
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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«L'estate è agli sgoccioli.» Dissi io cercando di fare una bella inquadratura con la fotocamera dal punto sul cui mi trovavo.

«E tu domani parti per tornare a casa.» Mi disse lui puntando l'obbiettivo verso il mio profilo. Tolsi la fotocamera dal viso e spostai la sua, non amavo essere fotografata. 
«Dai, te ne chiedo una. Non ti sei fatta fotografare per tutta l'estate e io una foto ricordo la pretendo.» Insistette riprovando a fotografarmi.
Mi coprì il viso girandomi dalla parte opposta.
«Non osare. Sai che non amo essere fotografata.» Dissi io girandomi piano, accertandomi che avesse tolto la fotocamera dal suo viso.
«Smettila Ellie, sei bellissima.»
Stava sfoggiando uno dei suoi sorrisi, dei suoi bellissimi sorrisi.
Non potei fare altro che arrossire, mi sentivo sempre a disagio quando qualcuno mi faceva un complimento.
«Sta zitto.» Gli scompigliai la bionda cresta ridacchiando. 
«No, ferma!» Mi disse bloccandomi le mani con le sue grandi. 
I suoi azzurri occhi incontrarono i miei blu chiaro. 
Rimanemmo per qualche secondo in quella posizione, perdendoci l'uno negli occhi dell'altro, fino a quando il mio telefono non cominciò a squillare. Mi liberò con sorriso lascivo sul viso, mentre ricominciava a fotografare il paesaggio.
Tirai fuori il bianco iphone dalla borsa.
Mia madre.
Me lo portai all'orecchio rispondendo. «Pronto mamma.» le dissi poggiandomi al parente del ponte, accanto a Niall. 
Niall era quel ragazzo con cui è facile fare amicizia, con cui rischi che diventi qualcosa di più. Lo avevo conosciuto al corso di fotografia che seguivo quì, a Berlino.
È così che avevo trascorso la mia estate: senza genitori, senza regole, solo la mia passione e una delle più belle persone a questo mondo.
Niall non era bello solo esteticamente parlando, ma anche caratterialmente: era una delle persone più dolci che avevo conosciuto, era intelligente, tranquillo ma allo stesso tempo divertente. Aveva ventidue anni, ormai quasi ventitre. Forse un po' grande per una sedicenne, quasi diciasettenne come me, ma che ci posso fare se lui era l'unica persona, che era riuscita a capirmi in solo due mesi dal nostro primo incontro? 
«Tesoro, come stai?» Mi chiese mia madre dall'altra parte del telefono.
«Tutto bene.» Le dissi sincera, non mi ero mai sentita così felice come ora.
«Non vedo l'ora che tu torni quì a Doncaster.» Già, domani avrei preso il volo e sarei tornata in Inghilterra. Non vedevo l'ora di rivedere la mia famiglia ma ero anche triste per il fatto che non avrei più rivisto Niall.
Lui sarebbe tornato in Irlanda dove e avrebbe avuto un posto di lavoro come insegnante. Si è laureato in anticipo grazie ai suoi buoni voti e tutto ciò gli aveva permesso di avere lavoro come insegnante in letteratura inglese.
Rivolsi il mio sguardo al biondo che si era girato sorridendomi, mentre rispondevo a mia madre. «Anche io mamma.» Le dissi mentre ricambiavo il sorriso di Niall.
«A che ora hai il volo?» 
«Alle dieci e mezza, quindi per il pomeriggio sarò all'aereoporto di Doncaster.» Domani sarei tornata alla mia monotona vita, anche se non ero ancora pronta.
Se solo avessi potuto vivere quì a Berlino per sempre e stare ogni giorno con lui...
«Perfetto tesoro, ora torna all'hotel che è già sera e non voglio che ti accada qualcosa..» Mia madre, la solita preoccupata. «Sì sì, va bene mamma. Ti voglio bene.» Le dissi cercando di rassicurarla. Era ora di cena e saremo dovuti rientrare. 
«Ti voglio bene anche io.» Mi disse lei prima che io attaccassi. 
Misi il telefono in borsa e con Niall ci dirigemmo verso l'hoetl.


Ieri sera avevo consumato la mia ultima cena tedesca, all'hotel dove avevo dormito per più di due mesi. Avevo riso e scherzato con gli altri miei compagni e avevo dormito per l'ultima volta su quel durissimo letto.
Ora ero nella hall con le mie due grandi valigie mentre aspettavo il taxi che mi avrebbe portata fino all'aereoporto.
Ieri sera con Niall è stato tutto formale: ci eravamo dati un abbraccio e due baci sulla guancia, niente di più, niente di meno. Ma smettiamola, cosa mi sarei dovuta aspettare? Lui quelle della mia età neanche le guardava. Eravamo semplici amici, che non si sarebbero più visti per colpa della distanza. 
«Tomlinson, il tuo taxi è quì.» Mi avvertì una delle organizzatrici dei corsi di fotografia. «Buon viaggio e speriamo di rivederti anche l'estate prossima.» Mi disse dandomi un stretta di mano, formali come sempre quì. «Ci conti.» Le dissi mentre prendevo le valigie e mi dirigevo verso l'uscita. Il tassisa venne ad aiutarmi, grazie a Dio. Chi le avrebbe fatte quelle scale con due gigantesche valigie?
Le scesi anche io, pronta ad entrare nell'auto ma mi fermai non appena mi sentì chiamare.
Mi girai di scatto, notando Niall scendere le scale e venirmi incontro.
«Hey Niall, che è successo?» Gli chiesi stupita di vederlo.
Aveva il fiatono e ciò stava a significare che si è fatto tutte le scale di corsa. Prima di parlare fece un respiro profondo. «Ieri... diciamo che non ci siamo salutati nel modo migliore.» Rimasi stupita da questa sua affermazione alla quale arrossii leggermente. «Che intendi?» Gli chiesi curiosa.
«Posso fare una cosa che avrei voluto fare da molto, forse troppo tempo? Qualcosa che non avrei mai fatto senza il tuo permesso?» Non avevo la più pallida idea di quello che stava per succedere ma annuii, correndo il rischio di qualsiasi cosa consistesse quel suo gesto.
Sorrise avvicinandosi a me e accarezzandomi una guancia con le nocche della sua mano. Senza neanche il tempo di fare mente locale, le sue labbra era poggiate sulle mie mentre le sue grandi mani si erano poggiate del mio viso, sulle mie calde guance per colpa del rossore che si stava formando.
Era un bacio dolce, casto, semplicemente un contatto tra le nostre labbra. Quando si staccò mi guardò, sorridendo per poi mordersi il labbro inferiore. «A presto principessa.» E dopo quel salutò entrò dentro l'hotel.
Cosa era appena successo? Mi aveva baciata? Mi aveva dato un dolce bacio sulle labbra a stampo, un semplice contatto che mi aveva provocato mille brividi. Mi toccai le labbra, incredula fino a quando il tassista non mi riportò sulla terra dicendomi di salire nell'auto se no avremmo fatto tardi.
Non riuscivo ancora a capire come un semplice gesto come quello mi aveva potuto far sentire così... così speciale.
Un pensierò balenò subito nella mia testa:

non lo avrei più visto.


Non vi liberete mai di me.
No okay, basta. Sono quì con una nuova idea:
....
non ve la dico se no rovino la sorpresa del prossimo capitolo ouo
Poi ho voluto come protagonista Niall perchè mi sono stancata di ff harry-zayn-zayn-harry.
Su di lui in tutta la mia storia su efp ne avrò viste due.

Passando al capitolo:
Quì abbiamo un Niall molto grande e una Ellie parecchio piccola... *fischietta*
Ora voglio sapere se vi è piaciuta e cosa ne pensate, davvero.
Che dite, i due si rincontrano? In quali circostanze potrebbe succedere?
Fatemi sapere con una bella RECENSIONE :)
Un bacio, pau.

Ellie ; Niall

  
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