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Autore: Le streghe di Salem    18/07/2013    1 recensioni
AVVERTIMENTO: i personaggi sono inventati da me solamente per il carattere. In realtà, non sapendo bene in che fandom inserire la storia, la metto qua.
PROTAGONISTI: Loki, Hela.
Dal testo:
«E sai una cosa, piccola mia? Loro non meritano la tua compagnia. Non meritano di sapere quanto tu sia dolce, simpatica e sveglia. Sono solo dei poveri idioti che riescono unicamente a guardare il lato esterno di te. Anzi, il lato sinistro, per essere precisi. Loro non potranno mai capire quanto tu sia bella. Bella veramente.»
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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NESSUNO PUÒ FARTI SENTIRE INFERIORE, SENZA IL TUO CONSENSO.




«Vieni qua, piccolo cadavere!

«Per Odino, sei più brutta di una vecchia!-

«Ma che dici, Nihaal, è peggio d'una vecchia! È putrefatta, guardala!-

E non erano solo quei tra ragazzini a lanciare offese. Alcune ragazze ridevano, e guardavano in direzione del soggetto degli scherni con fastidio e ribrezzo.

Quando una pietra la raggiunse alle gambe, la ragazza che era così orribilmente presa in giro da tutti, alzò il capo, stupita.

Sapeva esattamente che non sarebbe dovuta uscire. Lo sapeva che sarebbe successo esattamente quello che stava succedendo.

Il fatto era che Hela, così si chiamava la ragazzina, pur essendo figlia del fratello del futuro re di Asgard, era presa in giro perché la sua parte sinistra era... decomposta. Le ossa bianche spuntavano dalla carne marcia, e del bellissimo occhio verde che brillava a destra, a sinistra restava solo una nera cavità.

Un'altra pietra la prese esattamente sul viso, nella parte sinistra. Il piccolo sasso rimase invischiato nella pelle putrefatta.

Non piangere, Hela. Non piangere, Hela.” Ma gli occhi gli stavano pizzicando. Era sul bordo del filo, ad un passo dallo scoppiare in lacrime, mentre un'altra pietra la centrava nell'occhio destro.

La ragazzina si piegò, dolorante. Una lacrima, isolata, le scendeva lungo la guancia, mentre lei cercava disperatamente di trattenere le lacrime.

Poi un ringhio. Così forte da far tremare e strabordare di fuori l'acqua dell'imponente fontana. Un sibilo, minaccioso.

«Oh, ecco che arrivano i fratellini! MOSTRI!»

Urlavano confusamente i ragazzini. Poi corsero via. Accanto ad Hela arrivarono un lupo che, nonostante avesse la stessa età di Hela, nove anni, era già quasi grosso come un adulto, e un serpente, con le scaglie verdi illuminate dal sole.

Quest'ultimo si attorcigliò alla gambe della bambina e le asciugò le lacrime con la linguetta biforcuta, mentre il lupo spingeva contro la sua mano, cercando di tranquillizzarla.

«Fenrir, Jörmungandr...» Mormorò Hela, accarezzando le teste dei due fratelli.

«Siete qua...» constatò. Il ghigno di Fen la fece sentire un po' meglio.

Sempre, sorellina” disse, le parole che risuonavano nella mente di Hela. “sempre” fece eco il serpente.

«Mi dispiace di avervi fatto scomodare. Papà è.. arrabbiato? Sapevo di non dover uscire, ma... volevo stare all'aria aperta, volevo...»

«Giocare con gli altri bambini.»

Concluse per lei una voce, alle sue spalle. I tre fratelli si girarono, fissando l'uomo con i lunghi capelli neri e l'armatura verde e oro che veniva verso di loro.

«Papà!»

Quell'uomo era loro padre, Loki. Ormai non c'era più nessuno nella piazza, quindi Fenrir e Jormungandr poterono lasciarsi andare ad una dimostrazione d'affetto verso loro padre, ricambiata per lo stesso motivo.

Ma Hela era troppo intimorita. Sapeva cosa sarebbe successo se fosse uscita, eppure era stata una scema. Se suo padre l'avesse ripudiata, avrebbe fatto bene.

Loki si avvicinava, con quel suo passo elegante e tranquillo. La bimba stava già preparandosi ad uno schiaffo, quando suo padre la sorprese, prendendola in braccio e appoggiandosela sulle ginocchia.

«E io ti capisco, mia piccola Hela. Capisco cosa vuol dire voler giocare con gli altri, voler agghindarsi come le bambine normali, voler vedere le cose come le vedono gli altri. E capisco anche il senso di impotenza quando ti scherniscono, la rabbia che ti monta nel petto, la tristezza infinita, l'emarginazione forzata.»

Le braccia forti del padre la circondavano, facendola sentire al sicuro ma, soprattutto, amata.

«E sai una cosa, piccola mia? Loro non meritano la tua compagnia. Non meritano di sapere quanto tu sia dolce, simpatica e sveglia. Sono solo dei poveri idioti che riescono unicamente a guardare il lato esterno di te. Anzi, il lato sinistro, per essere precisi. Loro non potranno mai capire quanto tu sia bella. Bella veramente.»

Ormai anche Fen e Jor erano accanto al padre, rilassati e tranquilli. Hela piegò il capo sul petto di Loki, con un sorriso felice sul volto, le lacrime ormai sparite dagli occhi.

Sapeva che la prossima volta che sarebbe uscita sarebbe successa la stessa cosa, e sapeva anche che ci sarebbe rimasta male ugualmente.

Ma sapeva anche di poter contare su un padre, anzi, su una famiglia meravigliosa.

«Ascoltami bene, Hela. Ti prenderanno sempre in giro. Ma tu devi ribellarti. Nessuno ti può far sentire inferiore. Non senza il tuo consenso.»

Mentre suo padre la sollevava, mentre appoggiava la testa sulla sua spalla, Hela verso una lacrima, una sola.

Di gioia.



N.d.A:
benvenuti! Finalmente, dopo tanto che ci penso, ho deciso di scrivere questa one shot sui personaggi della mitologia Norrena.
Vi avverto già che ne seguiranno altre, di os. E i personaggi saranno quelli della (come la chiamo io) "nuova generazione", cioè la famiglia di Loki, sopratutto i figli.
I primi prescelti (?) sono stati proprio il Dio della malefatte ( lo amo <3 xD) e sua figlia, la futura dea dei morti, Hela (O Hel.)
Che dire, ho immaginato Loki molto paterno, ma ho specificato che lo è solo quando sono soli (non sia mai xD)
se vi piace, lasciatemi un commento, se non vi piace, anche una crtica costruttiva mi farebbe piacere v.v ah, la meravigliosa texture è di Morsian graphics <3 https://www.facebook.com/MorsanGraphics
alla prossima
-Fruscello

 

  
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