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Autore: _Jaya    18/07/2013    2 recensioni
Merlin è il mago più potente che abbia mai camminato sulla terra, è famoso per questo, ma non è mai stato molto conosciuto per la sua puntualità. Molto spesso il principe Arthur l'ha mandato alla gogna, per umiliarlo e fargli imparare la lezione, ma puntualmente Merlin ci ricadeva.
Non aveva mai pensato che un ritardo potesse costargli così tanto.
«Partecipante al concorso “All you need is love ~ Settimo girone,"Tanabata Matsuri", indetto da KikiWhiteFly» e al contest "Shot a fiction!", indetto da Ay Nini.
Spoiler finale 5^ serie.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino | Coppie: Merlino/Artù
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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ha partecipato ai contest indetti sul forum di EFP Shot a Fiction! (link) e al concorso “All you need is love ~ Settimo girone,"Tanabata Matsuri", indetto da KikiWhiteFly (link). In attesa dei risultati.



Too late.




Un suo ritardo non gli era mai costato così tanto.
In passato si era spesso scordato di compiere qualche faccenda, aveva svolto mansioni in ritardo, anche molto importanti, ma non aveva mai subìto conseguenze degne di essere ricordate. Un paio di giorni alla gogna: quello era stato il massimo della pena.
Ora il discorso è cambiato.
 
 
È arrivato tardi e questo ha cambiato tutto il suo mondo.
È arrivato tardi al lago, ha fallito. Non è riuscito a compiere il suo destino, nonostante da questo non sia possibile sfuggire. Arthur è morto tra le sue braccia, ringraziandolo di averlo sempre sostenuto, fino alla fine. Merlin non potrà mai scordarsi quegli occhi azzurri come il cielo in una giornata serena: lo ha perdonato, lo ha ringraziato di non avergli parlato mai della sua magia.
 
Merlin alza lo sguardo al cielo, ma non riesce a vedere, accecato dalle lacrime. Negli occhi ha le immagini del suo primo incontro con Arthur, accaduto tanti anni prima.
“Ehi amico, ti sei divertito abbastanza.”
“Parli con me?”
“Ti sei divertito abbastanza.”
“Ti conosco?”
“Sono Merlin.”
Non erano partiti con il piede giusto. Si erano odiati, mal sopportati fin dal principio. Merlin trovava insostenibile la sua boria e la sua arroganza. Arthur aveva finalmente trovato qualcuno che, con la sua insolenza, riuscisse a tenergli testa.
Con un sorriso il mago si domandò cosa avesse deciso il destino: aveva giocato con le loro vite, facendoli incontrare e mai più separare.
“Due facce della stessa medaglia”, è così che il Grande Drago aveva definito il re di Camelot e il più grande mago che abbia mai messo piede sulla terra.
 
 
 
Ma non è questo che lo affligge di più.
No, c’è qualcosa di peggio dell’aver perso il migliore amico.
 
È arrivato tardi a capire quei sentimenti così forti. L’aver confuso un amore profondo con l’affetto, una necessità di assicurarsi la salvezza dell’altro, con la fedeltà ad un destino non gli dà pace.
Ora, però, il cuore di Merlin è sincero con se stesso: batte a un ritmo forsennato, come se volesse recuperare il tempo perso.
Lo ama.
Un sentimento profondo, ben radicato nel suo petto.
Non è strano, non è anormale, è la sensazione più completa mai provata fino a quel momento. Ma un velo denso di malinconia rimane sul cuore di Merlin: il suo ritardo cronico lo ha portato a non capire in tempo i suoi sentimenti.
 
 
Merlin si guarda intorno: sente come un battere sordo nel petto. Si sente spaesatoin quel grande mare di amore.
Non sa come gestire questa nuova consapevolezza: è una forza a cui non può sottostare, come la più potente legge della magia. Forse è davvero una magia, ma non compiuta da lui: Merlin è sicuro di questo. È stato Arthur ad ammaliarlo, a renderlo saturo di amore.
 
Crolla a terra, Merlin, come un corpo senza vita. I singhiozzi si fanno più forti e rumorosi. Le ginocchia affondano nell’erba, le mani cercano appoggio, il capo è chino.
Ha perso l’uomo che ama. È solo, adesso, senza possibilità di rivederlo.
Arthur è morto, e nemmeno tutta la sua magia o il suo amore possono farlo tornare indietro.
Dovrà aspettare secoli, millenni forse, prima di ritrovare il re del passato e del futuro, prima di ritrovare Arthur.
 
 
 
Sono passati alcuni secoli, e Merlin è sempre qui sulle rive di quel lago. Il dolore tanto forte si è assopito, celandosi nella malinconia. Passa le giornate a cercare libri dimagia, trovando così cimeli delle ere passate.
Capita che si inoltri nei villaggi e nelle città, come se volesse cogliere il passare del tempo. È una sensazione sottile, quasi impercettibile, che solo chi ha veramente visto il susseguirsi degli anni riesce a palpare.
 
Ogni sera torna a quel lago e rivolge un sorriso ad Avalon.
Non potrebbe mai abbandonarlo. Qui riesce a percepire più chiaramente la presenza di Arthur, riesce a rivedere i suoi occhi azzurri nelle acque cristalline del lago.
Ogni tanto si siede ai piedi di un vecchio albero, leggendo un libro o creando qualche incantesimo. Più spesso rimane seduto, tornando indietro con la memoria ai tempi di Camelot, quando bastava poco per essere felice.
 
 
 
Secoli dopo, Merlin ritrova nelle pagine di un libro la sensazione di smarrimento che aveva provato.
Mai aveva sentito così chiaramente di poterlo amare, come ora che tutto l'amore era vano.”
Alla fine Elizabeth è riuscita a unirsi con Mr Darcy e l’amore ha trionfato.
Merlin osserva le acque ferme del lago, immobili e uguali da secoli. Sarebbe accaduto così anche a lui?
 
 
 
 
***
 
 
 
Gli occhi cerulei si spalancano per la sorpresa nel sentire quel sussurro: prende posto su quel viso un’espressione che Merlin aveva visto solo una volta.
« Ti amo ».



   
 
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