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Autore: Giuls_BluRose    18/07/2013    5 recensioni
Goten è solo in un prato e avrà a che fare con uno strano incontro che gli aprirà gli ochhi su un mondo che lui non conosceva assolutamente.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Goten, Mirai!Gohan
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti :D In rete ho trovato una bellissima immagine e ho immaginato un incontro tra Goten e Mirai Gohan, spero vi piaccia. Aspetto le vostre recensioni
Alla prossima :D <3
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Una strana navicella era apparsa improvvisamente in cielo e stava atterrando in un vasto prato. Il piccolo Goten era solo in quel luogo e rimase immobile ad osservare l'atterraggio di quel marchingegno, che delicatamente stava scendendo verso il suolo. Quando fu abbastanza vicino Goten notò che su un lato della navicella c'era un logo che conosceva benissimo, lo avrebbe riconosciuto tra mille: C.C., il simbolo della Capsule Corporation. Il bimbo rimase molto stupito: da quando in qua Bulma aveva realizzato una simile costruzione? Si avvicinò curioso: era una sfera di un materiale sconosciuto a lui e c'era una sola entrata, dalla grandezza della navicella Goten si rese conto che molto probabilmente era una mono-posto. L'entrata si aprì e il piccolo rimase veramente stupito quando vide uscire un ragazzo che assomigliava molto a una persona veramente importante per lui: era alto, con i capelli alti e scuri, occhi colore dell'immensità e una tuta arancione che conosceva benissimo: la stava indossando anche lui in quel momento.

“Fratellone....” sussurrò il piccolo.

Gli occhi di quel misterioso ragazzo si illuminarono e divennero leggermente lucidi all'udire di quelle parole.

Goten però vide che l'età non corrispondeva e che aveva una profonda cicatrice che partiva dalla tempia sinistra e arrivava alla corrispondente guancia.

Il ragazzo si avvicinava al piccolo che improvvisamente indietreggiò

“Goten stai calmo, non ti voglio fare niente”

“C-chi sei tu? C-come fai a conoscere il mio nome?!”

“Non mi riconosci, sembrava di si”

“Gohan?”

Il giovane abbracciò delicatamente il bambino e lui lo ricambiò stringendolo forte.

“Che cosa ti è successo, cosa sta accadendo qua?”

Goten non sapeva spiegarsi perchè il fratello fosse cresciuto così tanto e perchè fosse ferito, e poi perchè era arrivato con quella strana navicella?

“Io non sono di questa era, sai vengo dal futuro....”

Il bimbo sembrava non capire, così il maggiore gli fece cenno di sedersi sul prato: Goten era molto curioso e si sedette sulle gambe del “fratello del futuro”.

“Allora?”

“Ahahahah sei curioso vedo......”

Il minore dei Son arrossì e rise imbarazzato assumendo la classica posa del padre, facendo sorridere un po' amaramente Mirai Gohan.

“Devi sapere che esistono altri mondi, passati e futuri dove le cose possono essere andate diversamente e questa è la storia del mio mondo. Io vendo da venti anni in avanti e le cose sono molto differenti da come le conosci tu...”

La faccia del piccolo era fissa su quella di Gohan e lo guardava molto incuriosito, non sapendo ancora la tragica storia che gli sarebbe stata raccontata da lì a poco.

“Nostro padre morì quando avevo solo dieci anni e solo pochi mesi dopo arrivarono due terribili androidi: C18 e C17”

“Che cosa? Ma loro sono buoni!”

“Adesso, ma prima erano spietati e cinici, avevano prese il controllo del mondo, sconfiggendo tutti i migliori guerrieri della Terra: da Vegeta a Yamcha, siamo sopravvissuti solo io e Trunks.”

“Il mio amico?”

“Si proprio lui, poi io per mano di C17 sono morto...”
“COOOOOSAAAAAA?!?!?!?!” La faccia di Goten era completamente sconvolta da quella notizia, non ci poteva credere: il suo adorato fratello non poteva essere stato ucciso.

“Si, ho cercato in tutti i modi di salvare Trunks e ne ho pagato le conseguenze, ma adesso torniamo al racconto se vuoi.”

Goten annuì

“Allora, dopo la mia morte Trunks tornò proprio in questo passato per avvertire tutti della minaccia e poi tornò tra anni dopo per aiutare tutti a sconfiggere i nemici, poi tornò nel nostro mondo e li sconfisse anche lì, era diventato molto più forte di prima e anche di me.”

Il piccolo non era al corrente di quel Trunks venuto dal futuro, quindi decise che quando sarebbe tornato a casa avrebbe chiesto spiegazioni.

“Sei a conoscenza delle sfere di Namec vero? Bravo.. Trunks riuscì a raccoglierle tutte e riportò tutto alla normalità, la Terra era distrutta e i suoi abitanti si erano decimati, ma le vittime furono riportate in vita, anche io, e le città ricostruite. Trunks poi tornò nuovamente qua per avvertire tutti che la minaccia era stata sventata e venne a conoscenza della tua futura nascita. Quando me lo disse non credevo alle mie orecchie: volevo assolutamente conoscerti e quindi eccomi qua!”

“E come hai fatto a viaggiare nel tempo?”

“Sono venuto con quella, è una macchina del tempo costruita da Bulma, ma ci vuole molto tempo per un viaggio di andata e ritorno, ecco perchè ci ho messo così tanto ad arrivare”

Goten era meravigliato da quel racconto, ma aveva capito tutto il dolore che aveva provato così lo abbracciò forte facendo sciogliere completamente il Son maggiore.

“Sei molto coraggioso lo sai Gohan?”

“Davvero, tu lo pensi realmente?”

“Certo! Altrimenti non ti saresti sacrificato per Trunks e per la Terra.”

Si vedeva che le parole del piccolo erano sentite e sincere e questo fece intenerire moltissimo il guerriero del futuro.

“Ma allora è tornato in vita anche papà?”

Gohan divenne improvvisamente triste

“No, vedi noi abbiamo fatto tornare in vita le vittime degli androidi e papà è morto per una malattia cardiaca.”

“Non ti devi rattristare! Ci sono sempre i tuoi amici a tenerti compagnia!”

L'allegria di Goten fece effetto e a Gohan tornò per un poco il sorriso.

Decisero di passare il pomeriggio insieme tra risate giochi. Goten raccontò un po' di se al fratello, dalla nascita fino all'ultima lotta contro Majin Bu, raccontò entusiasta quando la sua controparte del presente fosse diventata forte e del fidanzamento con la figlia di Mr. Satan, Videl.

Gohan ascoltava interessato il piccolo scompigliandogli dolcemente i capelli, era proprio un bambino dolce e ingenuo, un po' come il padre.

Purtroppo arrivò troppo presto il momento per Gohan di tornare nel suo mondo, Goten non voleva separarsi così presto dal fratello appena ritrovato, così si aggrappò alla sua gamba cominciando a piangere.

“No, non te ne andare via!”

Le lacrime del fratello fecero segno nel cuore del giovane che lo prese in braccio e lo strinse forte a se cercando di consolarlo.

“Dai non fare così, giuro che tornerò a trovarti presto e questa volta porterò anche Trunks insieme a me e tu ci porterai dai tuoi amici!”

“Me lo prometti?”

“Promesso!”

Gohan diede un bacetto a Goten e risalì sulla macchina del tempo che spicco velocemente il volo e scomparì nel nulla. Goten era felicissimo di aver conosciuto Mirai Gohan e da quel giorno viveva con la speranza di poterlo riabbracciare e i suoi sogni presto sarebbero diventati realtà.

   
 
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