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Autore: ilcoraggiodisognare    18/07/2013    8 recensioni
"Pensando a lui è impossibile non sentirsi in estasi."
Genere: Commedia, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Impacciato, impulsivo e quasi violento mi travolse in un'ondata di amarezza. Al tocco forte sulla guancia persi l'equilibrio e, se non era per la reazione seguente alla sua azione, Harry mi avrebbe lasciato lì, senza una spiegazione, sul pavimento freddo del bagno del locale. Il suo tocco a contatto con la mia mano fu leggiadro, normalmente perfetto. Subito un brivido mi pervase lungo la schiena. La rabbia che ribolliva dentro, a poco a poco, stava mutando nel solito sentimento che sentivo al solo guardare quel ragazzo che, non stupido quanto me, mi è sempre stato accanto, anche in momenti come questi. 
Era una di quelle sere che avrei voluto dimenticare all'istante, una di quelle sere in cui riuscivo ad odiare i paparazzi.
Tra il bagliore delle luci rosse nel locale, avevo dimenticato che, essere tra le braccia di Harry, non significava essere al sicuro. O forse lo sapevo ma non volevo ammetterlo. Non c'è posto in cui io mi senta davvero bene che non sia tra le sue braccia, tanto resistenti quanto fragili quando intravedeva un flash di una fotocamera. 
Subito mi strinse la mano per dirigerci al bagno degli uomini, dove ora eravamo, uno difronte l'altro, a confrontarci. 
Il posto era umido, c'era un tanfo terribile ma, tra il buio e le mattonelle rotte del pavimento, sapevo che due occhi grandi verdi smeraldo mi guardavano con un'espressione agitata. Anche avendo il peggior posto attorno, avrei riconosciuto quegli occhi ovunque e avrei sentito quel dolce sentimento sentendomi osservato. 
Le sue mani vagavano sul mio viso, in cerca di chissà che cosa. 
Il buio si faceva opprimente. Ero sicuro che la stanza si stesse restringendo perchè a mano a mano sentivo il respiro di Harry sempre più affannoso, rabbioso ma contenuto. 
Il suo tocco mi faceva rabbrividire tra le pareti di quel posto in cui il profumo del sapone appena usato era l'unica cosa che non avrebbe fatto denominare quel bagno lo spazio peggiore per una conversazione o per qualsiasi altra cosa. 
I suoi polpastrelli si davano spazio sulla mia guancia colpita. Avrebbe voluto chiedermi scusa implorandolo di perdonarlo. 
Il suo insistente tastare si affievolì quando mi cinse gli occhi con le dita. Ora eravamo uno di faccia all'altro, spogliati dei nostri sentimenti più puri. 
Dalle nostre labbra nemmeno una parola riuscì a ribellarsi a quella situazione. Il buio ed il silenzio incombeva ad ogni nostro incontro. Nessuno doveva vederci e tantomeno sentirci. 
L'atmosfera si prendeva gioco di me, non riuscivo a capire cosa stesse pensando in quel momento Harry. Continuava a toccarmi, con fare quasi violento mi strinse il fianco, quasi avesse paura di qualcosa. 
L'aria insopportabile e l'atteggiamento di Harry mi fece capire che quella serata doveva essere una di quelle da dimenticare anche per lui. 
Dalla porta si riuscivano ancora ad intuire i gridolini e le parole toccanti, non perchè commoventi, dei paparazzi e delle persone che ci avevano notato. 
Una tristezza inconfutabile mi assalì facendomi pensare che non avrei mai più vissuto normalmente, tra serate nei locali con amici e cene con parenti. Tutto quel che prima denominavo essenziale si affievoliva a mano a mano che il pensiero di Harry si faceva sempre più insistente. Harry mi aveva cambiato, mi aveva stravolto con un solo sguardo. Il suo sorriso mi aveva incantato dalla prima volta che ci vedemmo, nascondendo ognuno i propri sentimenti che suscitava nell'altro. 
Chissà sotto quale forma di magia, un ragazzo come Harry, sarebbe interessato a me. 
Alto, con un bel fisico ed un viso da angelo, Harry è la preda perfetta di chiunque, etero o meno. Chiunque si sarebbe perso nei suoi occhi, chiunque avrebbero pensato che non avrebbe mai più visto un ragazzo affascinante come lui ed invece questo ricco bottino era destinato a me. Minuto dopo minuto, riuscivo a sorprendermi della mia poca autostima che mi abbandonava del tutto quando mi osservava. Il suo sguardo mi provocava lo stesso effetto di una droga pesante. Pensando a lui è impossibile non sentirsi in estasi. 
Dopo ore, le risate sommesse e le parole di troppo divennero solo un sibilo. 
Una felicità immane vampò nel mio corpo. Strinsi a me il corpo di Harry, avere il viso appoggiato al suo petto era la miglior sensazione al mondo, che superava ogni gioia nell'aver vinto un premio. 
Harry si appoggiò al muro per poi scivolare sulle mattonelle del pavimento, io lo imitai. Guardandolo nella penombra, ero sicuro di ciò che ero riuscivo ad intuire. 
Sentivo la sua voce, roca e impastata dallo stare troppo tempo senza parlare, che mi confortava, che mi consolava dicendo che tra poco sarebbe tutto finito. Lui dominava gran parte della mia mente, riuscivo a sentirmi bene solo ricordando le sue labbra che si muovevano dicendomi cose che nessun altro mi avrebbe voluto dire. 
Un rumore ci fece sobbalzare, un pugno contro la porta e la voce che da ore avremmo voluto sentire.
Ragazzi, potete uscire ora.
Tentennai prima di accendere la luce nella stanza, spinsi con il dito il tasto. 
Harry si fiondò tra le mie braccia, troppo alto per riuscire nella sua impresa, mi alzò per le braccia e tra lo stupore e la felicità di essere di nuovo liberi, appoggiò le sue labbra sulle mie. 
In un attimo mi sentii bruciare dentro, ogni singola emozione aveva il suo odore, il suo profumo. Nel mio petto un fuoco ardeva solo per lui ed ero sicuro che, qualunque cosa sarebbe potuta succedere, insieme, potevamo annientarla e farne cenere

fv

 

  
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