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Autore: S t r e g a t t o h_    19/07/2013    4 recensioni
{Questa storia non è un plagio, sono Scarlet_Ace00 ho cambiato nikname}
[arancione][Long][Kirino Ranmaru/ Nuovo personaggio][Triangolo]
Buongirino gente!(?)-oggi saluto così-
Eccomi qui con una nuova long. *esulta solo lei*
Il protagonista è la mia nuova OC e Kirino, diciamo sono i due Kirino...L'idea mi è venuta vedendo la copertina di un fanbook, di cui cercherò di mettere l'immagine se capisco come diavolo si fa...
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« Haru-chan, ti prego vieni con me! » una ragazza dai lunghi, mossi, capelli rosso fuoco, legati in una coda alta e gli occhi color della notte, pregava l’amica, scuotendole un braccio.
« Non ci penso neanche, lo sai bene che io non ci credo affatto a queste cose! Si inventano tutto! Quindi io dalla maga, chiromante o come cavolo si chiama non ci vengo! »
[...]
« Tu, sei la ragazza scelta dagli “alti saggi”... Fai le scelte giuste... Attenta, sta sbocciando... » subito dopo aver pronunciato queste parole la donna sembrò risvegliarsi, come da una trance e si guardò intorno interdetta.
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... aveva i capelli lisci, rosa, come i fiori di ciliegio e grandi occhi azzurro cielo.
[...]
« Ma-ma tu... Cosa s-sei? »
« Un angelo no? »
Spero vi piaccia!
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Kirino Ranmaru, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Triangolo
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I can't decide, I like them both!
                                        .:Prologue:.










Uno, in due

buono e cattivo

torneranno ad essere uno

solo quando, una ragazza,

saprà amare, ognuno dei due

come fossero uno solo

 

 

 

 

 

 

 

 

« Haru-chan, ti prego vieni con me! » una ragazza dai lunghi, mossi, capelli rosso fuoco, legati in una coda alta e gli occhi color della notte, pregava l’amica, scuotendole un braccio.

« Non ci penso neanche, lo sai bene che io non ci credo affatto a queste cose! Si inventano tutto! Quindi io dalla maga, chiromante o come cavolo si chiama non ci vengo! » disse l’altra, dimenandosi dalla presa dell’amica.

Haruka non aveva mai creduto alla veggenza, alla magia, lei  non credeva neanche al paradiso, all’inferno, agli angeli e ai demoni, erano solo invenzioni dell’uomo, non potevano esistere.

« Dai, fai contenta  Mi-chan, dopotutto è il suo compleanno! » disse un ragazzo dai capelli blu e gli occhi ambrati, come quelli di un gatto; Mitsuko arrossì.

« Masaki, taci! Va bene, verrò con tè, ma solo ad ascoltare, non credere che mi farò predire il futuro o cose simili » Haruka, sospirò sconfitta e si sistemò una ciocca rosso veneziano  che le era caduta di fronte agli occhi rosei.

« Sei un tesoro! » Mitsuko gioii e abbracciò l’amica.

« Noi vi aspettiamo quì! » urlarono Seiji e Ryuuji in coro. I due gemelli avevano gli occhi color ametista e i capelli verde smeraldo sempre spettinati, con ciocche che andavano di qua e di là. 

Quei due erano dei gran bugiardi, infatti mentirono, avevano altre intenzioni, che restare lì ad aspettare le amiche; non appena le ragazze svoltarono l’angolo per dirigersi dalla chiromante, insieme a Kariya, andarono sugli autoscontri a divertirsi.

 


Le due amiche arrivarono di fronte ad un vecchio carretto di legno, l’entrata era coperta da delle tende, sporche, blu scuro, con delle stelle e delle mezzelune gialle, disegnate sopra.

Si guardarono un po’ perplesse e disgustate, Haruka inspirò aria, per darsi coraggio ed entrarono.

Un vecchia signora, accolse le ragazze; aveva i capelli grigi, arruffati, gli occhi piccoli, che attribuivano alla vecchietta un aria molto losca, le mani sembravano le zampe di un ragno e le unghie erano lunghissime.

Mitsuko si sedette di fronte alla maga mentre Haruka rimase vicino all’ entrata, dove il tanfo di marcio, che aleggiava nella stanzetta, non era troppo forte.

« Dimmi, cara ragazza, cosa vuoi sapere dal tuo futuro »iniziò la vecchia.

« Beh, riguarda l’amore... c’è un ragazzo... che mi piace... ma non so se lui ricambia... » Haruka ridacchio, stando attenta a non farsi sentire; vedere la sua amica così impacciata e imbarazzata, era divertentissimo “Deve proprio piacerle Masaki...” pensò.

Miss Brilibu - così, diceva il cartello al di fuori di quel postaccio - chiuse gli occhi e cominciò a muovere le mani in torno alla “mitica” sfera di cristallo, posta sul tavolo.

« Vedo un grande amore, rosso come i tuoi capelli...Un ragazzo, sì! Vedo un ragazzo... Bacia la ragazza dai capelli color della passione... Tanta felicità per questa coppia... » La donna fece un grosso sospiro, come se non avesse respirato da due minuti.

La ragazza dagli occhi rosei per poco non si strozzò con la saliva dal ridere “ Questa si becca un infarto tra poco...”

« Potrebbe dirmi l’aspetto del ragazzo? » chiese la Mitsuko.

«Sono spiacente ma il collegamento si è interrotto...»

A questa frase, la fulva si avvicinò al tavolo, prese l’amica per il braccio e incominciò ad avviarsi verso l’uscita.

« Aspetta! » La donna si avvicinò alle due ragazze, respirando, apparentemente, a fatica.

« Tu, sei la ragazza scelta dagli “alti saggi”... Fai le scelte giuste... Attenta, sta sbocciando... » subito dopo aver pronunciato queste parole la donna sembrò risvegliarsi, come da una trance e si guardò intorno interdetta.

Le amiche corsero via, impaurite, e tornarono nel posto in cui si erano lasciate con i ragazzi, i quali le stavano aspettando. Si fermarono ansimanti.

«Allora?»

« E’ stata la cosa più stupida che io abbia mai fatto, quella era pazza, alla fine mi ha detto una cosa stramba, sembrava assatanata! » commentò Haruka con il fiatone.

« Mi ha predetto il futuro, ma concordo con Haru-chan; sicuramente era tutta una balla! »

Tutti si misero a ridere.

I cinque ragazzi passarono il resto del pomeriggio al luna-park, divertendosi sulle varie attrazioni.

All’imbrunire ognuno tornò a casa sua. Haruka viveva distante dal parco, perciò si mise a correre per  viali e stradine; arrivò a casa.

« Scusa il ritardo mamma! »

«Sempre la solita, dai vieni a mangiare » rispose la madre, tenendo in mano un cucchiaio da cucina.

« E papà? » chiese Haruka non vedendolo.

« E’ ad una cena di lavoro, quindi, serata tra donne! » la figlia sorrise, adorava passare il tempo con sua madre, era una donna molto energetica, ogni tanto chiedevano ad Haruka se quella fosse sua sorella talmente era bella e somigliante a lei; quando stavano insieme, facevano di tutto. 

La sera passò velocemente, la ragazzina si preparò per la notte, salutò sua madre e andò a dormire; ripensò per un po’ alla giornata passata con i suoi amici, poi Morfeo la accolse tra le sue braccia.

 

 

 

 

 

La storia sta cominciando, 

ha iniziato a crescere sull’oggetto che racchiude i segreti.

Cari ragazzi,

da ora potete cominciare a cercarla.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo di una depressa con gli occhiali che fanno vedere meno.

 

Salve gente!
Ho ricontrollato sto prologo almeno 30 volte in un giorno, bevendomi un cartone intero di latte.

L’idea mi è venuta mentre girovagavo su google in cerca di immagini di Kirino, poi ho visto la copertina di un fanbook e... lampo di genio (che fa pena) 
Oddio, non avrò internet per le prossime tre settimane perchè vado in inghilterra! :( Quindi non aggiornerò sorry!

Il rosso venziano è una tonalità di rosso scuro, questo è l’indirizzo per vederlo su Wikipedia:

http://it.wikipedia.org/wiki/Rosso_veneziano

Ok fate pure con le recensioni neutre tanto fa pena...- ho l’autostima sotto terra -


Baci

 

Scarlet_Ace00

 

p.s.

Ho cancellato la mia fic “Benvenuti alla residenza Yutaka” perchè ripensandoci l’idea mi sembrava un po’ banale e non mi piaceva molto.

Mi scuso con tutte le persone che hanno usufruito il loro tempo per recensire e per mandarmi gli OC.

Gomen'nasai *si inchina*

  
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