A Greta,
grazie.
Come un carillon
Kalahary
Specchiarsi nell’acqua di un lago e vedere la propria
immagine è frustrante, quando un peccato riaffiora alla mente e il riflesso
mostra il tuo volto e la bestemmia che hai pronunciato.
Forse appare giusto e morale allontanarsi dalla persona
amata per salvare la sua vita, ma così perderà il sorriso e l’esistenza
diventerà una fredda lastra di ghiaccio, insensibile persino al calore del
sole.
Hai lasciato il ricordo e il tuo passato alle spalle,
pensavi che anche lei, la tua Bella, ti avrebbe dimenticato come un’onda sulla
sabbia, che un attimo prima ti sfiora dolcemente ed il momento successivo non
c’è più.
Continui a camminare, sperando che sul tuo sentiero
ritorni la tua buona stella, quella che illuminava la tua vita. Ma in quelle notti
buie c’è solo la luna, onnipresente e attonita nel
dolore, come il tuo rimorso ed il senso di colpa.
Ti chiedi se ne sia valsa la pena, e in fondo
al cuore sai che non è così, che andartene è stato il peggior errore. Puoi
forse tornare sui tuoi passi, Edward? Il tuo amore, la tua Bella, potrebbe già
essere lontana dal tuo cuore.
Il dubbio ha fatto breccia nella tua mente,
la conferma è racchiusa nel tuo cuore da tanto tempo. Attendere è sciocco, il
cielo non ti darà una risposta, non ci sono angeli a ricordarti il suo volto ed
i suoi gesti. Forse l’hai perduta per sempre e la vita non ha più significato,
ma l’amore non è il sentimento eterno?
Hai
capito che il tempo trascorre, come un carillon, ma che per lei si era fermato
a quel settembre, tutto si era arrestato, la neve non sarebbe più scesa e il
sole non sarebbe più comparso. Ti chiedi perché hai compreso solo adesso quanto
fossi importante per lei e non riesci a risponderti.
Corri indietro, non sai quale sarà il tuo
futuro, se sarai con lei, se accetterà di nuovo il tuo amore, ma il cuore ha
ripreso a battere al ricordo del suo sorriso e gli occhi guardano ancora le
stelle. Sei ritornato in te, Edward.
La vedi e ti fermi, con lei adesso c’è
qualcuno che le riempie di gioia le giornate. Cosa farai ora? Non piangere per
il dolore che provi, per le nuvole che coprono il tuo sole. Questa è la punizione, amara come la
delusione.
Provi ad ignorare questa nuova sofferenza. Vuoi vedere se
troverai ancora la finestra della sua camera aperta e scopri che lei, Bella, è
ancora lì, con in mano le chiavi del tuo cuore.
Ti guardi intorno e vedi lei, gli occhi spauriti e lo
sguardo immerso nel panico. Sfiori delicatamente i suoi ricordi e le rammenti
la dolcezza dei più piccoli gesti, la tenerezza fra di voi e più semplicemente
l’amore.
Non sei più triste, il cielo si è schiarito, la luna ti
guarda soddisfatta e non più accusatrice. Forse è più complicato di prima ma
dentro di te hai la certezza che non ricommetterai lo stesso sbaglio.
Adesso è arrivata una nuova alba, una nuova vita da
iniziare mano nella mano. Non pensavi di essere così forte, Edward? Devi
esserlo per lei, solo per lei.
Il
carillon ha ripreso a girare, senza che scenda un granello di sabbia per voi
immortali, per voi, a cui il destino regala il dono più importante della vita.
Dalle ceneri un sentimento, dal dolore la gioia, dal silenzio una promessa infrangibile: un amore senza tempo.
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Spero vi sia piaciuta... L'ho scritta circa due mesi fa, e mi hanno convinta a postarla...
Non so se il risulatato sia poi quello che mi ero immaginata ad ogni modo è uscita così...
Kalahary