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Autore: Giuls_BluRose    19/07/2013    2 recensioni
Videl è al palazzo di Dende, la mancanza di Gohan le stringe il cuore, ma un piccolo incontro con una faraflla risveglierà in lei la speranza.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Videl | Coppie: Gohan/Videl
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti :D Ecco una piccola fic che spero vi piaccia.
Una leggenda dice che le farfalle sono i defunti che ci vengono a trovare e ho preso questa premessa per far riaccendere la speanza nel cuore della giovane protagonista del racconto.
Leggete e fatemi sapere cosa ne pensate.
Scusate se l'immagine non è proprio come ho descritto la farfalla nella storia.
Alla prossima, un abbraccio :*
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La dedico a tutti quelli che mi seguono, grazie mille, di cuore <3




 


 

 

 

Un soffio di vento fece alzare il capo a Videl, che fino a quel momento se ne era stata rannicchiata in un angolo di quel grande palazzo. Era successo tutto così in fretta: un momento prima la sua vita trascorreva normalmente e subito dopo era una dei pochi superstiti della strage di Majin Bu. Adesso era insieme al gruppo dei Guerrieri Z nel grande palazzo dove viveva il Supremo Dende, era stata portata lì per salvarsi dalle grinfie di quel malvagio mostro e del mago Babidi, il suo padrone. Le lacrime non riuscivano a placarsi e un fiume in piena sembrava riversarsi sulle sue guance, tutta colpa delle parole pronunciate poco prima da Goku, erano state chiare e coincise:

“I piccoli Goten e Trunks stanno bene, ma Gohan e Vegeta purtroppo non ci sono più: è stato Majin bu a farli fuori.”

Il mondo le era caduto addosso, non era possibile che quel ragazzo forte e coraggioso fosse appassito così velocemente sotto le torture di quel mostro rosa, apparentemente buffo e gentile ma inevitabilmente infido e crudele. Si era stupita quando l'uomo aveva dato la notizia: era serio e nei suoi occhi non si leggeva nessun sentimento: come poteva essere, Gohan era pur sempre suo figlio e la sua morte non aveva avuto nessun effetto nell'animo di Goku? Era vero, un guerriero che si rispetti non si fa vincere dal dolore e dalla frustrazione, ma c'è un limite a tutto.

Videl era immersa nei suoi pensieri, lasciata sola a se stessa, abbandonata...

Improvvisamente un piccolo animaletto attirò la sua attenzione: era una farfalla che si era posata ai suoi piedi. Non ne fu attratta per ciò che era in realtà ma per quello che appariva: era una farfalla dalle grandi ali coloratissime, dei colori che erano rimasti impressi nella mente di Videl: verde, rosso, blu e nero...

Provò un brivido vedendo le ali di quell'essere tanto fragile, così come fragile era la vita di ognuno di loro in quel momento, avrebbe identificato quei colori dovunque, sarebbero rimasti sigillati dentro di lei per l'eternità.

Verde e rosso: il vestito di Great Saiyaman! Aveva faticato così tanto per scoprire quale fosse la sua vera identità, ma alla fine ci era riuscita e aveva notato che i suoi sospetti erano fondati: dietro quel ridicolo costume si nascondeva il suo timido e un po' imbranato compagno di classe Gohan.

Blu: il colore della tuta che aveva Gohan durante gli allenamenti sui Monti Paoz. La prima volta che lo aveva visto per poco non le prendeva un colpo: non si sarebbe mai aspettata di vedere il giovane con una tuta da combattimento che lasciava intravedere i suoi addominali ben scolpiti, in fondo lei lo aveva conosciuto come uno studentello del liceo, il classico secchione. Fu ben felice però di averlo come insegnate, sia di volo che di arti marziali: le aveva dato degli ottimi consigli.

E infine il nero, il più cupo dei colori per lei era diventato il più bello, il nero: il colore dei suoi occhi, occhi così profondi e allo stesso tempo così lucenti; occhi che diffondevano amore e coraggio; occhi sinceri e sicuri, gli occhi più belli che Videl avesse mai visto in tutta la su sua vita.

La giovane si asciugò le lacrime che le rigavano il volto e con molta delicatezza prese tra le piccole mani la farfalla ammirandone i colori, era perfetta proprio come lui. La strinse a se per un secondo e quando la lasciò andare successe una cosa incredibile: la farfalla lasciò dietro di se una scia di polvere luminosa che circondò velocemente la ragazza, si adesso ne era sicura: Gohan sarebbe tornato un giorno, doveva solo aspettare.

   
 
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