Un giorno ti svegli adolescente e cambi idea da un giorno all'altro, oppure, avete presente quando stai ore a parlare al telefono con la tua migliore amica di cose estremamente importanti (forse solo per noi ragazzi) e appena metti giù  i genitori ti assalgono e ti fanno una predica lunga come la muraglia cinese o anche di quanto sia importante studiare e di quanto noi giovani al giorno d'oggi perdiamo tempo? Ma loro erano angioletti e studiavano tutto il giorno?. Nell'adolescenza sei con tutti e contro tutti, è tutto bello e tutto brutto, è l'età in cui si è confusi e non si sa che cosa ne sarà della propria vita.

L'adolescenza è  dove hai bisogno di qualcuno che ti aiuti a superare tutto questo e le tue amiche che piangono sulla tua spalla quando vorresti aprirgli gli occhi e dirgli che tu stai peggio e che la vita non è fatta per piangerci tutti addosso, tantomeno alla nostra età.

La vita è un'avventura, non si sa che strada dovremo affrontare, sappiamo solamente che dipenderà tutto da noi e dalle nostre scelte.

Ovviamente, tutto questo mi riguarda perfettamente, soprattutto con la mia famiglia: la banda Colombo, anche se, io ho due cognomi, quello di papà e quello di mamma: Colombo Smirnov……….ma questa è stata una mia scelta.

La mia famiglia, non posso dire che sia numerosa (siamo in cinque), ma quando sono  tutti a casa, è un inferno.

Mio fratello minore (Edoardo) parla da solo tutto il giorno urlando a pieni polmoni contro mostri e nemici immaginari, mio fratello maggiore (Giacomo) mette canzoni rock a tutto volume , mio papà urla dietro a tutti e due e come se non bastasse mia mamma canta cucinando (come se fosse intonata).

Può essere una cosa molto strana, ma nonostante tutta quella confusione, sono una ragazza pacifista e vegetariana.

La mia migliore amica Claire, quando vado a casa sua, si dimentica ogni volta di questa mia peculiarità e prepara sempre della carne, lei ama la moda, preferirebbe darsi malata piuttosto di non uscire come si dovrebbe….a me basta avere dei pantaloni, una maglietta e una felpa, anche il cellulare mi rappresenta, un modello completamente scassato e vecchio.

-Anastasiaa, vieni a tavolaa??- disse sovrastando la chiassosa musica di mio fratello

-arrivo mamma- appena scesi le scale, mi resi conto che ero in mutande e quando ritornai nella mia camera……c’era qualcuno.

Mi misi dei pantaloni di tuta e tornai giù. Per cena c’era il pirog, una specie di pasticcio con pollo, pasta sfoglia, riso, uova, sedano e cipolla, io la adoro e, sicuramente, mamma l'avrà preparato per il mio viaggio dai suoi genitori in russia, anche se, all'ultimo momento si è deciso che anche Giacomo doveva venire.

Quando tornai su, c’era un’aria strana, c’era qualcosa di diverso…la sedia era al suo posto, come il letto, l’armadio, il computer nuovo, i pupazzi che collezionavo nella mensola sopra il letto e i libri; ripensai all’ombra che vidi uscire dalla mia finestra, non era un ladro, probabilmente uno dei tanti corvi che volavano fuori dalla mia finestra sperando di trovare qualche residuo di patatina, si, doveva essere così.