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E mi hai travolto di nuovo. Come un onda con gli scogli sento ogni fibra del tuo essere scontrarsi con me. Solo che tu non te ne accorgi, non ti accorgi di come sto male quando la marea è bassa e tu sei lontano. Non ti accorgi di come vorrei lasciarmi andare, lasciarmi prendere da te. Ma so che farebbe solo più male. Più male di ogni tipo di tristezza e nostalgia, tu che mi spingi via e mi lasci a riva. E dovrei sentirmi bene. Dovrei sentire il calore del sole battere forte sulla mia pelle e la pace che ti si crea intorno quando tutto è calmo. Ma non è così. Non sto bene senza te a smuovermi, a travolgermi.

E ora mi accorgo, non sei tu a prendermi tanto. Non sei tu a dedicarti a me, ma sono io. Sono io che mi muovo, sono io che mi travolgo ogni qualvolta i tuoi occhi catturano i miei. E' il mio cuore che perde battiti preziosi quando sorridi. 

Me ne accorgo solo ora, come una stupida. Non sei tu, sono io. Non sei mai stato tu, sono sempre e solo stata io.

E' come essersi buttata a capofitto nell'oceano e solo riemergendo mi accorgo che sono andata troppo a largo e non c'è modo di tornare a riva. Ora sono nel niente. Solo il blu che mi scuote a destra e sinistra. Nient'altro che il blu e la voglia di te. La voglia di averti, la voglia di piacerti. Perché non ti smuovi quando ti guardo? Perché non ti travolgi quando ti sorrido? 

Perché? Perché sono l'unica ad essere caduta nell'illusione, la trappola, che l'oceano mi ha teso. Come esco dal blu?