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Autore: Yasha 26    19/07/2013    15 recensioni
Qui seduto ai piedi del tuo letto, come ogni notte degli ultimi dieci anni, ti osservo dormire.
Per secoli la mia anima ha pianto lontana da te amor mio. Non ho rivisto il tuo volto per oltre cinquecento anni. Poi come se nulla fosse sbuchi sulla mia strada, piccola e indifesa, inseguita da uno yōkai di scarso rango. Mi chiami, mi riconosci, poi svieni.
Da quel giorno non mi sono più staccato da te, con la speranza che ti ricordi ancora di me, della nostra vita insieme, del tuo passato. Che la tua anima mi riconosca e ti faccia ritornare come un tempo, la yasha più potente mai esistita, la mia sposa e la mia regina, la regina del regno degli yōkai....
Tu non sai neppure chi io sia, o almeno non sotto questo aspetto. È solo il tuo cuore a riconoscermi anche dopo cinquecento anni. La tua mente vive nel presente, come Kagome Higurashi, bellissima sedicenne e studentessa liceale.
Come sono lontani i giorni in cui eri la mia amata Himeyasha. Ma ti riavrò con me, ne sono sicuro!
STORIA IN REVISIONE
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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In caso contrario, saranno presi provvedimenti legali.
Grazie.





Qui seduto ai piedi del tuo letto, come ogni notte degli ultimi dieci anni, ti osservo dormire.
Il tuo viso è rilassato in un lieve sorriso.
Poter vedere nel buio è un grande dono perché mi permette di guardare ogni più piccola sfumatura delle tue espressioni.
Far scorrere delicatamente un mio dito sulla tua figura, sulle curve delicate del tuo viso, così giovane e innocente, è l’unica cosa che mi è rimasta di bello.
Per secoli la mia anima ha pianto lontana da te amor mio. Non ho rivisto il tuo volto per oltre cinquecento anni.
Poi come se nulla fosse sbuchi sulla mia strada, piccola e indifesa, inseguita da uno yōkai di scarso rango.
Mi chiami, mi riconosci, poi svieni.
Da quel giorno non mi sono più staccato da te, con la speranza che ti ricordi ancora di me, della nostra vita insieme, del tuo passato. Che la tua anima mi riconosca e ti faccia ritornare come un tempo, la yasha più potente mai esistita, la mia sposa e la mia regina, la regina del regno degli yōkai.
-Mio Signore…presto tornate al castello! I vostri fratelli hanno ricominciato a litigare! Stanno distruggendo tutto!-
-Myoga…lo sai che non voglio essere disturbato quando sono qui!-         ringhio al mio servitore venuto ad interrompere i miei pensieri
-Ma maestà…se non intervenite adesso, al vostro ritorno troverete solo macerie! Il signorino Sesshomaru non si sta risparmiando e vostra sorella Mirei non è da meno! Vostro fratello Hoshimaru invece non c’è. Vi prego, solo voi potete fermarli!-       insiste il fastidioso demone pulce al mio orecchio
-Va bene va bene! Finirò con lo sbatterli fuori quei due se non la finiscono! Andiamo!-        dico uscendo dalla finestra e mettendomi in volo per raggiungere il mio mondo
Quei due mi stanno facendo proprio arrabbiare adesso! Non ci metto tanto ad ucciderli anche se hanno il mio sangue! Non sono più il tipo clemente di cinquecento anni fa. Solo lei era in grado di placare il mio animo. Adesso cerco solo scuse per far scorrere sangue, e quei due imbecilli me ne daranno modo!
Oltrepassando la porta dimensionale del mondo umano con quello dei demoni arrivo al mio palazzo,  e quello che vedo non mi piace.
Pezzi del mio amato palazzo sono distrutti.
-Sei un idiota Sesshomaru! Uno stupido ghiacciolo insensibile e imbecille!-
-E tu sei una donna inutile Mirei! Possibile che quando ti innamori non capisci più niente?-
-Non sono affari che ti riguardano fratello! Io mi innamoro di chi mi pare, chiaro?-
-Non se poi lo porti in casa nostra! Odio la puzza di pipistrello!-
-Non mi interessa! Tappati il naso! Non puoi provare ad uccidere i miei compagni solo perché non ti piacciono!-
-Voi due…-       li interrompo stanco delle loro chiacchiere
-Fra…fratello! Sei già qui?-          esclama sorpresa mia sorella
-Sì Mirei. Sono stato disturbato dalla vostra lite. Le vostre urla arrivano fino al mondo degli umani. Piantatela!-        rispondo freddo
-Perdonaci fratello, ma vedi Sesshomaru ha cercato di uccidere il mio fidanzato solo perché…-
-Non mi interessa il motivo della vostra lite! Risistemate il palazzo o vi taglio a pezzi sono stato chiaro?-
-Non c’è bisogno di prendersela tanto per dei pezzi di muro!-      replica mio fratello
A queste parole inizio a scrocchiare le dita. Non mi piace essere contraddetto!
-Ce n’è quando rischiate di distruggere la mia camera da letto! Sapete che quella stanza non deve essere nemmeno sfiorata con un dito! Se provocate danni lì vi do in pasto agli Oni capito Sesshomaru?-          lo minaccio guardandolo furioso e pronto ad una sola parola di troppo che mi faccia scattare per tagliarli la testa
-Va bene fratello…scusaci.-         risponde lui inchinandosi
-Rimettete tutto a posto e la prossima volta che volete uccidervi liberi di farlo…ma fuori da casa mia!-        ordino perentorio prima di andarmene
I miei interessi sono altri. Devo ritornare da lei adesso! Non mi fido a lasciarla da sola. Quella ragazza è un pericolo costante per se stessa la notte.
 
Come temevo eccola di nuovo passeggiare fuori casa, scalza e in camicia da notte. Ottimo invito per i demoni che vengono a cibarsi di umani.
Questo sonnambulismo non lo capisco. So solamente che non bisogna svegliare un sonnambulo, quindi l’unica cosa che posso fare è riprenderla delicatamente tra le braccia e riportarla in camera sua, continuando a vegliare i suoi sogni.
Rimessa sotto le coperte sussurra ancora quella frase che mi spezza il cuore, riempendolo al contempo di gioia…
-Grazie…InuYasha.-         
-Di nulla amore mio.-      le rispondo dandole un bacio sulla fronte
Come ogni volta domani non ricorderà  della sua passeggiata notturna, come non ricorderà di avermi ringraziato. Lei non sa neppure chi io sia, o almeno non sotto questo aspetto. È solo il suo cuore a riconoscermi anche dopo cinquecento anni. La sua mente vive nel presente, come Kagome Higurashi, bellissima sedicenne e studentessa liceale.
Come sono lontani i giorni in cui eri la mia amata Himeyasha.
 
 
 
Liceo Nihon
 
-Buon girono Inu-chan! Come stai?-       mi saluta allegra come ogni giorno sedendosi accanto a me
-Non chiamarmi cagnolino Kagome! Comunque sto bene, tu?-      le rispondo uscendo il libro dalla cartella
-Insomma, sono preoccupata per il compito di matematica. Lo sai che sono una schiappa in quella materia. Tu invece sei bravissimo in tutto, come fai?-       chiede sconsolata battendo la testa sul banco
-Semplice…studio! Comunque se continui a dare testate al banco finirai per spaccarlo!-       le dico scherzando
Lei solleva la testa e mi fulmina con lo sguardo.
-Grazie di preoccuparti anche per la mia testa eh? Tzs!-         ribatte stizzita
-Dai Kagome non arrabbiarti. Lo sai che scherzo. Comunque vedila così, meglio arrabbiata che triste.-
-Hai ragione Inu-chan! Che farei se non avessi il mio migliore amico a tirarmi su il morale?-         risponde sorridendo dandomi poi un bacio sulla guancia
Amico…io non voglio esserti amico! Sapessi quanto mi pesano tutte queste scemenze adolescenziali! Amicizia tra uomo e donna…tzs! Solo gli umani credono a queste cose.
Al suono della campanella ci alziamo per salutare il professore…un’altra noiosa giornata da umano inizia.
Uno dei più potenti e spietati daiyōkai costretto a frequentare i ningen solo per amore…se lo sapessero i miei fratelli mi deriderebbero, anche se non so quanto gli convenga, sanno che li ucciderei senza pietà.
Ogni giorno da quando l’ho salvata dall’attacco di un demone prendo sembianze umane solo per starle accanto e proteggerla. Non ne capisco il motivo ma sembra che questo suo corpo umano attiri parecchi demoni affamati. Non di rado mi ritrovo a ucciderne qualcuno nei pressi di casa sua.
È mai possibile che sentano che lei è la reincarnazione della mia Hime?
Impossibile! Non ha il suo odore, né i suoi poteri. Solo l’aspetto fisico è simile, ma dubito che demoni senza cervello come i ragni kumo o i corvi tengu notino l’aspetto fisico.
Comunque sia devo trovare un modo per risvegliare i suoi ricordi. Sono stanco di stare tra gli umani e comportarmi come tale.
Sono sicuro che lei qualcosa ricorda. Nel suo inconscio mi riconosce. Lo fa quando diventa preda del sonnambulismo e lo ha fatto quando da piccola mi ha visto nelle mia forma demoniaca.
Un modo troverò Hime, stai certa che ritornerai da me! E quando saprò chi ha permesso la tua morte lo trapasserò da parte a parte con i miei stessi artigli, difronte a te, dopo averlo torturato. Chiunque ti abbia rubato la vita pagherà con la sua e con quella della sua discendenza. Non avrò pietà di nessuno!
-Inu-chan andiamo a pranzare su in terrazzo? Qui in classe mi sento soffocare!-
-Certo, andiamo Kagome. Ma il tuo pranzo dov’è?-
-L’ho scordato a casa…me ne daresti un po’ del tuo? Ti preeeeegoooo!-       mi dice facendo gli occhi da cucciolo
-Sei sempre la solita sbadata Kagome! Tieni!-      le dico dandole il mio bento con il pranzo
Anche Hime era una grande sbadata. In questo si somigliano moltissimo.
-Grazie mio salvatore!!!-      esclama felice saltellando per i banchi
-Sembri una bambina Kagome. Non sei cambiata affatto da quando avevi sei anni.-       le faccio notare mentre gli altri studenti la guardano divertiti
-Oh sì che sono cambiata! Da quando la tua famiglia si è trasferita nel mio quartiere e sei diventato mio amico sono cambiata molto Inu-chan!-        mi dice guardandomi seria
-E in cosa saresti cambiata?-
-Sono più allegra! Sono felice! Non so spiegarti il perché però…da quando ci conosciamo mi sento serena e in pace con me stessa. Ti sembro una stupida non è vero?-
-Assolutamente no! Dai saliamo su prima che la pausa pranzo finisca.-   
   
-Chissà cosa si prova a volare!-       mi chiede salendo sul bordo del muro e tenendosi aggrappata all’alta ringhiera
-Credo ti piacerebbe!-      o almeno ad Hime piaceva volare, lo faceva per ore solo perché le piaceva il vento tra i capelli
-Ehi che accidenti stai facendo?-      urlo preoccupato quando la vedo arrampicarsi su per la rete di protezione
-Voglio sentire il vento senza questi cosi! Tranquillo non cado!-       mi dice arrivata quasi al bordo
-Kagome scendi subito di lì!-       le ordino raggiungendola in un lampo e prendendola tra le braccia con un salto
-Ma che fai Inu-chan? Non sarei certo caduta giù!-       si lamenta lei quando la metto a terra
-Non fare mai più una cosa del genere sono stato chiaro stupida?-        la rimprovero abbracciandola stretta a me
Ho avuto paura quando l’ho vista sporgersi oltre la rete. È stato come rivivere il passato! Hime è morta così, gettandosi dal nostro palazzo,  lasciandosi cadere nel vuoto.
Non posso permettere che accada di nuovo! Non stavolta!
-Inu…Yasha…ma…-      mi chiama lei
-Promettimi che non lo farai mai più!-      le dico allentando la presa e guardandola
-O…ok. Scusa non volevo farti preoccupare.-        si scusa con aria colpevole
Devo avere una faccia sconvolta se lei abbassa così lo sguardo.
-Ritorniamo a mangiare ora. Tra poco suona la campanella.-       le dico dandole un bacio sulla fronte
Lei solleva il viso e mi sorride, facendo come le ho chiesto.
Kagome, non permetterò che niente e nessuno ti porti via da me una seconda volta. Cinquecento anni fa ero lontano da te quando sei morta e non potuto impedirlo, lasciandoti sola, ma questa volta non mi allontanerò da te. E quando avrai ricordato tutto ti farò diventare nuovamente una inu-daiyōkai come me.
È una promessa questa!
 
 
 
 









 
 
 
Ehm…salve ^____^  ok ok lo so…devo ancora finire un po’ di storie prima di metterne una quarta in campo ^_^ ma che volete farci quando le idee vengono bisogna farle uscire dalla testa o ti torturano ^_^
Four Seasons è praticamente finito….devo solo revisionare il cap…in giornata pubblico il cap anche di “A monster in my bed” ,   per quanto riguarda “Vivo per Lei” mancano forse due capitoli alla fine.
Nel frattempo vi presento la nuova storia che continuerò quando avrò le manine più libere ^_^
Come avrete capito InuYasha non è un mezzo demone ma un demone fin dalla nascita…più precisamente un Daiyōkai ovvero “demone maggiore” o “grande demone”.
La storia roteerà tra due mondi…quello degli umani e quello dei demoni, di cui InuYasha ne è il sovrano.
Si svolge tutto nel presente. Non c’è nessun passaggio temporale che porta in altre epoche ma solo un passaggio dimensionale che collega il mondo degli yōkai a quello dei ningen ( umani ), se vogliamo essere precisi con le definizioni ^_^
Gli umani ignorano l’esistenza dei demoni. Molte morti strane vengono attribuite ad assassini infatti, poi capiremo meglio comunque.
Himeyasha vuol dire principessa demone…che fantasia eh? ^_^ ahahaha scusate ma non sapevo come chiamarla ^_^
Come avrete capito Hime si è gettata nel vuoto togliendosi la vita, ma perché?
Avremo nuovi personaggi come      MIREI   e   HOSHIMARU  
Per i curiosi eccovi anche InuYasha versione umana  e InuYasha al liceo
Infine altra foto di InuYasha daiyokai e Kagome ^_^
Bene finita la presentazione dell’intro della storia vi lascio…fatemi sapere cosa ne pensate ^_^
Baci baci Faby <3 <3 <3 <3 <3 <3
 
 
 
p.s. Storia dedicata a InuYasha4ever (Margherita) che mi ha fatto conoscere i Within Temptation ^_^  grazie a lei ho ritrovato una canzone sentita in Vampire Diaries…”All i need” da cui ho tratto ispirazione per la storia ^_^  grazie Margi mi hai fatto felicissima *_____*   mi sa che solo io non li conoscevo….cavolo quante ost di film che hanno fatto T_T me ignorante T_T  
Se ne avete voglia vi consiglio di ascoltare la canzone ^_^ è bellissima *__*     (  All I Need  )
Caso mai ecco pure la traduzione ^_^
Ok ho scritto più chiacchiere che altro ^_^ scusate ^______^
 
Tutto ciò di cui ho bisogno
“Fatico a calmare il respiro.
Oh, perché non imparo mai?
Ho perso tutta la mia fiducia,
per quanto son certa che abbiamo provato a cambiare le cose.
 
Puoi ancora vedere il mio cuore?
Tutta la mia agonia svanisce
Quando mi stringi nel tuo abbraccio.
 
Non distruggere tutto ciò di cui ho bisogno
Rendi il mio cuore un luogo migliore
Dammi qualcosa in cui poter credere
Non deludermi
Hai aperto la porta adesso (del mio cuore)
Non lasciare che si chiuda.
 
Sono di nuovo qui sul confine
Vorrei poter mollare
So di essere solo a un passo
Dal cambiare le cose.
 
Puoi ancora vedere il mio cuore?
Tutta la mia agonia svanisce
Quando mi stringi nel tuo abbraccio.
 
Non distruggere tutto ciò di cui ho bisogno
Rendi il mio cuore un luogo migliore
Dammi qualcosa in cui poter credere.
Non lacerare quel che resta di me
Rendi il mio cuore un posto migliore.
 
Ho provato molte volte ma niente era reale
Fa che non sia così, non deludermi.
Voglio credere che questo sia reale
Salvami dalla mia paura
Non deludermi.
 
Non sconvolgere tutto ciò di cui ho bisogno
Rendi il mio cuore un luogo migliore
Non distruggere tutto ciò di cui ho bisogno
Rendi il mio cuore un luogo migliore
Dammi qualcosa in cui poter credere
Non lacerare ciò che è rimasto di me
Rendi il mio cuore un luogo migliore “





   
 
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