Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Babyyouaremilife    19/07/2013    5 recensioni
Amaya Dearten era una ragazza davvero diversa dalle altre.
Appena compiuti i suoi sedici anni si ritrova nella Dark Academy, l'unica accademia per persone con poteri speciali. I suoi capelli rossi sono collegati al suo potere che è il fuoco, e solo ora capisce perchè si salvò nell'incendio che uccise tutti.
Ma non tutto è come sembra.
Lei è più di una ragazza con un potere speciale, che non sa cosa le riserverà il futuro.
I ragazzi con i poteri più forti che esistano, devono combattere. Combattere contro il male e qualcosa molto più grande di loro.
Amaya una semplice ragazzina , si ritrova con la vita di miliardi di persone tra le mani.
Lei e gli altri quattro ragazzi, sono l'unica speranza che rimane.
Ma se in questa faccenda incasinata si intromettesse anche l'amore?
Ad Amaya viene rivelato che è l'unica che può far cambiare Noah, l'impenetrabile ragazzo senza sentimenti.
Noah non ama nessuno, è il ragazzo più pericoloso e violento che si conosca, ma se si potesse affezionare a una ragazza che è più forte di quel che sembra?
** Dai capitoli.
- E' dal buio che provengo, è lì che devo ritornare- mi sussurra Noah dandomi un leggero bacio.
- Noah no!-
Genere: Angst | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

1



Apro di scatto gli occhi, le coperte bianche con fiorellini viola mi fanno capire di non essere nella mia stanza. La testa mi fa terribilmente male,e i miei capelli rossi sono sparsi sul cuscino. Il ticchettio dell’orologio appeso alla parete fa da sottofondo a tutte le domande che navigano nella mia mente, e a cui io non riesco a darmi una risposta. Il rumore di passi che si fanno sempre più vicino mi riscuote dai miei pensieri, mi guardo attorno per cercare qualcosa con cui colpire il mio presunto aggressore. Prendo il vaso color caramello appoggiata sul comodino, e  appena si apre la porta lo scaglio contro il povero mal capitato.
- Aggressiva la ragazza- la risata di una anziana signora riecheggia nella stanza.
 Capelli neri tenuti in altro da un rigoroso chignon e occhi grigi davano un aria vissuta alla persona che mi era davanti.
- Che maleducata che sono! Mi presento sono Sasha- mi dice sorridendo.
- Dove sono?- chiedo subito allarmata .
Non capisco più niente, la testa mi gira e la confusione regna dentro me, ricordo solamente che quella doveva essere la mattina del mio 16 compleanno, un attimo prima ero avanti la metropolitana e ora mi ritrovo qui.  La presunta Sasha mi guarda sorridente, ma non riesco a ricambiare il sorriso. 
- Sei alla Dark Academy- mi dice, grattandosi il mento. Mi scruta con quegli occhi indagatori, color nebbia.
- Sei proprio potente come ti descriveva Kristopher- sussurra, pensando tra se e se.
- Cosa?- chiedo allibita, con uno sguardo furente.
- Niente! Benvenuta alla Dark Academy!- dice battendo le mani.
- Mi può spiegare per favore qualcosa?- chiedo sbuffando e roteando gli occhi.
-
- Che bella battuta davvero impressionante- dico appoggiandomi contro il muro. Sasha sembra essere annoiata.
- Guarda-  chiude il pugno e a quel gesto la sveglia color rosa appoggiata su un mobile inizia a fluttuare in  aria. Sbianco letteralmente e sbarro gli occhi.
- Sei in un fottuto sogno Amaya, non è possibile.  Chiudo gli occhi e li riapro sicura di vedere avanti a me la figura di Haley la mia coinquilina che cerca di svegliarmi. Ma questo non succede, Sasha è ancora vicino a me con un sorriso vittorioso stampato sulle labbra. 
- Ti dicevo, ognuno di noi ha un potere. E quello è unico. Nessuno avrà mai un potere uguale all'altro.- mi dice. Non riesco a crederci, io semplice ragazza della metropolitana che ho un potere?.
- Tu invece controlli il fuoco- mi accarezza una ciocca di capelli.
- Ecco perché il colore dei tuoi capelli-
- Non ci credo.- sbotto improvvisamente.
- Apri il palmo della tua mano- mi comanda. Faccio come dice.
- Ora pensa ardentemente a una fiamma- cerco di fare quello che mi dice, e sento un calore familiare espandersi nel mio corpo. Apro gli occhi e nella mia mano c’è una piccola fiamma.
Continuo a guardarla senza respirare o muovermi di un centimetro, ho una fiamma in mano e sono viva.
Mi sento soffocare,come se qualcuno mi stesse trattenendo sott’acqua. Il tempo sembra essersi fermato, fisso quella fiamma dentro la mia mano e cerco di auto convincermi che sia tutta opera della mia fantasia, ma non ci riesco.  Tutte le consapevolezze di questi 16 anni si distruggono, e dubito anche di me stessa. Chi sono veramente io?

 

- Amaya,Amaya!- Sasha mi scuote e io sembro riprendermi.
- Hai capito ora?- dice sorridendo e facendo comparire delle rughette ai lati degli occhi.
Annuisco ancora incapace di parlare.
- Bene ora andiamo che ti faccio visitare la scuola- mi dice aprendo la porta e scostando alcuni cocci del vaso.
La maglia dei Beatles grigia che indossavo è tutta stropicciata e non riesco a non arricciare il naso pensando lo stato pietoso in cui staranno i miei capelli.

 

- Che poteri esistono?- chiedo titubante.
-Guarda  lui- indica un ragazzo che goffamente raccoglie i libri da terra.
- Riesce a essere invisibile -dice.
- Oppure guarda quella ragazza- indica una ragazza che si aggiustava i capelli.
- E’ capace di teletrasportarsi da una parte all’altra- La guardo attentamente, eppure sembra una ragazza così normale. 
- Ma come mai mi ritrovo improvvisamente qui?- chiedo confusa.
- Vedi al sedicesimo compleanno di ognuno di noi, veniamo magicamente portati qui. Senza preavvisi o segnali.Un po’ come quando impariamo ad andare sulla bici succede e basta.- mi spiega, e solo ora capisco.
 -Amaya dobbiamo andare – mi dice Sasha.
- Dove?- chiedo curiosa.
-  A degli allenamenti speciali- mi spiega mantenendo il sorriso.
- Capisco- a passo veloce, ci dirigiamo verso un grande edificio.
Entriamo, le pareti sono di un azzurro sbiadito e ci sono molti corridoi con varie porte, seguendo Sasha arrivo in quella che deve essere la palestra. C’è di tutto, trampolini, pesi, aste e anche degli ostacoli da saltare.
- Salve Amaya,Sasha- dice dandole una pacca sulla spalla.
- Ma che ci facciamo qui?- lo sbuffo di un ragazzo col capellino a coprirgli il viso attira la mia attenzione. Altri quattro ragazzi  sono in piedi in mezzo alla sala. Una biondina mi sorride.
- Ragazzi vi ho riuniti qui, perché da oggi vi allenerete insieme.- dice, sbattendo esaltato le mani.
- Perché signor preside?- chiede un ragazzo con dei fantastici occhi azzuri.
- Uhm.. è per un progetto che la scuola sta svolgendo- dice lanciando una rapida occhiata a Sasha che annuisce impercettibilmente.
- Avete due giorni per allenarvi e poi venite da me- sorride e sparisce tra le porte di quell’edificio che sembra un piccolo labirinto. Mi sento come un uccello in una gabbia, e subito a quel pensiero sento una fitta allo stomaco. Scuoto la testa come a liberarmi di quelle stupide riflessioni e sorrido ai quattro ragazzi davanti a me.
- Sono Eveelyn- mi affianca l’unica ragazza presente e mi sorride teneramente e vedo spuntare delle fossette sulle guance.
- Che belle fossette- mi faccio scappare e subito la sua risata mi invade le orecchie.
- Io sono Alex- il ragazzo col capello mi sorride a fa un cenno col capo.
- Io sono Zack- il ragazzo dagli occhi cielo, mi saluta e io rimango incantata da quello sguardo.
Ma manca una persona.
- Tu come ti chiami?- chiedo al ragazzo dai capelli neri come la pece, alza lo sguardo su di me e sento un brivido percorrermi la schiena. Ha due pozzi scuri, e penso che non abbiano fine.
- Lui è Noah, non ci far caso- mi dice Eveelyn.
- Allora qual è il tuo potere?- mi chiede togliendosi il capello Alex, e aggiustandosi il ciuffo con la mano.
- Il fuoco- dico, e li vedo sbarrare gli occhi.
- Figo!- Zack ride.
- E i vostri?- chiedo curiosa e eccitata dal saperlo.
- Luce- dice fiera la mia nuova amica.
- Acqua- dice Zack, l’avevo immaginato.. con quegli occhi!
- Terra- continua Alex.
Noah rimane in silenzio e continua a fissarmi. Ricambio lo sguardo, ma non riesco a capire. Perché si comporta così?
- Aria- risponde al suo posto Alex mandandogli un’occhiataccia.
- Quanti anni avete?- continuo a chiedere.
- 17 tutti tranne Zack che ne ha 18 e Noah 19- dice la bionda che continua a starmi vicina.
- Tu sedici perché non ti ho mai visto!- mi dice Alex.
- Vogliamo allenarci si o no?- chiese sbuffano per l’ennesima volta  Noah, già mi sta antipatico.
- Cosa sai fare?- mi chiede spazientito.
- Niente- bisbiglio, lo vedo alzare le mani al cielo e roteare gli occhi.
- Sono arrivata ora, che vuoi?- rispondo inferocita da tutta quella presuntuosità.
- Senti mocciosa non rivolgerti così a me- la vena sul suo collo è ben visibile, leggo la rabbia nei suoi occhi.
- Oppure?- chiedo sorridendogli.
Alza le mani una ventata d’aria così forte da scaraventare chiunque sulla parete opposta mi sta  per colpire, come se io già lo sapessi fare, come se fossi un burattino nelle mani altrui,formo con le braccia una x. L’aria si infrange contro la barriera di fuoco che ho creato, apro gli occhi facendo così svanire tutto quello che in poco avevo creato per difendermi.
Mi guardano tutti compreso Noah sconcertati e anche io lo sono.
Come ho fatto? mi chiedo.
E’ stato come se il mio corpo si muovesse da solo , senza il mio consenso.
- La mia amica è fantastica!- Eveelyn mi salta addosso e cado a terra con lei che ride tra le mie braccia. Non so se essere più confusa per quello che ho fatto o per quello che ha detto Eve.  Ricambio la stretta, contenta di aver finalmente qualcuno.
- Grazie Eve- le dico, affibbiandole il primo nomignolo carino che mi viene in mente..
- Ma .. tu … come..  hai .. fatto? – chiede non riuscendo a parlare Alex.
- Non lo so – sussurro. 
- Continuiamo a allenarci- sbotta irritato Noah, gli sorrido fiera di me.
- Iniziamo da cose semplici visto che è la tua prima volta, vediamo come te la cavi nella corsa. 
Zack mi prepara un percorso a ostacoli e io sorrido nervosa a Eve, che continua a ripetermi che è una passeggiata.
Iniziao a correre, salto la prima asta che è decisamente bassa e continuo fino alle più alte. Appena finito mi accascio sul muro e respiro affannosamente.
- Va bene, non sembri una novellina- mi dice Zack ridendo.
-  Come prima volta è ottimo-
- Non serve a niente correre quando l’avversario è più forte di te- dice Eve, dandogli un buffetto sul braccio.
- Per il combattimento deve aiutarti Noah, è il più bravo. Io mi tiro indietro- dice alzando le mani.
Incontro il suo sguardo.
- Vieni- mi dice prima di sparire dietro una porta
**TADATATANNNNNNNNNNNN**
 Ciao belli! Sono nuova datemi il benvenuto ** Spero che la storia vi piaccia,e che lasciate una  recensione. Grazie e a presto :*
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Babyyouaremilife