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Autore: EhMaco    20/07/2013    0 recensioni
Coco viene catapultata senza accorgersene nella vita dei One Direction, succede un po' tutto per caso, e dopo aver trascorso due giorni di follia, confusione e complicità deve decidere se cambiare la sua vita o continuare per la sua strada. La sua presenza cambierà tante cose in solo due giorni, aprirà gli occhi ad alcuni e manderà in confusione altri.
Questa short-fic è ispirata ad un sogno avuto nei giorni successivi ai concerti di Verona e Milano, alcune cose sono realmente accadute, altre sono avvenute nel sogno ed altre sono state aggiunte per dare più senso alla storia. Spero vi piaccia :)
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 1



Finii con accuratezza di fare la seconda passata di smalto e lasciai che si asciugasse un po’ prima di chiudere bene a chiave la porta principale e scendere saltellando le scale.

Pioveva a Milano quel giorno, ma avevo un disperato bisogno di liberare la mente dai 3000 pensieri che mi girovagavano in testa; da quando mi sono trasferita a Milano a settembre non ho fatto che girare per il Duomo e via Torino, come se non ci fossero altri posti; ma vedere gente di diversa nazionalità e lingua in ogni angolo mi incuriosiva e mi piaceva un sacco, così quei 600m da piazza del Duomo a San Babila erano i miei 600 metri preferiti.

Era il 18 maggio, il giorno dopo sarei dovuta partire per Verona e ancora non avevo assolutamente nulla da mettere, non volevo indossare una maglia sfacciata, ne una camicia da suora, non volevo una cosa pesate perchè avrei sudato, ma una cosa carina e tranquilla per il concerto dei One Direction. Non so spiegare come quel 3 novembre il karma avesse deciso di regalarmi una tale gioia, ma quando lessi i posti giuro pensai ‘finirà il mondo prima che io possa essere in prima fila!’.

Uscii tranquilla dalla metropolitana, non pioveva più, le borse dello shopping non si sarebbero bagnate, e i capelli sarebbero rimasti al loro posto; decisi di passare per la Galleria così da arrivare prima al centro di Corso Vittorio Emanuele ed evitare l’ammasso di persone ferme davanti alla Rinascente.

Ci sono quei momenti nella vita in cui una persona deve fermarsi e pensare per 10 secondi, in altri casi anche per 100; fui bloccata da un cinguettio che mi informava di un nuovo messaggio, lessi ‘Twitter’, mi bloccai al centro della Galleria, mi fermai a fare un respiro profondo, stavo sbloccando il telefono quando mi sentii urtare

“Oh mi scusi” dissi, girandomi “colpa mia, mi sono fermat-“ un signore dai capelli biondo cenere mi scrutò, biascicò qualcosa in inglese e riprese a camminare.

Questi sono i momenti in cui è importante pensare fino a 100...ma se non se ne ha il tempo, meglio fare un respiro profondo e prendere in mano la situazione.

“Non di là Cal!” urlai facendolo girare, “è una strada che collega al corso principale, sarebbe peggio, gira a sinistra!” gli corsi incontro correndo “fidati!”.

Lo vidi annuire e poi seguirmi velocemente nella piccola stradina a sinistra, fino ad arrivare sotto un grande portone di un magazzino;

“Da qui vi conviene chiamare un taxi...” sorrisi, qualcuno mi prese il braccio,

“Grazie!” Harry mi sorrise “a volte non è semplice gestire tutto.”

“Tranquillo, non deve essere facile...” in quel momento notai il cellulare ancora fermo alla cartella messaggi ‘@Harry_Styles: The boys on the balls of the bull. Vine’.

“Forse questo potevi postarlo più tardi!” risi, e lui rise di rimando alzando le spalle; intanto il taxi aspettava il riccio e Cal al bordo della strada:

“aspetta, esco prima io” gli feci segno di star fermo lì e poi mi affacciai oltre il bordo del marciapiede così da poter vedere le persone nei dintorni, poi mi girai e gli mimai di poter andare, mi sorrise e con lo sguardo basso si avvicinò al taxi.

“uhm..” lo vidi toccarsi i capelli timidamente “vuoi un passaggio?”

“no, grazie...stavo andando a fare un po’ di shopping” sorrisi imbarazzata, ero stranamente tranquilla, Cal di avvicinò e mi fece anche lui segno di entrare in macchina.

“dai, facciamo un giro! Dobbiamo sdebitarci! mi disse sorridendo; ci pensai, chi stupida avrebbe mai rifiutato? Così senza pensarci due volte e entrai in taxi al fianco di Harry e per un secondo pensai che da un momento all’altro mi sarei svegliata.
 
 

I primi cinque minuti di viaggio furono imbarazzanti, davvero non avevo idea di come comportarmi, dovevo presentarmi? Chiedere dove saremmo andati?
Magari chiedere ad Harry ‘Hey, ciao come ti chiami?’ sarebbe sembrato stupido...porsi la mano e mi presentai semplicemente.

“Io sono Coco comunque” sorrisi, lui prese la mano, si schiarì la gola e si presentò,

“Harry”. Poi mi girai verso Cal e feci lo stesso.

“Io sono Clavin. Grazie ancora per l’aiuto.” sorrisi piegando la testa su un lato

“E’ stato divertente!”.

“ehm, quindi mh...mi conosci?” biascicò Harry, attirando la mia attenzione.

Era bello, più bello di quanto uno potesse pensare, ogni cosa di lui era attraente, gli occhi, il sorriso, i capelli, il fatto che avesse un capello in testa ed uno poggiato sulle ginocchia.

“No, Harry, non ti conosco...” mi guardò perplesso

“Non mi conosci?” questa volta la sua voce era più acuta e meno profonda, non riuscii a non ridergli in faccia.

“Heeey! Voglio dire sono una tua fans si... conosco Harry Styles dei One Direction, ma tu mi hai detto di essere solo Harry, ed io non conosco Harry!” mi guardò di sbieco malizioso e sono più che certa che il suo sorriso mi fece perdere un battito.

“aaaahaaah mmmh ok” sorrise di nuovo, poi si incollò al cellulare.

Dove stavamo andando? Dove mi avrebbe portato? Cosa sarebbe successo?

Sentii il dorso della sua mano sfiorare il mio ed alzai lo sguardo, eravamo all’hotel ed io non avevo ancora fatto il mio shopping, Rerry, mia migliore amica nonché mia partner di trasferte per concerti sarebbe arrivata in stazione alle 19.00 ed io non avevo ancora idee di cosa avrei indossato il giorno successivo, ma quando un folata di vento fece arrivare il profumo di Harry ancora di più alla mie narici, la mia mente si annebbiò.





-> NOTE DELL'AUTRICE:
Heeey! Dopo ben due mesi da quei due giorni assurdi ho deciso di scrivere del mio altrettanto assurdo sogno! Ci ho pensato e ripensato, non sono mai stata brava con le fan fiction, quindi ho deciso, si di scriverlo, ma di rispettare quello successo nel sogno. Sarà una short-fic, più o meno 3 capitoli; la maggior parte delle cose raccontate sono davvero accadute, altre fanno parte del sogno e altre sono stati inventate di sana pianta per far si che la storia abbia più senso di un sogno eheh :) 
Non sarà di quelle fanfiction super articolate, con amori, tradimenti e appuntamenti da sogno; sarà un semplice racconto di un'avventura. Ci saranno momenti divertenti, momenti più tristi, rispecchierà il mio carattere, esprimerà quello che penso sui ragazzi e come vedo alcune directioners. 

Spero davvero vi piaccia! 

Un bacio! x 

Keep Smiling :)

Maco.

  
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