Passi Falsi.

Remus era sdraiato sul suo letto, incosciente di cosa gli accadeva intorno, come catturato e attratto da quelle pagine ingiallite dal tempo, di quel libro preso in libreria, che ora sostava sulle sue gambe, ritirate contro il petto per creare un appoggio per il volume.

Remus aveva un espressione concentrata, di tanto in tanto si mordeva il labbro inferiore,

socchiudeva le labbra o aggrottava la fronte.

Era così preso dalla lettura che non si accorse della figura che si stava avvicinando al suo letto, ricurva, cercando di fissare il volto del ragazzo che era praticamente affondato nel libro.

“Ehi,” Salutò il ragazzo, che solo per la voce ormai più che nota, Remus riconobbe.

“Ciao Sir,” Distrattamente ricambiò il saluto, non alzando lo sguardo dalle pagine.

Sirius, in qualche modo, fece alzare il volto di Remus, posando due baci su quelle labbra morbide e calde.

Si staccò lentamente, dicendo “Cosa leggi?”

Remus si morse nuovamente il labbro, fissando Sirius, che si era seduto sul letto, difronte a lui.

“Il bosco di ciliegi.”

Sirius, si finse interessato, e Remus poté constatare che Sirius non era proprio portato per fare l'attore.

“Oh, bello.. Di cosa parla? Ragazzine morenti d'amore per il classico bell'imbusto che non avranno mai?”

Remus riprese a leggere, e qualche secondo dopo rispose vago “Più o meno..”

“Interessante,” Ri-confermò il moro.

Nel dormitorio si creò uno strano silenzio, un toccasana per la mente di Remus, che poteva leggere in pace, ma anche una tortura, dato che quel silenzio stava solo a confermare che Sirius, il suo adorabile ragazzo, era lì, immobile, con la faccia da ebete, davanti a lui, ha fissarlo.

Di James non c'era traccia, se ci fosse stato, avrebbe potuto leggere quel libro pieno di ragazzine morenti per il bell'imbusto che non avranno mai, perchè Sirius sarebbe stato sicuramente con lui, ad architettare qualche tortura al povero Piton, che perseguitavano dal primo anno.

Ma del giovane cercatore, non c'è n'era traccia. Forse, pensò Remus, Forse è ha fare qualcosa con Lily.

Dopo che quella scena apparve nella sua mente, rabbrividì.

Ancora tutti i suoi pensieri ricaddero sulla figura, che lo guardava, questa volta con un sorrisetto che solitamente, non stava a prevedere niente di bello, ma senza alcun dubbio molto piacevole.

L'unica cosa che odiava di quel sorrisetto malizioso è che compariva quando Remus era impegnato il qualcosa che non fosse farsi amabilmente leccare da Sirius, che si in quel momento annoiava.

“Cosa c'è?” Chiese poi Remus, sull'orlo di una crisi isterica.

E' fastidioso essere fissati, anche perchè, se qualcuno ti fissa, non riesci più a fare niente. Tutti i tuoi pensieri si rivolgono sull'osservatore, che forse ti sta giudicando, o forse lo fa solo per innervosirti, farti cedere, e ottenere ciò che vuole.

Quello di Sirius, è sicuramente il secondo caso, perchè se solo Remus avesse perso le staffe, o fatto un passo falso, Sirius sarebbe partito all'attacco.

E Remus non era sicuro che ciò gli dispiacesse..

“Leggi. E io ti fisso, perchè sei così.. Sexy.” Sirius ridacchiò, tornando subito a quella smorfia, che faceva accapponare la pelle a Remus.

“Smettila di fare il cretino.” Sbuffò Remus, non riuscendo però a nascondere un mezzo sorrisetto apparso sulle sue labbra.

Ecco, aveva fatto una passo falso.

Sirius si avvicinò, Remus sussultò appena, appiattendo il libro al petto il modo che Sirius si potesse avvicinare: Sirius non stava ancora attaccando.

Sirius, come uno squalo, girava in torno a Remus, provocandolo, attaccandolo, e aspettando un momento di debolezza, una distrazione, per attaccare.

Scioccamente Remus pensò a Sirius con una pinna di squalo in testa, e altrettanto scioccamente, rise.

Il moro si avvicinò fino a raggiungere l'orecchio, dove bisbigliò “E se invece di leggere.. Sai, ho un paio di idee di come ammazzare il tempo.”

“Sarebbe interessante ascoltare tutte le tue idee, ma temo proprio di dover leggere questo libro.”

Remus assunse quell'aria saggia e infastidita, quasi senza accorgersene, che indispettiva e divertiva Sirius, e questo, purtroppo per Remus, era un altro passo falso.

Sirius incominciò a lasciare baci umidi sul collo di Remus, che tentò invano di allontanarlo.

“Sirius, ti prego, fammi leggere.” Remus cerco di assumere un aria scocciata, ma fallì.

Infondo, tutte quelle attenzioni, non gli davano tutto questo fastidio.

Ed era per questo, che Sirius, era sempre e comunque in vantaggio.

“Facciamo una cosa.” Disse Remus, allontanando il viso del moro dal suo collo e fissandolo negli occhi “Ora smetto di leggere il libro, per dieci minuti, ma dopo non devi più appiccicarti a qualsiasi parte di me, chiaro?”

Sirius sorrise, posando nuovamente le labbra su quelle del ragazzo, che posò il libro sul comodino.

Remus, ovviamente, non ebbe più occasione di leggere quel libro.

Un altra one-shot che spero vi piaccia XD. Commenti, come sempre, mooolto graditi XD.

+. Hasu .+