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Autore: LittleHarmony13    20/07/2013    3 recensioni
"Amy se ne stava andando. Semplicemente stava sparendo nel nulla, come se niente fosse mai successo, come se Tom non fosse mai esistito.
Come se le loro mani non si fossero intrecciate milioni di volte, e i loro respiri non si fossero mai incontrati, rendendo tutto migliore.
Tom, quel giovane che aveva scorto un giorno in metropolitana, e che non aveva più lasciato. Fino a quel momento.
La sua vita era troppo complicata, troppo travagliata, e non voleva compromettere con i suoi problemi la tranquillità del dolce Tom."
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Storia scritta per la "Multifandom Challenge" indetta dal gruppo Fb "Fanfiction Challenges"



And when the daylight comes I'll have to go.

 

                                                               
 Prompt: Conigli





"This is our last night but it's late
And i'm trying not to sleep
Cause I know when I wake I will have to slip away
And when the daylight comes i'll have to go
But tonight i'm gonna hold you so close
Cause in the daylight we'll be on our own
But tonight I need to hold you so close"
Daylight - Maroon 5.
http://www.youtube.com/watch?v=Wg9Urm2_7xQ

 

 

 


Amy se ne stava andando. Semplicemente stava sparendo nel nulla, come se niente fosse mai successo, come se Tom non fosse mai esistito.
Come se le loro mani non si fossero intrecciate milioni di volte, e i loro respiri non si fossero mai incontrati, rendendo tutto migliore.
Tom, quel giovane che aveva scorto un giorno in metropolitana, e che non aveva più lasciato. Fino a quel momento.
La sua vita era troppo complicata, troppo travagliata, e non voleva compromettere con i suoi problemi la tranquillità del dolce Tom.
Amy non aveva mai avuto una grande stima di se stessa, e le esperienze sbagliate nella sua vita, il dolore per la perdita dei genitori in quell'incidente l'avevano portata all'autolesionismo. Da quando c'era Tom tutto era cambiato, Amy non si tagliava più, non provava più a farsi del male, perché sapeva che farsi del male sarebbe stato far del male a lui. Lui che la amava così tanto. Lui che non sapeva che Amy poteva ricaderci da un momento all'altro. Lui che non l'avrebbe mai lasciata andare, se avesse saputo che lei ne aveva intenzione, ma non lo sapeva.
Amy sarebbe sparita nel giro di pochi minuti, cercando di non svegliare Tom, senza dirgli niente, perché sapeva che gli avrebbe fatto male.
C'era tempo dopo per stare male, per tutti e due, le parole non servivano.
Il loro film preferito da guardare insieme era sempre stato Bambi, non sapevano perché, ma amavano tutto della Disney, specialmente quel film.
E come diceva la mamma di Tamburino a Tamburino: “se non hai niente di carino o gentile da dire, stai zitto.”
Amy aveva deciso di seguire quel consiglio datole dal suo film preferito. Quei conigli avevano ragione!
Ma prima di andarsene doveva toccare Tom, almeno per l'ultima volta.
Lui doveva sapere che nonostante se ne stesse andando, la sua decisione era stata tutto tranne che facile, e probabilmente avrebbe riportato la sua depressione a livelli alti, ma era la cosa giusta da fare.
Così dopo aver lasciato un biglietto sul comodino pieno di cartine accanto al letto di Tom, si avvicinò a lui e con tutta la delicatezza possibile, cercando di non svegliarlo, lo baciò sulla fronte. L'effetto che ebbe su di lei la sorprese.
Si immaginava di star male, ma non di scoppiare in lacrime nell'istante esatto in cui le sue labbra si staccarono da lui.
Amy si avviò verso la porta, decidendo che quello era il momento di andarsene, non c'era possibilità di ritorno.
Aveva già una mano sulla maniglia, quando una voce impastata dal sonno, ma decisa, la chiamò, spaventandola a morte. Era la voce di Tom.



“Amy, so quello che stai per fare, e non ti pregherò di non farlo. La decisione è tua, per quanto la trovi insensata. Sai benissimo che qualsiasi cosa ti succeda non scapperò da te, e non mi interessa se hai paura di rovinarmi la vita, la mia vita è comunque rovinata se non ci sei tu. Ti ho osservata per giorni, il tuo strano comportamento, le tue crisi isteriche, il tuo sorriso triste, tutto mi ha fatto pensare che qualcosa non andasse. Poi stamattina ti ho sentito alzarti, rivestirti, e ho capito cosa stava succedendo. Non mi importa, vattene dove vuoi. Londra, Parigi, New York, Dublino, io sarò lì, sempre un passo dietro di te, e ti controllerò, ti amerò ogni attimo.”
Amy era commossa, ogni fibra del suo essere voleva rimanere lì con lui, in quella stanza, senza mai uscirne, per sempre.
Ma non era quello che aveva deciso, lei doveva andare.
Fra le lacrime, tutto ciò che riuscì a dire fu: “Scusa Tom..”, e si chiuse la porta alle spalle. La porta però, si riaprì all'istante.
“Non scusarti, amore, avevo voglia di un viaggetto, dammi un secondo e sono da te” - rispose con dolcezza Tom.
Le difese di Amy si distrussero immediatamente di fronte alla gentilezza e alla dolcezza e all'amore puro di quel ragazzo.
“Potremmo andare a Londra per esempio, non ci sono mai stata e mi piacerebbe molto” - disse Amy con la voce rotta dall'emozione.
“Andremo ovunque, e ci andremo insieme.” - rispose Tom.
La verità di quelle parole trafisse Amy.
Insieme, sempre.







Angolo dell'Autrice: Buon pomeriggio a tutti!
Vi ringrazio se siete arrivati fino a qua a leggere :).
Spero che questa storia vi sia piaciuta, è una one-shot, quindi non è presupposto un continuo, ma mi farebbe piacere se mi facescte sapere qualcosa, anche solo per dirmi che non vi è piaciuta. Il prompt non era facile da usare ;).
Spero che a qualcuno questo sclero sia piaciuto, un bacione.
Alla prossima,
S. <3

  
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