Anime & Manga > Dragon Ball
Ricorda la storia  |      
Autore: Rowan936    20/07/2013    4 recensioni
Altro missing moment strettamente collegato alla long "You'll always be my son".
Vegeta si ritrova a dover far addormentare Goten e finirà per parlargli del suo popolo in stile "favoletta della buonanotte".
***
« Papà, papà, mi leggi una fiaba? »
Il Saiyan grugnì.
« No e poi no! Il Principe dei Saiyan non si abbasserà mai a fare una cosa del genere! »
Lo sguardo di Goten passò da supplichevole a incuriosito.
« Papà… » domandò « Che cos’è un Seyon? »
[...]
Vegeta ebbe un’illuminazione.
Era un’idea ridicola, umiliante anche, ma che, se non altro, gli avrebbe permesso di passare il resto della serata in tranquillità. Almeno, così sperava.
« Io te lo spiego, ma poi tu dormi. Va bene, moccioso? »
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Goten, Vegeta
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'My son'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


~ La fiaba della buonanotte

 

Vegeta era seduto sulla poltrona del salotto, intento a guardare con poco interesse un torneo di Wrestling.

« Tsk, si combatte con il cervello, non bastano i muscoli. » commentò, con aria di superiorità.

Poco dopo, un rumore di passi leggeri annunciò l’arrivo del piccolo Goten.

« Papà, papà! » lo chiamò.

Si girò dalla sua parte con aria disinteressata.

« Cosa vuoi? »

« Papà, non riesco a dormire, mi leggi una fiaba? » domandò il bambino, tirandolo per la manica con aria speranzosa.

« Stai scherzando, spero. Vai a letto e non fare storie. »

« Papà, per favore, per favore! » strillò il piccolo, saltellando per attirare l’attenzione.

Vegeta, infastidito dalla sua voce acuta, lo sollevò, prendendolo in spalla come un sacco.

Goten rideva, divertito.

 

Giunsero in camera e Vegeta infilò a forza il bambino sotto le coperte, intenzionato ad andarsene, ma quello riprese a strillare: « Papà, papà, mi leggi una fiaba? »

Il Saiyan grugnì.

« No e poi no! Il Principe dei Saiyan non si abbasserà mai a fare una cosa del genere! »

Lo sguardo di Goten passò da supplichevole a incuriosito.

« Papà… » domandò « Che cos’è un Seyon? »

Vegeta, infastidito dal modo in cui il piccolo aveva storpiato il nome della sua gloriosa razza, lo corresse: « Saiyan, moccioso. Si dice “Saiyan”. »

« Va bene, ma che cos’è un Sayen? » insisté il piccolo.

Vegeta ebbe un’illuminazione.

Era un’idea ridicola, umiliante anche, ma che, se non altro, gli avrebbe permesso di passare il resto della serata in tranquillità. Almeno, così sperava.

« Io te lo spiego, ma poi tu dormi. Va bene, moccioso? » asserì.

« D’accordo, papà! » trillò il piccolo, sistemandosi meglio nel letto e fissando il padre, in attesa.

Vegeta prese un sedia, con un grugnito, avvicinandola al letto.

« Allora, i Saiyan sono… Erano… Un popolo di guerrieri. I migliori guerrieri della galassia, sì. » asserì, gonfiando il petto.

Goten lo fissava con i suoi occhioni neri, rapito.

« Vivevano sul pianeta Vegeta-sei e- »

« Vegeta-sei? Il pianeta dei Seyan ha il tuo nome? » lo interruppe il piccolo.

Vegeta sbuffò, scocciato dall’interruzione.

« No, è il mio nome che viene da quello del pianeta. È una caratteristica della famiglia reale passare il nome Vegeta ai propri figli ed io, essendo il Principe dei Saiyan, quindi figlio del re, mi chiamo così. »

« Capito! » disse il bambino. Poi si fermò un istante a riflettere.

« Ma papà… » chiese allora « Se tu sei il Principe dei Sayen e io sono tuo figlio… Perché non mi chiamo come te? »

Vegeta maledisse la madre del bambino che, a quanto pare, doveva essere dotata di un cervello, visto che di certo il piccolo non poteva aver ereditato l’intelligenza da Kakaroth.

« Questo te lo spiegherò un’altra volta! » sbottò « Vuoi sentire il resto o no? »

Il bambino annuì, senza perdere l’espressione gioiosa neanche per un attimo.

« Quindi… Vivevano su Vegeta-sei e conquistavano galassie, sterm-sottomettevano intere popolazioni di deboli alieni, perché loro erano i più forti e nessuno poteva batterli! Al trono c’era Re Vegeta, mio padre, che era il più forte e temuto di tutti i guerrieri Saiyan. Certo, poi sono arrivato io e l’ho battuto, pur essendo solo un bambino. » concluse, con aria di superiorità.

« È stato il re a insegnarti come si fa la lotta, papà? » chiese allora il piccolo, sempre più curioso.

« Veramente, » rispose il Saiyan, lo sguardo perso nel ricordo del suo pianeta « i rudimenti dell’arte del combattimento mi sono stati insegnati da Nappa, il mio mentore. Poi ho iniziato gli allenamenti contro degli alienucoli da quattro soldi e successivamente… »

È arrivato Freezer. E sono passato dagli allenamenti alla guerra.

« …Ho iniziato a fare esperienza sul campo di battaglia. » concluse invece.

« E dove sono tutti questi Sayon adesso? » domandò innocentemente il piccolo.

« Non ci sono più. Vegeta-sei è esploso, moccioso. » rispose freddamente il Saiyan.

Goten parve rattristarsi molto alla notizia.

« Che peccato… Mi sarebbe piaciuto incontrarne qualcuno… »

« Non credo proprio, poppante. » ghignò Vegeta « I Saiyan erano grandi combattenti, ma erano anche spietati, cattivi. Non sarebbero una buona compagnia. »

« Ma… » Il piccolo sembrava molto confuso « Allora tu non sei un Seyan! »

« Che cosa vorresti insinuare?! » scattò Vegeta, offeso « Certo che sono un Saiyan! Io sono il Principe dei Saiyan! »

Goten scosse la testa, con l’aria di chi ha capito un concetto molto complicato e cerca di spiegarlo a qualcuno che non ci arriva.

« Se questi Sayen erano cattivi come dici, tu non puoi essere un Sayen! Tu sei il mio papà, sei buono! » spiegò, in tono di ovvietà.

Vegeta aveva la fastidiosa sensazione di aver spalancato la bocca in modo molto poco regale.

« Non dire sciocchezze, moccioso. Io sono un Saiyan a tutti gli effetti. » disse infine.

« Ma papà, » chiese il bambino. « Se tu sei un Saiyan… Lo sono anch’io? »

Vegeta sbuffò. Quante domande poteva porsi un moccioso? Tutta quella curiosità era tremendamente fastidiosa.

« No. Almeno, non del tutto. Sei mezzo Saiyan e mezzo Terrestre. Contento? » spiegò infine, scocciato.

« Ma è una cosa brutta? » domandò il piccolo, preoccupato.

Il Saiyan si trovò in difficoltà, ma alla fine scosse la testa.

« No. Almeno la purezza del sangue Saiyan compensa la debolezza di quello terrestre. » affermò, alzandosi in piedi. « Adesso dormi, moccioso! »

« Ma non hai ancora finito di raccontarmi dei Seyan! » protestò il bambino.

« Si dice Saiyan! » urlò Vegeta, esasperato. Possibile che non fosse in grado di pronunciarlo nel modo giusto? « E comunque basta così. Accontentati e dormi. »

Gli voltò le spalle e si avviò verso la porta. Quando poggiò la mano sulla maniglia, Goten gli urlò: « Buonanotte, Principe dei Sayon! »

Vegeta si concesse un piccolo sorriso. 




Angolo Autrice


Ecco un altro missing moment, sempre ambientato tra il prologo e il primo capitolo. :)
Non ho molto da dire, spero solo che vi piaccia e che i personaggi non risultino OOC... Ah, come sempre, non fatevi problemi a segnalarmi eventuali errori ^^
La long, per chi fosse interessato, si trova a questo indirizzo ---> CLICCA <---

Niente, grazie anche solo per aver letto ^^
A presto!

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: Rowan936