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Autore: fabi300108    20/07/2013    3 recensioni
Un dolce momento tra un Tonks con la febbre e un adorabile Lupin!
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Ok, ho la febbre e non vedo il mio ragazzo da circa un mese e mezzo, quindi la mia mente malata ha partorito questa storia, spero vi piaccia!

"Remus, grazie..."

"Di nulla tesoro".


Il licantropo si siede sul letto su cui è sdraiata la febbricitante moglie e le bacia la fronte calda.

Tre notti consecutive di pattuglia al freddo sono state troppo per Tonks. Ora, una donna d'azione come lei, è ridotta ad uno straccio.

Le mani calde e grandi di Remus che gli accarezzano i capelli, sono un ottimo rimedio per i brividi di freddo che la tormentano. Il marito le porge una tisana al limone, miele e cannella per dare un po’ di sollievo alla sua gola infiammata. La donna beve prendendo la tazza da entrambe le mani e deglutendo un po' a fatica piccoli sorsi di liquido.

L'uomo, la parte inferiore del suo corpo avvolta da un pantalone di pigiama grigio di cotone, si infila sotto il le lenzuola lavanda del suo letto e attira subito a sé il corpo della moglie. La giovane si accuccia subito al corpo del marito, girata verso di lui infila le gambe e i piedi tra quelle del marito alla ricerca di calore, e poggia la fronte dolorante nell’incavo della spalla di lui. Lupin la circonda con le braccia e lei aspira il buon odore che emana la sua pelle. Passa le sue dita bianche e agili sulle cicatrici che cospargono il torace e le spalle del marito e giocherella coi suoi peli del petto. Lui le carezza i capelli con la sua mano grande, sentendogli di tanto in tanto la temperatura senza farsi scorgere. La voce di Tonks emerge ovattata da sotto le coperte, mugugna contro la pelle del marito facendolo sorridere, è la voce di una bambina piagnucolosa:

“Mmmm, sono malata Remus coccolami…”

A intervalli regolari si lamenta e fa i capricci. Una volta sono i dolorini ossei e muscolari, una volta le fitte alla testa, una volta i brividi di freddo. Lui le scompiglia i capelli e le bacia la fronte umidiccia.

Diventi proprio una bambina quando stai male…”

La donna lo colpisce scherzosamente al petto:

“Senti chi parla! Quando hai preso il raffreddore, due mesi fa, ti aggiravi per casa come un Inferius. Eri tutto intabarrato, ti soffiavi il naso come un trombone e mi dettavi le tue ultime volontà; e a proposito di questo, non me ne faccio nulla del tuo acquario vuoto e della tua valigia rattoppata”

L’uomo le bacia le labbra e la guarda negli occhi lucidi, per lui è sempre bellissima, La stringe ancora più forte al suo petto sorridendo:

“E allora diciamo che quando siamo malati la nostra differenza di età si azzera”

Risatine sommesse di lei le fanno illuminare gli occhi per quanto comunque, le fanno bruciare la gola. Si addormenta aggrappata a lui, con le ciocche castane dell’uomo attorcigliate tra le dita, la fronte ormai fresca.

Durante la notte, di tanto in tanto, l’uomo le misura la temperatura, riscontando ogni volta che ormai la febbre è scesa.

Remus sotto i primi raggi dell’alba si infila rapidamente una triste camicia marrone dentro i pantaloni e si aggancia il mantello. Ninfadora mormora nel dormiveglia:

“Remus?”

“Buongiorno amore, Malocchio mi ha mandato un Patronus devo dare il cambio a Kingsley e Arthur”


L’uomo si puntella su un gomito salendo sul letto e le bacia le labbra, ma la donna rischiando di dagli una testata si alza di scatto dal letto, i capelli rosa scompigliati:

“Ok andiamo”

“Tu non vai da nessuna parte, sei ancora convalescente”

“Un Auror è sempre pronto all’azione ”


La donna sbanda per un capogiro e viene presa appena in tempo dal marito. L’uomo la solleva come fosse un fuscello e la infila nuovamente sotto le coperte, gliele rimbocca e le bacia la fronte mentre la donna fa il broncio. L’uomo la guarda corrugando la fronte:

“Promesso che fai la brava?”

Vocina piccola piccola e sguardo dolce e birichino di lei:

“Si”

“Non ne dubito, ho chiamato tua madre!”


I capelli della donna passano dal rosa all’arancione al rosso fuoco il suo tono di voce rasenta quello del miglior acuto di Celestina Warbeck.

“Remus.J.Lupin!”

“A stasera cara e riguardati!”

“Oh! Troverai la porta sprangata stasera dormirai all’addiaccio lupastro!"


Remus sorride mentre si smaterializza, pensa che Dora sta guarendo proprio bene!
   
 
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